Le tre voci di Amleto di Monica Bonetto

Le tre voci di Amleto Le tre voci di Amleto Lo spettacolo di Tiezzi, in scena dal 4 utilizza diverse traduzioni dell'opera Di .EBUTTA martedì 4 febbraio alle 20,45 al Teatro Carignano (e sta in scena fino al 9) «Amleto», allestimento ideato e diretto da Federico Tiezzi e coprodotto dalla Compagnia Lombardi Tiezzi, dall'Emilia Romagna Teatro Fondazione e dal Teatro Metastasio Stabile della Toscana. Lo spettacolo giunge come atto conclusivo di una serie di avvicinamenti successivi alla tragedia shakespeariana che dal 1998 al 2001 hanno impegnato il regista toscano e un gruppo composito e allargato di attori. Il testo è stato infatti indagato da Tiezzi a più riprese attraverso tre studi, «tre disegni preparatori di una regia» che per le straordinarie intuizioni registiche si sono aggiudicate il Premio Ubu sia nel 1998 sia nel 2001. L'allestimento odierno è una summa ed insieme una rielaborazione delle precedenti fasi preparatorie, con una stratificazione di linguaggi, segni, luoghi e pratiche teatrali che colpisce e affascina per l'abbondanza di materiale e suggestioni. Tiezzi infatti ha scelto di muoversi in senso opposto rispetto alla tendenza registrata negli ultimi decenni e cioè quella di avviarsi alla messinscena di «Amleto» lavorando per sottrazioni più che per accumulo, come ad esempio fece a suo tempo Peter Brook. La complessità del conflitto dialettico tra uomo e potere, individuo e società, realtà e sogno; la storia, presente in ogni cultura, di un usurpatore che uccide il re e ne sposa la vedova e del figlio dell'assassinato che vuole vendicare la morte del padre e si finge pazzo per evitare sospetti, sono universali. E' per questo che nell'edizione in scena al Carignano si trova la compresenza di Oriente e Occidente, antico e moderno, nobile e volgare, realismo viscontiano e formalismo astratto. Per lo stesso motivo vengono utilizzate diverse traduzioni: a quella di Gerardo Guerrieri infatti, si affiancano in alcuni momenti quella ottocentesca in endecasillabi di Michele Leoni e quella poetica e visionaria scritta per l'occasione da Mario Luzi (riservata in particolare alla follia di Ofelia e ai monologhi di Amleto). Gli interpreti sono Roberto Trifirò (nel ruolo del principe di Danimarca), Massimo Verdastro (in quello del re Claudio), Dominique Sanda (nelle vesti della regina Gertrude), Stefania Graziosi (Ofelia), Massimiliano Speziani (Polonio), Annibale Pavone (Laerte) e poi ancora Gabriele Benedetti, Massimo Grigò, marie Valgoi, Marion D'Amburgo, Ciro Masella e Alessandro Schiavo. Monica Bonetto Una scena di «Amleto», che debutta al Carignano martedì 4 febbraio alle 20,45; resterà in scena fino al 9 CA R I G N A N O

Luoghi citati: Danimarca, Emilia Romagna, Toscana