Cogne diserta la messa per Samuele
Cogne diserta la messa per Samuele SOLTANTO UNATRENTINA DI PERSONE PRESENTE IN CHIESA E NESSUN PARENTE DEL BAMBINO UCCISO Cogne diserta la messa per Samuele E oggi la Cassazione deciderà su Annamaria Enrico Martinet COGNE Nell'alba algida di Cogne i flash dei fotografi, i fari delle telecamere e i rapidi passi dei fedeli nelle viuzze che si aprono sul sagrato della chiesa, dove il parroco, don Corrado Bagnod, celebra messa in suffragio di Samuele Lorenzi, a un anno dalla morte del piccolo sotto 17 colpi di un'arma mai trovata e alla vigilia della sentenza di Cassazione che dovrà decidere sulla carcerazione di Anna Maria Franzoni, la mamma del bimbo accusata di omicidio volontario aggravato. Trenta fedeli, poco più di cronisti, fotoreporter e cineoperatori. Nessun parente del bambino ucciso, nessuna autorità locale, neppure il sindaco. Un'altra messa ieri, alle 16, alla Madonna dei Fornelli di Monteacuto Vallese, paese dei Franzoni. Erano presenti la mamma di Annamaria, Chiara e tre sorelle. Un'amica di famiglia ha detto ai fedeli: «Pregate per Samuele e speriamo che il giudizio della Cassazione sia equo». Cogne, invece, per un giorno è lontana dalla sua chiesa. Alle 7,30, ora della messa, don Bagnod dietro l'altare guarda in fondo alla navata, scorge fotografi e operatori tv: «Fino a quando non uscite, la messa non comincia». Durante le preghiere qualche lampo di flash fa sobbalzare il parroco: «Qualcuno li tenga fuori, mettete la sbarra al portone. Non è possibile che si disturbi in modo così ignominioso». E nell'invocare la benedizione di Dio, don Bagnod ricorda «anche coloro che dovrebbero comportarsi più correttamente nel loro lavoro». Cita il bimbo ucciso soltanto una volta, quando si rivolge al Signore perché protegga «tutti coloro che sono coinvolti nella tragedia del nostro piccolo Samuele». E le letture scelte come messaggio fanno da contrappunto alla vicenda: «Chi ha mani innocenti otterrà benedizione». Ancora: «Nulla di nascosto, che non deve essere manifestato...Segreto da mettere in luce». Oggi la Cassa- zione non svelerà segreti: i giudici dovranno affrontare 0 ricorso del difensore di Anna Maria, l'avvocato Carlo Taormina, contro la conferma dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere sancita dal Tribunale del Riesame di Torino il 19 settembre. Tre le decisioni possibili, due delle quali lascerebbero la libertà alla mamma di Samuele: la Suprema Corte potrebbe accogliere il ricorso del difensore e annullare così la decisione del Riesame; oppure potrebbe accoglierla rinviando però la questione a un nuovo Tribunale del Riesa- me. La terza ipotesi è invece quella della conferma dell'ordinanza dei magistrati torinesi, quindi custodia cautelare in carcere. Terza possibilità che offre due altre ipotesi. Anna Maria potrebbe restare libera perché appena diventata mamma di Gioele (il codice esclude la prigione per una donna che abbia un figlio di età inferiore ai 3 anni), oppure potrebbe tornare in carcere (fece già 16 giorni alle Vallette di Torino, dal 14 al 30 marzo). A decidere non sarà la Cassazione, ma il giudice delle indagini preliminari. Il carce¬ re per ima mamma d'un bimbo inferiore ai 3 anni di età può essere deciso qualora «sussistano esigenze cautelari di eccezionale rilevanza». Fra le motivazioni che spinsero il gip di Aosta, Fabrizio Gandini, a firmare l'ordinanza di custodia cautelare per Anna Maria Franzoni c'era anche 0 pericolo della reiterazione del reato. La Cassazione potrebbe accogliere tutta la motivazione del gip, quindi questa circostanza sussisterebbe e la reiterazione del reato sarebbe motivo di esigenza di «eccezionale gravità». Se il gip decidesse per questa soluzione, la difesa potrebbe impugnare la nuova ordinanza. Il professor Taormina ha più volte ricordato che la perizia psichiatrica ha riconosciuto Anna Maria «sana di mente» e ha aggiunto che in questo periodo nulla è accaduto nella vita della giovane donna che potesse presupporre qualche anomalia di comportamento. «Perché chiederne, dunque, l'arresto?». La Suprema Corte può annullare il verdetto del Riesame o rinviarlo a un altro tribunale Terza opzione: conferma dell'ordinanza e quindi custodia cautelare in carcere della donna La messa celebrata ieri a Monteacuto Vallese: in primo piano la madre di Annamaria e dietro tre sorelle
Luoghi citati: Aosta, Cogne, Monteacuto Vallese, Taormina, Torino
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