ST. MORITZ nuovi ricchi sbarcano sulle nevi del lusso di Marco Ansaldo

ST. MORITZ nuovi ricchi sbarcano sulle nevi del lusso ^NDÀiWTA' E SPORT, I DUE VOLTI CAUTA' SVIZZERA CHE OSPITA I MONDIALI ST. MORITZ nuovi ricchi sbarcano sulle nevi del lusso reportage Marco Ansaldo inviato a ST. MORITZ A proposito di mondanità, un antico habitué delle stazioni alpine come Rolly Marchi racconta che quest'anno per il Cenone del 31 dicembre al Palace si pagavano nulle euro per mangiare e 300 euro per sbirciare chi stava seduto ai tavoli. Però era compreso nel prezzo una coppa di champagne. Questa è St. Moritz, Svizzera, dove bisogna essere ricchi persino per fare i guardoni, l'ultimo scalino in basso nella scala del jet-set. Probabilmente è il fascino che ne fa un posto esclusivo, al di là delle mode e dei flussi di denaro. Meno tedeschi perché da quando hanno cambiato il marco con l'euro si sentono più poveri, dentro i russi e gli ucraini, dì una ricchezza fresca e volgare, i cinquantenni con le squillo vistose che si sdilinquano quando l'uomo ordina un Chàteau Margaux mostrando la mazzetta di franchi arrotolati. Al Mathis di Corviglia, per il Capodanno, ce n'era un'imbarcata. I camerieri si sfioravano con lo sguardo ma il primo che disse «pecunia non olet» fu certamente uno svizzero, anche se si espresse in latino. St. Moritz in inverno rimane l'ombelico del lusso. Ogni tanto rinfresca la popolarità con eventi come i Mondiali di sci, che uno si chiede cosa ci azzecchino con le boutiques e le ville esclusive al Suvrette, però riposizionano il nome nel mondo. «Una rispolverata serve sempre - dice Claudio Duschletta, il giovane manager dell' azienda del turismo -. E noi vogliamo riportare l'attenzione sul fatto che qui, soprattutto, si pratica benissimo lo sci». Negli ultimi tempi la vocazione mondana stava soffocando quella sportiva. «L' immagine del posto dove si va a bere lo champagne in riva al lago oppure si assiste alle corse dei levrieri era diventata prevalente conferma Duschletta -. E' vero, qui l'elite può praticare lo sport più esclusivo. Il polo, il curling, le corse con gli sci dietro ai cavalli, il bob, siamo l'unica località montana con due percorsi di golf da 18 buche e uno da nove. Tuttavia sarebbe un errore perdere l'identi- tà di stazione sciistica dal momento che il turismo invernale è un business molto più consistente di quello estivo: le presenze sono le stesse, il periodo di permanenza è diverso, sei giorni di media in inverno, due in estate». Così negli ultimi cinque anni St. Moritz ha speso 700 milioni di euro per rilanciarsi nel circo bianco. Ha fatto le cose per bene ma quando lo scarpone dell'ultimo atleta avrà lasciato le piste straordinarie, la bella gente tornerà a riappropriarsi dei templi più o meno immarcescibili. La sera la «movida» parte dal Chesa Veglia, il ristorante che non tramonta mai. o dal «Dolce vita», che fa tendenza perle atmosfere moderne. Dopocena in discoteca, al «Cascade», al «Vivai», al «Prinz». E alle tre del mattino il cocktail della buona notte al King's dell'hotel Palace. A compierlo tutto, il giro costa più di una serata al luna park ma il denaro è l'unica merce inesauribile a St. Moritz. Certo, qualcosa è cambiato, a parte i russi e gli arabi. Sono svanite ad esempio le atmosfere Anni Ottanta. Erano i tempi in cui Craxi passeggiava per il centro a braccetto con Nicola Trussardi; al club del Palace, Rocky Agusta organizzava le feste più esclusive dell'arco alpino e nell'ultimo weekend di febbraio invitava gli amici per una giornata di bungeejmnping: si