Statale 28, morti due «centauri» a Chiusanico
Statale 28, morti due «centauri» a Chiusanico LO SCHIANTO IERI POMERIGGIO CONTRO IL GUARD RAIL MENTRE RITORNAVANO DA UNA GITA NELL'ENTROTERRA Statale 28, morti due «centauri» a Chiusanico Omonimi e cugini, artigiani edili di Imperia Stefano Delfino CESIO Ancora sangue sulla statale 28: due centauri imperiesi, omonimi e cugini primi tra di loro, entrambi artigiani (il più anziano aveva un'impresa specializzata in ristrutturazioni immobiliari, l'altro era motocarrista), sono morti nel primo pomeriggio di ieri, dopo essersi schiantati contro il guard rail in ima semicurva situata poco oltre il bivio per Cesio, ma già in territorio di Chiusanico. Le vittime sono Giacomo Castrogiovanni, 36 anni, via Fola 37, celibe, e Giacomo Castrogiovanni, 31 anni, via Argine sinistro 192, coniugato con Emma e padre di due figli in tenera età. In compagnia di un amico (che non è rimasto ferito, ma è in stato di choc) e in sella rispettivamente a una moto Ducati 1000 e una Honda 600, tornavano verso Imperia dopo una gita nell'entroterra. Quel che è successo con esattezza stanno cercando di ricostruirlo i carabinieri. Ma, dalle prime testimonianze raccolte, sembra che il più anziano, il qual" si trovava in testa al terzetto, abbia sbandato, per ragioni imprecisate. Senza più controllo, la Ducati veniva proiettata oltre la carreggiata, sopra una «fascia», mentre Castrogiovanni urtava con violenza sul guard rail: immediata la morte a seguito della frattura della base cranica. Per evitare l'impatto, il cugino, che lo seguiva, sbandava a sua volta: ma, in questo caso la Honda strisciava sulla strada, mentre il corpo del conducente veniva sbalzato oltre la protezione metallica e volava sopra un cespuglio. E, anche per lui, il decesso è stato istantaneo per un gravissimo trauma toracico e le lesioni inteme riportate. Unico illeso l'amico, che ha dato l'allarme, mentre sul posto si fermava le auto in transito. Erano le 13 passate da poco. Da Borgomaro e Pieve di Teco sono accorsi i carabinieri delle locali caserme, da Imperia sono intervenuto radiomobile, 118, Vigili del Fuoco, tecnici dell'Anas e il medico legale, dottor Mela, che ha constatato il duplice decesso. I cadaveri sono stati rimossi e trasportati all'obitorio di Imperia a disposizione del magistrato, dottor Filippo Maffeo. Le moto, gravemente danneggiate, sono state sequestrate, e sulla 28, per qualche ora, il traffico ha proceduto a senso unico alternato. Il drammatico incidente riporta d'attualità i problemi di una strada, costellata di lapidi. Cinque i morti, lo scorso anno, in pochi mesi e numerosi i feriti gravi. Il 24 febbraio aveva perso la vita Oscar Garibaldi, 41 armi, un agricoltore di Cipressa che poco oltre il bivio di San Lazzaro, si era schiantato in Suzuki contro un'utilitaria; il 10 marzo, Stefano Marini, 36 anni, sottufficiale di Marina a La Spezia, era finito in Honda contro un Malaguti sul Colle di Nova; il 3 maggio Manuel Pressamariti, 16 anni, con un'Ape Car era andato a sbattere contro un camion vicino alla casa cantoniera alle porte di Imperia. Ai primi di luglio, Giuseppe Quaranta, 58 anni, di Torino, con una moto di grossa cilindrata si era scontrato frontalmente contro una Ford Ka, che procedeva nel senso opposto: era morto per dissanguamento, dopo l'amputazione del braccio sinistro e lo spappolamento di una gamba. Il 7 luglio, all'alba, l'ultima tragedia: tra le due gallerie, presso il bivio per Cesio, forse per un colpo di sonno del conducente, un'Alfa 146 si schiantava contro un furgone Ford Transit e uccideva Patrizia Ferrari, 46 anni, di Cazzo d'Arroscia, che andava a fare le pulizie al Caffè Piccardo. ALTRO SERVIZIO A PAG. 42 Giacomo Castrogiovanni, il più giovane dei due artigiani edili deceduti. Sopra, i Vigili del Fuoco recuperano una moto La Honda di Giacomo Castrogiovanni sul luogo dell'incidente, durante i rilievi dei carabinieri iForosrRvizio roberio rusceuoi
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