«Anarco-insurrezionalisti organizzazione eversiva»

«Anarco-insurrezionalisti organizzazione eversiva» SENTENZA D'APPELLO A ROMA «Anarco-insurrezionalisti organizzazione eversiva» Al processo 46 imputati. Condannato all'ergastolo Francesco Porcu per la strage del Prenestino delI'SQ. Assolto Camenisch, il suo nome compariva nei volantini di rivendicazione dell'attentato all'Abetone Mara Montanari ROMA Gli anarco-insurrezionalisti sono un'organizzazione eversiva. E' una sentenza che potrebbe fare giurisprudenza quella emessa ieri al processo di appello a 46 imputali accusali di far parte dell'organizzazione rivoluzionaria anarchica insurrezionalista. La prima corte d'assise d'Appello di Roma ha riconosciuto l'associazione eversiva per il gruppo anarco-insurrezionalisla romano. Un giudizio che, per la prima volta, dà credilo all'avvenuto passaggio dall'individualismo anarchico al principio organizzativo della lolla armala e che potrebbe incidere sulle tante indagini in corso da Genova a Milano alla Sardegna sull'attività di diversi gruppi dell'area anarco-insurrezionalisla e sulla loro rete di legami con analoghi movimenti internazionali. La corte, presieduta da Antonio Cappiello, ha credulo - sebbene soltanto in parte - all'impianto dell'accusa. La sentenza di primo grado aveva assolto lutti dall'accusa dr eversione, ieri, invece, il tribunale ha dichiaralo colpevoli di associazione eversiva-e banda annata gli anarchici del gruppo storico romano, nato attorno al covo-cantina di via Cristoforo Colom¬ bo. Qui nel maggio del 1991 la Digos trovò un vero arsenale, persino fucili mitragliatori in dotazione alla Nato. Il tribunale ha condannalo all'ergastolo Francesco Porcu, ritenuto colpevole della strage del Prenestino del 1989. L'anneno Gregorian Garagin, la «primula rossa» Rose Ann Scrocco, Orlando Campo e Angela Lo Vecchio sono stali condannati rispettivamente a 30 anni i primi due, a 10 e 15 anni gli altri. Il capo carismatico del gruppo, Alfredo Maria Bonanno, è stato invece tenuto fuori dalla condanna per eversione. Già condannalo in primo grado a 3 anni e 6 mesi per apologia della lotta armata, Bonanno ha visto aumentala la condanna a 6 anni per la rapina alla Bna di Roma, per cui è slata inflitta una pena di due anni anche a Lorenzo Ricci e Giuseppe Martino. Tulli gli altri imputali sono stali assolti. Compreso Marco Camenisch, presunto ecolerrorisla svizzero, arrestalo nel 1991 a Cinquale (Massa Carrara). Nei giorni scorsi sono stale trovale diverse scritte riferite a Camenisch in Toscana, nei luoghi dove sono stati incendiati alcuni ripetitori e una cabinovia dell'Abelone, attenlati di matrice ecolerrorisla. E ieri, a Firenze, un gruppo di anarchici ha manifestato a favore di Camenish. Per lui, il procuratore generale Antonio Marini, aveva chiesto 6 anni di reclusione. «E' un mezza vittoria», commenta a caldo, dopo la sentenza, il pg che ha visto solo in parte riconosciuto il suo impianto accusatorio in cui denunciava «la pericolosa evoluzione del gruppo degli anarco-insurrezionalisti, con a capo Bonanno, passati all'attacco diretto allo Stato». Manifestazione a Milano, davanti al consolato svizzero; cento persone hanno chiesto la libertà per Camenisch ed una «lotta per una società liberala da profitto, inquinamento e galere», si leggeva in un volantino. Per la prima volta è stala riconosciuta l'organizzazione eversiva. Un'accusa che finora aveva solo lambito gli anarco-insurrezionalisti, come ha soltolineato il ministro dell'Interno, Pisanu, nella sua ultima audizione alla Camera; «Molle ipolesi di reati associativi per finalità eversive formulate sul piano investigativo dai pm, non sono state condivise dai giudici delle indagini preliminari o si sono affievolite durante l'iter dibattimentale, nonostante i numerosi fallori indiziari acquisiti a carico di elementi di spicco dell'area anarco-insurrezionalisla». Con la sentenza di ieri il quadro è cambiato. Questo potrebbe rappre- sentare una spinta per le altre inchieste analoghe in corso. Ci sono le sei lettere esplosive recapitale nel luglio del '98 a personalità istituzionali. L'ordigno esplosivo disinnescato a Bologna nel luglio 2001. L'allentato alla Questura di Genova di un mese fa, rivendicalo dalla «Brigala 20 luglio» - data della morte del giovane Carlo Giuliani durante il G8 - la slessa sigla dell'altenlalo al Viminale del febbraio 2002. Ci sono poi le attività collegali con gruppi spagnoli e greci. Come i falliti attentati dell'ottobre 1999 ai danni della caserma dei carabinieri di Musocco e della sede Enel di Milano, rivendicati dalla sigla «Solidarietà Intemazionale», riconducibili ad una comune azione di solidarietà a favore dell'anarchico greco Nikos Malziotis. I collegamenti con la Spagna sono comprovati dagli ordigni del giugno e dicembre 2000 alla cripta di Sant'Ambrogio e al Duomo in Milano. I due episodi sono stati rivendicati con volantini firmali «Solidarietà Intemazionale», in cui si fa riferimento alla lotta contro il regime carcerario spagnolo FIES (schedario dei detenuti di particolare rilievo) applicalo anche nei confronti di terroristi italiani detenuti in Spagna, tra cui Pontolillo, Lavazza e Barda. E ancora i pacchibomba dello scorso dicembre accompagnati da un volantino a firma «CCCCC- Cellula contro Capitale Carcere i suoi Carcerieri e le sue Celle». Infine, i collegamenti con gli Insurrezionalisli Sardi, legati a loro volta alle frange separatiste e alla criminalità locale. Milano, davanti al consolato svizzero cento persone hanno chiesto la libertà per Camenisch