Cipollini: vado al Tour, da commendatore
Cipollini: vado al Tour, da commendatore RE LEONE «INCORONATO» AL QUIRINALE CON LA SQUADRA AZZURRA DI CICLISMO Cipollini: vado al Tour, da commendatore «L'invito arriverà e onorerò la maglia di campione del mondo» intervista Daniela Cotto COMPITO, elegante, emozionato e anche un po' intimidito, Mario Cipollini, imperatore dello sprint, ieri ha fatto uno strappo alla regola: si è cimentato in una salita importante. Non quella di una tappa alpina, ha «scalato» addirittura il Quirinale. Il Presidente della Repubblica ha ricevuto nel pomeriggio la nazionale italiana che ha partecipato ai Mondiali su strada 2002. Ciampi li ha voluti al gran completo: a Re Leone ha consegnato le insegne di commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica. Gli altri atleti sono stati premiati con medaglie, in ricordo della cerimonia. Il tutto si è svolto in un .clima informale. Al Presidente e alla moglie Franca, Cipollini ha consegnato la sua maglia iridata e Alfredo Martini, ex et azzurro e supervisore tecnico, ha regalato alla coppia due biciclette. Tra una battuta e una premiazione, Ciampi ha sorpreso tutti per competenza in materia e, smitizzando, ha raccontato un aneddoto: «Ricor- 66 Ho parlato con Leblanc: ha solo voluto aspettare per essere certo di poter contare su di me e sulla mia nuova squadra Sarò competitivo ma il sogno è rivincere la Sanremo da iridato 99 66 Ciampi mi ha sorpreso per la sua competenza Non mi aspettavo un Presidente così "ciclista" Mi sono emozionato A 36 anni raccolgo i frutti del lavoro svolto Devo ancora battere Binda 99 do ancora la mia prima bicicletta, premio di una promozione scolastica. Oggi, a 82 anni, continuo ad utilizzarla. Soprattutto al mare, insieme a mia moglie, anche se lei è un po' più pigra». L'incoronazione di Super Mario, loquacità toscana e vis polemica che ne hanno fatto un personaggio, è stata però «disturbata» dal giallo del Tour. Commendator Cipollini, è possibile che un campione del Mondo non partecipi alla corsa a tappe più prestigiosa? «No, non è possibile. Infatti io al Tour ci sarò». Il suo rapporto col patron Leblanc è tormentato, difficile. Lei rischia di non essere invitato in Francia per la seconda volta? Il Tour ce l'ha con Cipollini? «Guardi, tra noi ci sono state incomprensioni in passato. Ma oggi tutto è superato. Leblanc ha voluto aspettare. In realtà vuole essere certo di poter contare sulla mia partecipazione. Io ci sarò. Mi ha dato carta bianca: se sarò competitivo, e lo sarò, il Tour del centenario è ben lieto di avere il campione del mondo». Le sue dichiarazioni mettono la parola fine ad un giallo dopo l'elenco ufficiale delle squadre ammesse. «Sì. Non mi dà fastidio non essere stato ancora invitato. Ho parlato con Leblanc che pretende soltanto garanzie dalla mia nuova squadra, la Domina Vacanze». Lei sta raccogliendo trionfi e onorificenze. Quanto la colpiscono? La popolarità, i premi, la eccitano, le danno nuovi stimoli? «Sono davvero emozionato per questo riconoscimento. Io commendatore! E' un titolo toccante, pieno di significati, ma avrò ancora molto da pedalare... Indubbiamente si tratta di gratificazioni professionali che mi danno la carica. So di aver fatto un grande lavoro, frutto di duri sacrifici. E ora raccolgo i frutti. Meritati». Ciampi l'ha sorpresa, vero? «Certo, non mi aspettavo un presidente così "ciclista". Mi ha toccato anche l'enorme simpa- I Presidente Ciampi consegna a Mario Cipollini l'onorificenza di commendatore tia della signora Franca. Questa è una giornata assolutamente speciale. Mi auguro sia l'inizio di una stagione di successi; ho una maglia iridata da onorare. Conquistarla non è stato facile». Cipollini, quest'anno compie 36 anni. Si sente eterno? «Assolutamente no». I Mondiali sono un traguardo alla sua portata? «Sarò sincero: no. Quest'anno i miei obiettivi sono altri. Il sogno più grande è vincere di nuovo la Milano-Sanremo, questa volta con la maglia di campione del mondo, cosa che hanno potuto fare in pochi. E poi devo battere il record di Binda: lui ha vinto 41 tappe al Giro. Io per ora solo 40...». E Pantani? «Mi faccia una cortesia: non me ne parli. Per me è un capitolo chiuso. Su questo non c'è più nulla da dire».
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