Da Pirandello a Crimp

Da Pirandello a Crimp STABILE Da Pirandello a Crimp ['«Enrico IV» per la regia di Guicciardini e l'ambiguo «Tracce di Anne» di O'Zoo Nò II! Ndm Novecento, da Renzo Ricci a Memo Renassi, Tino Carraro, Salvo Bandone, Romolo Valli solo per citarne alcuni, attratti dall'infinita gamma di sfumature psicologiche del personaggio e dalle virtuoslstiche modulazione espressive necessarie alla sua interpretazione. Perché «Enrico IV» è forse il testo in cui è più esplicito l'eterno gioco dialettico tra finzione e realtà, arte e vita, verità e pazzia tanto caro a Pirandello. Si racconta di un uomo che travestitosi da Enrivo IV in occasione di una rievocazione storica, cade da cavallo e perde il senno. Per molti anni, circondato da una finta corte accondiscendente, vive convinto di essere davvero il personaggio che al momento della caduta stava interpretando; poi, poco per volta, la ragione torna a fare capolino. Ma la realtà è insopportabile, la donna che amava è divenuta l'amante di un suo odiato rivale, il tempo trascorso è irrimediabilmente perso e la finzione resta l'unica via di fuga possibile. Quando su consiglio di un medico si tenta di «guarirlo» con uno stratagemma, scoppia il dramma: gli si presenta la figlia della donna amata travestita, come la madre il giorno della rievocazione storica, da Matilde di Toscana, La somiglianza scatena nel finto pazzo una reazione imprevedibile e violenta che lo condannerà a vestire, questa volta per sempre, le vesti di Enrico IV, La messa in scena firmata da Guicciardini evita ogni attualizzazione del testo; sceglie invece una sorta di distanza critica che consente maggiori libertà interpretative e lievi mutamenti strutturali; contamina la visione tragica voluta dall'autore con elementi eterogenei che spaziano dall'elegia alla mera guitteria, e trova in Sebastiano Lo Monaco l'interprete ideale. Repliche sino al 2 febbraio. Il cartellone dello Stabile prevede martedì 28 anche il debutto nazionale di una propria produzione: «Tracce di Anne», realizzato dall'Associazione O'Zoo Nò. Lo spettacolo sarà al Teatro Gobetti sino al 9 febbraio e vede la partecipazione di Benedetta Francardo, Alessandro Genovesi, Massimo Giovara. Bolo Rossini, Paolo Serazzi e Roberto Zibetti diretti da Paola Rota. E' la messinscena di un testo scritto nel 1997 da Martin Crimp, drammaturgo tra i più rappresentativi della nuova scena inglese e particolarmente lucido e spietato nel denunciare l'orrore quotidiano nel quale abbiamo accettato di traghettare le nostre esistenze. Non c'è trama, tutto viene costruito su un'assenza, quella di Anne appunto, che messaggi e frammenti di testimonianze varie disegnano ogni volta con un'identità diversa. Monica Bonetto II! N tango suonato all'alba del fascismo, con tutta la malinconia e la tristezza che la musica può evocare e al contempo frammenti sparsi di disagio esistenziale, desiderio di rivalsa, fermenti eversivi che sfociano in ribellione scomposta nei confronti della demenza borghese imperante e di un tempo fuggito via di soppiatto, senza concedere riscatti. E' cosi che Roberto Guicciardini e Sebastiano Lo Monaco, rispettivamente regista e interprete principale, leggono «Enrico IV», dramma pirandelliano (che l'autore preferiva definire tragedia) al debutto torinese martedì 28 gennaio alle 20,45 al Teatro Alfieri, ospite del cartellone del Teatro Stabile . Scritta nel 1922 per Ruggero Ruggeri, l'opera ha rappresentato da sempre un'importante e impegnativo banco di prova per attori: l'hanno interpretata i grandi mattatori italiani del Sebastiano Lo Monaco e Marina Biondi in «Enrico IV»; sotto il gruppo di O'Zoo Nò

Luoghi citati: Toscana