Zambrotta: terzino, ecco il mio futuro di Fabio Vergnano

Zambrotta: terzino, ecco il mio futuro CON L'ATALANTA MATCH IMPORTANTE PER LA JUVE CHE PUÒ' SCHIERARE INSIEME L'EX TORNANTE DESTRO E CAMORANESI Zambrotta: terzino, ecco il mio futuro Oggi l'esame del Trap, nuove prospettive anche in Nazionale intervista Fabio Vergnano TORINO MERCOLEDÌ sera l'esibizione canora sul palco del teatro di Gubbio, oggi quella calcistica e sicuramente meno «stonata» su un terreno a lui più consono. Il 2003 di Gianluca Zambrotta è cominciato con un gesto d'amore e un piccolo sacrificio che può portar o a un grande investimento su se stesso. Zambrotta, possiamo definirla il Fausto Leali della fa scia sinistra? «Perché ho avuto una parte da solista nel ed per il Gaslini? Mi sono divertito, ma penso di poter offrire prestazioni migliori sul campo. E' stata un'esperienza interessante e di questo tutti dobbiamo ringraziare Giulia Mancini, presidente dell'associazione "Un sogno per il Gaslini"». Mettiamo da parte le velleità canore, resta la fascia sinistra di cui è diventato inquilino da qualche tempo. Problemi? «Niente di particolare anche se ho sempre giocato sul fronte opposto. Ma ci si adatta. Anzi, ora mi trovo meglio nella nuova posizione anche se devo migliorare l'uso del piede sinistro. In fondo anche a centrocampo ero ormai abituato a vedere lo svolgimento del gioco da un'altra prospettiva perché mi ero già sistemato sull'altro versante. Dopo si è trattato di arretrare di qualche metro». Un piccolo spostamento, ma una grande differenza. Quando Lippi le ha comuni- cato che da centrocampista diventava difensore da uno a dieci qual è stato il suo livello di scetticismo? «Abbastanza alto. Ma non potevo rifiutarmi, anche perché forse ho trovato il mio futuro». Cambio di ruolo, ma anche di mentalità? «Questo sì. Intanto le prime tre partite da terzino mi sono servite per capire che non sono un abusivo. Mi sto attrezzando e ci credo. La volontà ha una parte determinante». Colpa di Camoranesi, altri¬ menti nessuno l'avrebbe fatta traslocare. «Secondo i punti di vista. Per me Camoranesi ha comunque meriti, non colpe. E' un giocatore che alla Juve è letteralmente esploso, Lippi non poteva trascurarne l'importanza. E' stato acquistato perché io ero infortunato, poi quando sono guarito è nata una normale concorrenza fra di noi. Un dualismo che Lippi ha risolto chiedendomi di cambiare posizione, così giochiamo tutti e due». Forse Lippi le ha perfino fatto un piacere visto che Trapattoni verrà a Bergamo proprio per osservare Zambrotta nuova versione. «Addirittura. Sono contento se posso essere utile alla Juve e alla Nazionale». Ha detto il Trap che vuole vedere come se la cava contro Figo nell'amichevole con il Portogallo. Già trema? «L'ho già affrontato due anni fa e abbiamo vinto 2-0. Sarà uno stimolo perché quando si sfida- no i grandi campioni uno ci mette 'anima». La fase difensiva può essere ancora il suo punto debole? «Certamente difensore non lo si diventa dalla sera al mattino. Diciamo che sto allenandomi perché non sono nato marcatore e adesso se mi faccio scappare l'avversario poi chi lo sente Buffon?». Vicino a Monterò e Ferrara si impara presto? «Mi danno sicurezza e suggerimenti. E qualche volta mi hanno già salvato». Adesso Moggi non dovrà più cercare un terzino sinistro perché quel posto è prenotato per i prossimi anni. Giusto? «Spero di specializzarmi talmente da diventare l'erede dei grandi giocatori che mi hanno preceduto. E in ogni caso non bisogna dimenticare Pessotto: ha soltanto bisogno di ritrovare la condizione». Ma come forza fisica lei ha qualcòsa in più. Concorda? «E' anche questione di età. Il mio gioco si è sempre basato sulla potenza, sulla corsa, sulla capacità di recuperare». Le è di aiuto lo spostamento di Nedved che ora fa il centrocampista esterno a sinistra? «Insieme copriamo bene tutto il lato del campo. C'è un'intesa spontanea, un feeling che nasce dal fatto di essere compagni di stanza in ritiro». Invece quella volta a Brescia il tandem con Camoranesi non funzionò. «Invece fu un successo che la critica non colse. Purtroppo le sconfitte oscurano tutto il resto». Gianluca Zambrotta: «Il ruolo mi piace, devo migliorare la fase difensiva»

Luoghi citati: Bergamo, Brescia, Portogallo, Torino