LETTERE

LETTERE LETTERE Sondaggio a sorpresa * Il vero messaggio cristiano * Cambiare le regote Il più pericoloso per la pace nel mondo Nei giorni scorsi, sul sito europeo della rivista Time, un articolo metteva a confronto il pericolo per la pace rappresentato da due degli stati canaglia; l'Iraq e la Corea del Nord, A fine articolo un sondaggio chiedeva ai lettori di dare la loro opinione su quale dei due stati fosse attualmente il più pericoloso. In perfetto stile anglosassone c'erano tre possibilità di risposta; Iraq, Corea del Nord e USA. Politicamente molto corretto, se non che dopo pochi giorni e dopo oltre 330.000 voti, gli Stati Uniti guidavano la classifica dello stato più pericoloso per la pace, col 84,4"Zo dei voti! Nonostante il continuo bombardamento propagandistico dei media c'è ancora qualche barlume di consapevolezza in giro, sicuramente più tra i lettori che tra i giornalisti e i pavidi esponenti politici, che si sono ormai in maggioranza schierati dalla parte del più forte (e pericoloso). Il sondaggio è velocemente sparito dalle pagine principali, ma si può ancora trovare su http ;ZZwww.time.com/time/europeZgdmVpeace2003.html. Luca Bonci Non è un rigurgito di mammismo Quando è il momento in una buona famiglia ci si aiuta, questo è certo. Ma il presupposto, anzi il modo migliore di aiutarsi è guardarsi in faccia e dirsi la verità. Così non pare aver fatto chi ha la responsabilità di decidere della missione di nostri soldati in Afghanistan. Benedetto Croce, in una memorabile pagina del suo diario del '44, esigeva, perché la partecipazione dei soldati italiani alla guerra di liberazione a fianco degli alleati avesse senso, di conoscere e condividere da pari a pari le informazioni sulla strategia e sul fine del combattere. Ciò che valeva allora vale anche oggi;, non credo che si possa liquidare come «ri- gurgito di mammismo» questa semplice domanda di chiarezza. Qualunque buon padre di famiglia quando sa che il figlio si trova in pericolo si chiede perché e se non poteva fame a meno. Va da sé che questo non toglie nulla all'amore fraterno verso i nostri alpini. Roberto Caielli Sesto Calende I colpevoli non sono i ragazzini Caro Oreste del Buono, condivido il suo stupore per la notizia «del disabile e la marocchina messi al bando dai coetanei delle rispettive classi». Mi rifiuto però di credere che i «colpevoli» di questa assurda intolleranza siano dei ragazzini immaturi. I veri responsabili sono i loro genitori e l'insegnante di religione. Per moltissimi la fede cristiana è superficiale e si limita a pochi rituali esteriori (vedi la moda oggi diffusa del crocifisso al collo). Quanti cristiani conosco¬ no il Vangelo? Quando chiesero a Gesù qual è il più grande Comandamento, Egli disse; «Ama Dio e il prossimo tuo come te stesso». Chi è il nostro prossimo? - gli chiesero. Gesù rispose con la parabola del «buon Samaritano», che era un eretico di altra appartenenza etnica. Molti ricorderanno che il samaritano raccolse e aiutò il ferito, mentre un sacerdote e un credente lo ignorarono (dal Vangelo secondo Luca 10,25-3''). Quanto odio, rivalità e guerre sarebbero state evitate se i cristiani si fossero comportati da cristiani? Franco Vicentini, Treviso Paese moderno Costituzione antica Come mai la Francia, paese dalla secolare tradizione democratica, ha cambiato già cinque volte la sua Costituzione, mentre in Italia, dopo ben cinquantacinque anni, non si può nemmeno proporre la modifica di un articolo della più importante legge dello Stato? Gli italiani vogliono un Paese moderno e funzionante, ma gli interessi di alcune categorie, si pensi ai magistrati, ai piccohssimi partiti, all'apparato burocratico statale, a certi sindacati, riescono a frenare l'aggiornamento della Costituzione, lamentando, dinanzi all'opinione pubblica, il pericolo del ritorno alla dittatura. Per paradosso potremmo dire che in Italia si è instaurato il regime della Costituzione Nicola Keuken Quando h violenza s'impadronisce del mondo La guerra e la violenza prendono in mano le redini del mondo, quando l'uomo si allontana da Dio. Lo ha scritto un ufficiale della Wehrmacht, Wilm Hosenfeld, mentre combatteva dalla parte del male e nello stesso tempo si prodigava a salvare vite umane dall'odio nazista, come quella di Wladyslaw Szpilman, di cui ci viene raccontata la vicenda nel film di Roman Polanski II pianista. Ha scritto Hosenfeld; «Perché è dovuta scoppiare questa guerra? Perché bisognava mostrare all'umanità dove la stava conducendo la sua mancanza di fede. Innanzitutto il Bolscevismo ha ucciso milioni di uomini col pretesto di introdurre un nuovo ordine mondiale. Ma i bolscevichi potevano agire in questo modo solo perché si erano allontanati da Dio e dall'insegnamento cristiano. Ora il Nazionalsocialismo sta facendo lo stesso in Germania. Vieta alla gente di praticare la propria religione. I giovani vengono cresciuti senza fede, la Chiesa viene combattuta,- espropriata dei propri beni. Tutti coloro che la pensano in modo diverso sono perseguitati. Lo spirito libero del popolo tedesco viene avvilito, uomini e donne sono ridotti a schiavi terrorizzati. La verità è bandita. Nessuno conta più nulla nel destino del proprio Paese». Quello di Hosenfeld mi pare un giudizio da tenere presente anche nell'attuale circostanza, in cui la guerra incombe sul mondo! Gianni Mereghettì Abbiategrasso La lampada della sapienza «La sapienza è come una lampada che illumina le nostre scelte morali di ogni giorno e ci conduce sulla retta via». Indipendentemente da ogni credo religioso, ritengo che l'insegnamento di Sua Santità Giovanni Paolo II impartito a commento del Cantico Sap 9,1-6.9-11 «Signore, dammi la sapienza» sia da ritenersi un sublime distillato di saggezza. Il concetto secondo cui la sapienza forma l'uomo e gli dona la capacità di penetrare nel senso profondo dell'essere, della vita e della storia, andando oltre la superficie delle cose e degli eventi è, nella sua semplicità, straordinario. Sergio Carrara Dalmine (Bergamo)