La memoria in palcoscenico di Tiziana Platzer

La memoria in palcoscenico La memoria in palcoscenico Il mondo del teatro fa sentire la sua voce con tanti spettacoli per non dimenticare SUL palco per ricordare quel 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz. Il «Giorno della memoria», per mai dimenticare la Shoah, le leggi razziali, le persecuzioni e lo sterminio nazista, si aprirà su sipari diversi, quelli teatrali consueti e quelli ideali, simbolici. Come accade per «li treno della memoria e dei diritti umani», il progetto itinerante per attore e ottanta spettatori ideato e diretto da Beppe Rosso con Antonio Cassare e Elena Castelli, che, inaugurato lo scorso anno, viene riproposto da sabato 25 gennaio al 22 febbraio: fermerà nelle stazioni di Torino, Venaria (4 e 5 febbraio). San Maurizio Canavese (il 6), Ciriè (7 e 8), Ivrea (12,13e 14)eRivarolo (21 e 22 febbraio). «Deportazione. Viaggio nella perdita dei diritti umani» è il titolo di questo allestimento su carro bestiame che sosterà sulla strada ferrata torinese alla stazione Porta Milano, a Borgo Dora, sabato 25 (ore 17, 18,30 e 20,30), domenica 26 (10,30, 11,30, 17 e 20,30), lunedì 27 (9,30, 10,30, 11,30 e 20,30) e il 28 e 29 gennaio (9,30, 10,30 e 11,30): è necessaria la prenotazione allo 011/883966. Voce narrante e guida in questo percorso verso l'inferno dei Lager è Irene Zagrebelsky, al termine la testimonianza di un ex deportato. Sulle parole di un ex internato militare si aprirà lo spettacolo di Paolo De Benedetti «Yonah» lunedi 27 gennaio alle 21 al Teatro Regio, il racconto e il significato del libro biblico di Giona su testo e musica di Enrico ^ink. La serata è a cura della Comunità Ebraica e sarà introdotta dal Sindaco Sergio Chiamparino (info 011/658585). Protagonisti dello spazio scenico due bambini, che davanti all'interrogativo «cosa faremmo se a un certo punto nella nostra vita arrivasse la guerra?» cominciano un tentativo quotidiano di sopravvi: venza, studiano in una scuola chiusa, imparano il senso della parola «resistenza»: è «G come guerra» di Onda Teatro che venerdì 24 e sabato 25 gennaio alle 21,15 è all'Araldo (via Chiomonte 3, posto unico 6,50 euro). Sullo slesso palcoscenico il 27 e 28 gennaio, sempre alle 21,15 (ingresso 6,50 euro), la Compagnia Eduardo propone «Il canto di Marta», che nel voler toccare i temi dell'intolleranza, della tragedia storica, prende spunto da una singola storia familiar, e dunque chi meglio di una nonna può raccontare alla nipote i tragici avvenimenti che cambiarono la vita. Ultima replica venerdì 24 jennaio alle 21 al Teatro Agnelli per o spettacolo «Sul fondo.. La fame dentro, e il freddo, e la pioggia intorno...» di Gianni Bissaca e prodotto da Assemblea Teatro. L'attore torinese si confronta con il testo di Primo Levi «Se questo è un uomo», con il tema della sopravvivenza in una realtà cosi drammatica come il campo di concenlramento; replica poi sabato 25 allo 18 alla Casa del Conte Verde a Rivoli (ingresso libero, info: 9563020). Saranno gli studenti (e gli ex) del laboratorio teatrale dell'Ite Quintino Sella a andare in scena invece venerdì 24 gennaio alle 20,45 nell'Aula Magna del liceo classico Alfieri (corso Dante 80) con «Credere, obbedire». Uno spettacolo, aperto al pubblico, che irende forma dal ritrovamento nel'archivio del Sella di alcune circolari scolastiche dell'anno 1938-39, in particolare una, sull'espulsione •iegli studenti e degli insegnanti ebrei dalle scuole italiane. Porterà la sua testimonianza Giorgina Arian Levi, all'epoca giovane insegnante di Lettere all'Alfieri rimossa dall'insegnamento per le leggi razziali. Anche alcune circoscrizioni hanno scelto il linguaggio teatrale per far si che non si dimentichi: la 2 il 28 alle 21 all'Agnelli (via P. Sarpi 111) propone ««Ustawac», ovvero «Alzarsi» dell'Associazione Viartisti Teatro; la 3 «Treni verso Est», racconto sulla deportazione dell'Associazione Teatrlrrequieti: il 27 alle 17 alla Biblioteca Civica in via Monte Ortigara 95 e alle 18,30 nella Sala consiliare In corso Peschiera 193; la 4 «1940/1945. Dai lager alla libertà» dell'Accademia dei Folli al Teatro Sant'Anna il 27 alle 21, in via Brione40; la 5 «Sefarad», l'espulsione degli ebrei spagnoli nel 1492 narrata dell'Associazione Multiculturale Clubabba, sabato 25 alle 21,30 alla Cascina Marchesa in corso Vercelli 141. Tiziana Platzer

Luoghi citati: Ciriè, Ivrea, Milano, Rivoli, San Maurizio Canavese, Torino, Venaria