Venerdì, atleti in macelleria

Venerdì, atleti in macelleria COSTUME Venerdì, atleti in macelleria Nuotatori, ginnasti e calciatori si ritrovano a mangiare al mercato di corso Racconigi SÌLVIA GARBARINO Venerdì pesce. Invece il venerdì i campioni dello sport torinese mangiano soprattutto carne, con buona pace delle tradizioni. Ma lo fanno per un motivo che va oltre le tabelle alimentari imposte dai preparatori e dagli allenatori. A Torino da quasi un anno, infatti, tutti i venerdì all'ora di pranzo, alcune stelle di diverse discipline si ritrovano per banchettare assieme in maniera informale. Potenza di qualche sponsor particolarmente affascinato dallo sport e di grande magnanimità? Macché, solo un miracolo della simpatia e della spontaneità. E della gola, al massimo. I primissimi a cedere alle tentazioni culinarie, sono stati i nuotatori. Gli ultimi i calciatori, che si sa, amano essere vezzeggiati parecchio prima di concedersi agli occhi e alla curiosità comune. I protagonisti-motore di questa vicenda, che sta diventando consuetudine, una famiglia di macellai con un debole per le piscine, l'acqua, l'odore del cloro: i Cavallo. Il luogo del ritrovo, il mercato coperto di corso Racconigi. «E' cominciato molto per gioco e anche un po' per necessità - racconta Danilo, 46 anni, pater familias con un trascorso agonistico da calciatore dilettante - mio figlio Fabrizio ha nuotato per anni ed era amico di tutti, soprattutto di Alessio Boggiatto, il campione del mondo dei 400 misti, sono coetanei. Quando ha smesso di fare agonismo Fabrizio si è unito alla mia attività ma è rimasto in contatto con l'ambiente del nuoto e siccome i ragazzi si allenano molto anche al mattino e poi per la fame ingurgitano panini e schifezze varie, ci siamo detti "ima volta la settimana potremmo mangiare di nuovo assieme, come facevamo quando eravate più piccoli".» Sagacità sabauda, detto e fatto. La prima "vittima" sacrificale, ovviamente Alessio Boggiatto, dall'appetito inversamente proporzionale al suo fisico asciutto. La sua passione per il roast beef ha contagiato settimana dopo settimana i compagni di allenamento della Sisport (Cecinelli, il gruppo delle ragazze) e poi i colleghi della Rari Nantes e della nazionale, Andrea Beccati, Federico Cappellazzo, Filippo Magnini, gli allenatori e i preparatori atletici di calciatori e di maratoneti. «L'ultima seduta d'allenamento mattutina settimanale è di venerdì - spiega divertito Boggiatto - quindi siamo tutti più rilassati. Mangiare assieme scherzando e conoscendo magari gente anche non del mondo dello sport, in tutta tranquillità è un bel modo per staccare la mente dagli impegni». Al banchetto si sono uniti poco alla volta anche gli altri operatori commerciali di corso Racconigi, come i fratelli Gino, Florindo ed Enzo che vendono selvaggina e polli arrosto, e quindi il panettiere, il lattaio, il pasticciere... All'aumentare delle bocche da sfamare ha fatto da contraltare l'ingrandirsi dell'offerta dei piatti, cucinati tutti nei retro degli stand su cucine a gas da campo, mentre i più smagati hanno provveduto a comprare scorte di sedie pieghevoli, pile di piatti di plastica, tovaglioli, solo i bicchieri restano di vetro. «Il vino non è mica bello berlo nella plastica» ad indicare che qualche bottiglione di barbera e freisa sbuca sempre fuori. Il tam tam si è fatto più fitto, è arrivato alle orecchie degli amici degli amici, adesso non è difficile incontrare affermati liberi professionisti, alcuni attori di soap opera e disc jockey; ogni tanto compare una chitarra. Dei calciatori ha fatto presenza Antonio Conte per le prossime settimane, sono attesi Pessotto, Ferrara e i più giovani come Zenoni, Moretti. E i giocatori del Toro? «Se vogliono venire sono ben accetti - dicono i commercianti anche se ci stanno dando un sacco di dispiaceri a noi tifosi granata. Magari dopo che vengono qui vincono qualche partita».

Luoghi citati: Potenza, Torino