legavano le caviglia con una corda appesa a una gru di 60 metri e si gettavano nel vuoto. Ci andavano i principi, i nobili, i politici, i figli dell'armatore Niarchos, gli industriali, le ereditiere, i saprofiti, le mantenute. Gunther Sachs, l'ex marito della Bardot, organizzava il tomeo di calcetto con la squadra del Dracula Club. Ivana Trump gareggiava in slalom con il pettorale del club Corviglia e la sua specialità erano le curve. Insomma ima bella compagnia che i lutti e i casi della vita hanno sparpagliato e dissolto. Rocky Agusta andò in Africa, qualcuno è morto, qualcuno espatriò, altri finirono dentro Mani pulite. Silvio Berlusconi ha lasciato da anni villa Suvretta affittata dall'84, l'antica residenza dello Scià di Persia che l'occupava due mesi in inverno e due in estate. L'ultimo contratto fu del '94, l'anno della discesa in politica. La villa allora era già al centro di una vicenda giudiziaria, gli ajatollah ne avevano chiesto il sequestro in nome dell'Iran. Berlusconi l'affittò ancora per tre anni a 300 mila franchi all'anno, che allora valevano 400 milioni di lire, meno dell'ingaggio di un terzino. Poi l'abbandonò a un tedesco. Ora il villone, nelle cui vicinanze si appostavano i paparazzi per riprendere Farah Diba, è vuoto. Altre magioni invece continuano nel loro dovere di «buen retiro». Ci vivono i De Benedetti, i Ferrerò, i Rossi di Montelera, i Ligresti, Marco Tronchetti Provera. Giovanni Agnelli qui era considerato un concittadino molto innamorato dello sci e lo vedevano partire con l'elicottero blu verso le cime. Vip discreti e invisibili. La gente di St. Moritz e i turisti si accalcano se vedono Mike Bongiomo o la stellina della tv inseguita dai redattori di Blick. Loro, gli industriali, scivolano nella vita cittadina silenziosi come sulle piste innevate. Danno feste per pochi intimi, fanno shopping discreto. Le teste coronate si mimetizzano tra i borghesi in loden verdone meglio delle loro guardie del corpo che stonano con il panorama assolutamente refrattario alla security : il principe d'Olanda che sarà qui nei prossimi giorni se ne porterà appresso 15, poco più di quanti sono i poliziotti in servizio in città. Per fortuna ci sono gli stilisti italiani che hanno rilanciato la mondanità più esibita. Quattro o cinque anni fa si accorsero che St. Moritz era a un tiro delle loro auto da Milano. E arrivarono. Con le modelle e i modelli. Claudia Schiffer la si incontra ogni tanto a comprare il pane. Dolce e Gabbana a comprare gli scarponi e lo sci club Suvretta è l'unico al mondo che indossi le tute firmate Prada, perché ovviamente Bertelli possiede una villa lì sotto. Da quando ha fallito in Coppa America con la barca, la vita in montagna gli sembra più gradevole e meno cara. Russi e ucraini hanno soppiantato i tedeschi mostrando una disponibilità di denaro sovente eccessiva e volgare: sono svanite anche certe atmosfere degli Anni Ottanta Fuochi d'artificio e grande festa in piazza a Saint Moritz: la cittadina ha speso 700 milioni di euro per rilanciarsi nel circo bianco L'elite può praticare le discipline più esclusive come il polo il curling e le corse con gli sci dietro ai cavalli: il business invernale è maggiore di quello estivo Non solo sci a Saint Moritz: qui anche il polo è sport ben frequentato Vip discreti e invisibili continuano a vivere nelle loro magioni come, fra tanti altri, i De Benedetti, i Ferrerò, i Ligresti i Rossi di Montelera. Giovanni Agnelli era considerato un concittadino molto innamorato dello sci

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