Mancini ritrova la Lazio e spaventa il Chievo

Mancini ritrova la Lazio e spaventa il Chievo SIMEONE FIRMA UN PARI MERITATO, MERCOLEDÌ ALL'OLIMPICO IL DERBY DI COPPA ITALIA Mancini ritrova la Lazio e spaventa il Chievo Il tecnico dà lezione di fair play: «Il rigore? Non c'era, pazienza» Piero Serantoni inviato a VERONA Incassa un rigore che non c'è, rischia di perdere una partita che avrebbe meritato di vincere. Eppure non fa polemiche la Lazio, anzi perdona Farina e neanche impreca contro traversa e palo che salvano Lupatelli. E' tornata in grande spolvero la squadra di Mancini, il Chievo che aveva conquistato l'Olimpico deve inchinarsi e incassare con gioia il pareggio. La Lazio è pronta per il derby di mercoledì in Coppa Italia, quando sarà in palio l'orgoglio cittadino, ed il tecnico già anticipa che l'undici di Coppa dovrà tollerare l'innesto di parecchi titolari. E dà lezione di stile Mancini: «Non era rigore, ho visto le immagini. Pazienza, anzi per me gli arbitri che sbagliano non andrebbero fermati. Questa è una decisione che i designatori dovrebbero prendere solo valutando le condizioni di forma, non gli errori». Un soffio di serenità in un mondo del pallone sempre infuriato: anche se è più facile assorbire una simile gaffe da un arbitro sapendo che è il primo rigore contro dopo 19 giornate (tre a favore). Penalty a parte, il direttore di gara non è stato davvero ostile ai biancocelesti. Incomprensibile quella decisione. Farina era lontano dall'azione e coperto da parecchi giocatori. La classifica continua a sorridere ai biancocelesti, anche se non hanno il passo delle milanesi, va bene così: il Chievo resta a quattro punti, respinto l'assalto di Del Neri all'ultimo posto che vale la Champions League. Il match tra i due allenatori del momento è vinto nettamente da un Mancini spregiu- dicato nella ricerca della vittoria. Non importa se la sua difesa sbanda ad ogni scatto veronese, il tecnico chiede a Pancaro di avanzare, sprona un Fiore appassito in avvio, dà coraggio ad un Liverani così così. L'ex perugino sta vivendo un incubo, non riesce ad inserirsi ed allora gioca sempre di prima, anche quando un pizzico di calma farebbe bene a lui e alla Lazio. Il Chievo è senza fiato, dopo mezz'ora va al trotto. Ma è fortunato e riesce a cavarsela. I due rinforzi non sono ancora decisivi. Luciano, l'ex Eriberto, quando parte fa male. Però ci riesce poche volte. Bjelanovic non incide affatto, il neo romanista Marazzina è un'altra cosa. Anche Mancini manda in campo il suo ultimo arrivato: Lazetic, da buon ex, vola per tutto il primo tempo. Poi rallenta molto. La partita è un monologo laziale che il Chievo interrompe in contropiede. Lazetic subito vicino al gol, Lopez due volte al tiro. Solo al 20' Cossato se ne va, salta anche Peruzzi, ma tira debolmente e Stam salva. Al 38' Corradi, spinto da Lorenzi, riesce a tirare mentre cade e centra Lupatelli. Al 41' dal centravanti a Lopez, pallonetto che centra la traversa. E arriva il rigore fantasma. Nella mischia Negro anticipa Cossato, il veronese crolla e il lontanissimo Farina assegna il rigore. Tira Corini e segna, ma c'è troppa gente in area. Si deve ripetere il tiro. Ancora il regista di Del Neri sul dischetto e palla nello stesso posto, alla sinistra di Peruzzi. Ripresa e Lazio d'assalto. Al 10' tiro cross di Fiore, Negro devia in rete. Non vale, è in fuorigioco. Un grande lancio di Corini mette Cossato davanti a Peruzzi e gran parata del protiere. Al 26' Lorenzi si fa soffiare il pallone a centrocampo da Lopez. L'argentino vola via e spreca tutto tirando su Lupatelli. Entra Inzaghi, Lazio a tre punte. Al 33' cross di Fiore, Lopez scivola, il tiro di Giannichedda, deviato, manda il pallone sul palo. Sussulto del Chievo con un colpo di testa alto di Luciano. Ma arriva il pareggio: cross di Fiore, Corradi non ci arriva, è il neo entrato Simeone a mettere in rete di testa. Al quarto e ultimo minuto di recupero il Chievo cerca il «furto»: punizione di Corini, Stam in affanno devia di testa nella sua porta. Peruzzi si guadagna il 7 mettendo in angolo. EME (4-4-2) Lupatelli 6,5; Moro 6, Legrottagiie 6,5, Lorenzi 5, tanna 5; Luciano 6,5 (43' st Della Morte sv), Corini 6,5, Perrotta 6, Franceschini 6; Bjelanovic 5 (22' st Pellissier sv), Cossato 6,5. Ali.: Del Neri 6. (4-4-2) Peruzzi 7; Pancaro 6, Negro 6,5, Stam 6, Favalli 5,5; Lazetic 6,5 (27' st S. Inzaghi 5), Giannichedda 6, tiverani 5,5 (38' st Simeone 7), Fiore 6; Lopez 6,5, Corradi 6,5. AH.: Mancini 6,5. Arbitro: Farina 5 Reti.: Pt. 45' Corini (r). St: 43' Simeone. Ammoniti: Franceschini, Negro. Spettatori: paganti 4.921, incasso 103.581,00, abbonati 10.000, quota. 182.587,48 euro. Simeone in gol: un'ottima prova la sua, nonostante il difficile terreno di gioco

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