Capuozzo (Tg5) vince il premio David per l'inviato di Toni Capuozzo

Capuozzo (Tg5) vince il premio David per l'inviato NEL 2002 UCCISI 60 REPORTER NEL MONDO Capuozzo (Tg5) vince il premio David per l'inviato MILANO È stato assegnato a Toni Capuozzo del Tg5 il premio «Max David per l'inviato speciale». Questa è la motivazione: «Per gli esemplari reportage realizzati durante il 2002 in Medio Oriente e in particolare per i servizi dedicati ai momenti più critici del conflitto tra palestinesi e israeliani. Documenti di cronaca, come quello sull'occupazione e l'assedio della Basilica della Natività, rappresentano un raro modello di giornalismo televisivo, di autonomia intellettuale, di coraggio, di maturità professionale». Hanno ricevuto una segnalazione dalla giuria del premio, composta per lo più da ex vincitori, anche Guido Rampoldi (La Repubblica), Fausto Biloslavo (Il Giornale, Panorama), Ugo Tramballi (Il Sole 24 Ore), Milena Gabanelli (Rai) e Claudio Monici (Avvenire). La consegna del premio, che si svolgerà all'Excelsior Hotel Gallia di Milano questa sera, sarà anche l'occasione per rendere pubblico il rapporto ufficiale del «Pen club» sui casi di persecuzione nei confronti dei giornalisti. Secondo il rapporto fare il giornalista nelle zone calde del mondo è ancora molto rischioso: basti pensare che in un anno (dal 31 luglio 2001 al 31 uglio 2002) sessanta reporter hanno perso la vita. Tra le vittime anche due italiani: l'inviata del Corriere della Sera, Maria Grazia Cutuli, uccisa in Afghanistan, e il fotografo free-lance Raffaele Ciriello, morto in Palestina. Un numero di caduti molto alto al quale vanno aggiunti altri dieci deceduti che non erano cronisti ma che lavoravano come tecnici per l'informazione, e diciotto reporter dei quali è stata decretata la morte presunta. Il rapporto del Pen (Poets Essaysts Novelists), l'associazione che collabora con il premio nazionale «Max David», elenca anche l'elevato numero di aggressioni (716), di violenze (95) e di arresti (489) che hanno visto coinvolti giornalisti in tutto il mondo. Il dato più elevato di morti si è verificato in Colombia con dieci uccisi, la Cina detiene invece il record degli arresti (35 persone). [r. m.l Toni Capuozzo, inviato del Tg5

Luoghi citati: Afghanistan, Cina, Colombia, Medio Oriente, Milano, Palestina