Milan avanti di rigore Il Modena ora trema

Milan avanti di rigore Il Modena ora trema LA BANDA ANCELOTTI GIOCA MALE E FA ARRABBIARE BERLUSCONI Milan avanti di rigore Il Modena ora trema Giallo dal dischetto: nessuno vuole tirare, Ancelotti fa entrare Pirlo Raddoppia Inzaghi (cross di Rivaldo) dopo un digiuno di due mesi Nel finale arriva la rete di Scoponi che mette paura ai rossoneri Bruno Bernardi MILANO Il Milan dei piedi buoni e con il doppio centravanti soffre, delude il patron Silvio Berlusconi, però toma a vincere e tiene il comando della classifica. Ma, per conquistare i tre punti, ci sono voluti due panchinari: Pirlo, mandato in campo per trasformare il rigore causato da un ingenuo fallo di Ponzo su Kaladze, e Rivaldo per scodellare sulla testa di Inzaghi, con la complicità di Ballotta, il pallone del raddoppio. L'uno-due decisivo è avvenuto nell'ultimo quarto d'ora, e nell'arco di quattro minuti. Un gol da incorniciare di Scoponi in zona recupero ha poi tenuto il Diavolo sulla corda sino al fischio finale di Trefoloni. Questo la dice lunga sul momento poco brillante della squadra di Ancelotti che, comunque, resta capolista. . Ancora una volta la formula Shevchenko S- Inzaghi non ha funzionato. Indipendentemente dal loro valore, non sono compatibili. Faticano a non pestarsi i piedi e, soprattutto, rendono il gioco del Milan prevedibile. L'abbinamento con Inzaghi impoverisce Shevchenko che, per esprimersi al meglio, ha bisogno di avere campo a disposizione e non di essere obbligato a correre su un solo binario. Lo stesso Inzaghi finisce per imbottigliarsi. Con l'organico che ha a disposizione - sabato scorso Berlusconi ha detto che questo è il più forte di tutti i suoi Milan Ancelotti, in avvio di partita, dovrebbe scegliere chi è più in forma tra i due, sacrificandone uno, a beneficio del gioco di squadra. Sarà un caso, ma Inzaghi si è sbloccato, andando a bersaglio dopo cinque partite di campionato a secco, quando Shevchenko è uscito. Ieri il tecnico rossonero aveva anche rinunciato a Pirlo per promuovere Redondo, esordio da titolare nella nostra serie A, e aveva rinunciato a Rivaldo preferendogli Rui Costa rifinitore alle spalle delle punte. Una mossa che non è riuscita a far decollare il Milan, anche per merito di un Modena tatticamente ordinato e molto attento nelle marcature-chiave. Gli emiliani non si sono limitati a difendere lo 0-0, ma hanno cercato di colpire in contropiede con Vignaroli, l'uo¬ mo più avanzato. Con i reparti corti e elastici nelle ripartenze, il Modena teneva botta al Milan, che provava ad aggirare lo sbarramento sulla corsia sinistra con Kaladze. Ci sarebbe voluto Serginho, ma l'indisponibilità del brasiliano, infortunato, aveva impedito a Ancelotti di accontentare Berlusconi, grande estimatore del fluidificante. Kaladze, comunque, ce la metteva tutta, senza sbocchi, mentre sull'altra fascia Simic non era sempre pronto a sganciarsi. D'altra parte, il Milan era già troppo sbilanciato e il rischio di essere infilzato di rimessa aumentava con il passare del tempo, come al 44', prima con Vignaroli e poi con Mauri. Anche in apertura di ripresa, il Modena andava vicino al gol con una combinazione Mauri-Vignaroli la cui conclusione al volo finiva fuori bersaglio. Un tentativo di testa di Inzaghi, ostacolato da Cevoli, e un bolide dal limite di Seedorf, parato, inducevano Ancelotti a togliere Simic e a inserire Rivaldo. Gattuso retrocedeva a terzino e il Milan viaggiava a trazione anteriore. Un gol di Inzaghi era annullato giusta- mente per fuori gioco, poi Tomasson dava il cambio a Shevchenko, che lasciava il campo con il volto imbronciato. E, alla mezz'ora, un'incursione di Kaladze veniva fermata fallosamente in area da Ponzo: rigore. Ancelotti ordi¬ nava a Pirlo di entrare, senza neppure riscaldarsi. A freddo, lo specialista trasformava il suo settimo rigore su sette tirati. Il Modena era costretto a scoprirsi e al 35' un po' di gloria anche per Superpippo. Ben servito da uno spiovente di Rivaldo, Inzaghi deviava con la testa in porta dove Ballotta, in ritardo, salutava con la mano il pallone che lo superava. Fatta? Non ancora, bastava abbassare la guardia e il Modena colpiva con una deliziosa volée di Scoponi su assist di Ponzo. La gara si chiudeva con il Milan in affanno e con una parata di Dida su Milanetto. Alla fine gli applausi, meritati, ai gialloblù di tremila tifosi venuti da Modena. È il 31' del st: Pirlo si toglie la tuta, entra in campo e calcia il rigore concesso da Trefoloni per fallo di Ponzo su Kaladze (4-3-1-2) mp Dida6;Simic6(14' st Rivaldo 6,5), Mesta 6, Maldini 5,5, Kaladze 6,5; Gattuso 5,5, Redondo 6,5 (SO1 st Pirlo 7), Seedorf 6; Rui Costa 6; Shevchenko 5 (19' st Tomasson 5), Inzaghi 6,5. AH.: Ancelotti 5. (3-4-2-1) Ballotta 5; Mayer 6,5, Cevoli 6,5, Ungari 5; Ponzo 5,5, Marasco 6, Milanetto 5,5, Balestri 6 (32' st Kamara sv); Colucci 5,5 (25' st Moretti 5), Mauri 5,5 (21' st Scoponi 7); Vignaroli 6. AII.:DeBiasi6. Arbitro: Trefoloni 6. Reti: st' 31' Pirlo (rigore), 35' Inzaghi, 46' Scoponi. Ammoniti: Gattuso, Milanetto, Cevoli. Spettatori: paganti 8.832, incasso 145.127,50 euro, abbonati 50.762, quota abbonati 693.820,18 euro. Delude la formula con il doppio centravanti La partita si sblocca con l'ingresso di Rivaldo Brividi per Dida negli ultimi secondi e al fischio conclusivo gli applausi sono per i «canarini»

Luoghi citati: Dida, Milano, Modena