Il ddl sulla par condicio all'esame del Parlamento

Il ddl sulla par condicio all'esame del Parlamento LA PAROLA ALL'AUTHORITY Il ddl sulla par condicio all'esame del Parlamento Il 16 gennaio la Commissione Affari Costituzionali della Camera ha approvato II testo del disegno di legge che esonera radio e tv locali dall'applicazione della ed. legge sulla «par condicio». Il principio dell'autoregolamentazione, che è alla base della proposta, soddisfa una storica richiesta di delegificazione. In luogo della vecchia disciplina, le emittenti locali - fermi 1 principi di tutela del pluralismo, imparzialità e parità di trattamento - dovranno ispirare la propria condotta ad un codice di autodisciplina predisposto dalle loro associazioni di categoria più rappresentative. Esso verrebbe poi deliberato dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ed emanato dal Ministero delle comunicazioni. Sul testo del ddl si è registrata in Commissione una significativa astensione delle opposizioni, di cui sono stati accolti una serie di emendamenti. In Aula, stando al toni registrati nel dibattito, tale astensione potrebbe anche tradursi in un voto favorevole. Sarebbe un segnale di grande interesse perché avverrebbe su una tipica materia di garanzia. Come ricordato dal Presidente Ciampi nel suo messaggio alle Camere, lo «statuto» delle opposizioni e delle minoranze in un sistema maggioritario si realizza «anzitutto nel quadro di un adeguato assetto della comunicazione, che consenta l'equilibrio dei flussi di informazione e di opinione (...). Parametri di ogni ritorma devono essere i concetti di pluralismo e di imparzialità, diretti alla formazione di una opinione pubblica critica e consapevole». Il Parlamento darebbe così un primo e significativo riscontro al messaggio del Capo dello Stato. Giuseppe Sangiorgi Commissario Autorità garanzie nelle comunicazioni

Persone citate: Ciampi, Giuseppe Sangiorgi