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Il cinema a spicchi Il cinema a spicchi Un manuale racconta e definisce i generi, dall'azione al western PRIMA la storia della settima arte, poi la nascita e lo sviluppo dei filoni in cui viene classificato ogni film: il «Manuale dei generi cinematografici» (Utet Libreria, pp. 406, 619) di Luca Aimeri e Giampiero Frasca, rispettivamente sceneggiatore e critico, viene presentato martedì 4 febbraio alle 21,30 al Soundtown, via Berthollet 25. Sottotitolato «Hollywood: dalle origini a oggi», questo libro inserito dalla Utet nella Collana Cinema diretta da Gianni Rondolino si propone come guida approfondita ai generi, elemento fondamentale del cinema, e si rivolge agli addetti ai lavori e agli appassionati del grande schermo. Soprattutto per questi ultimi può essere interessante o curioso sapere, ad esempio, che il filone del melodramma così ben rappresentato in questo periodo nelle sale dal pregevole «Lontano dal paradiso» di Todd Haynes è nato negli Anni 40 e, definito dallo studioso Thomas Elsaesser come «forma di immaginazione», vanta come autori di primo piano Doug as Sirk (al suo «Secondo amore» del 1955 s'ispira proprio il film di Haynes) e King Vidor. Gli altri generi trattati sono i contemporanei: western, avventura, azione, commedia romantica, bellico, noir, horror, fantascienza. Di ciascuno vengono raccontate le origini, le evoluzioni, i film di maggior rilievo sia a livello di critica che di impatto al botteghino. Fra questi, vengono presi in esame «Insonnia d'amore», «La sottile linea rossa», «L'uomo che non c'era», «Titanio», «Trappola di cristallo». E poi ci sono le miscellanee di generi: «Cuore Selvaggio - ha detto il suo autore David Lynch - è un road movie, una storia d'amore, un dramma psicologico e una commedia violenta. Una strana mescolanza di tutti questi ingredienti». Martedì dopo la presentazione del libro viene proiettato «Gli spietati», pluripremiato western di Glint Eastwood. Daniele Cavalla