Scandalo Elf Assoluzione per Dumas

Scandalo Elf Assoluzione per Dumas SENTENZA D'APPELLO Scandalo Elf Assoluzione per Dumas PARIGI Per Roland Dumas, ex ministro degli Esteri francese negli anni di Mitterrand, il caso Elf è chiuso; la corte d'Appello di Parigi ha ribaltato ieri il giudizio di primo grado che costrinse Dumas a dimettersi dalla presidenza del Consiglio costituzionale nel 2000. Condannati i dirigenti Elf e l'ex amante del ministro, Christine DeviersJoncour. Roland Dumas, 80 anni, ha pianto quando il Tribunale ha annunciato l'annullamento della pena per «ricettazione di appropriazione indebita», poi se ne è andato senza fare dichiarazioni. Dumas fu messo in stato d'accusa nel 1998 dalle due pm Eva Joly e Laurence Vichnievsky. Dovette versare una cauzione di 750.000 euro e sottoporsi a una serie di restrizioni di movimento, poi nel 2000 fu costretto a dimettersi dal Consiglio costituzionale, la Corte costituzionale di Francia, di cui era presidente. Il capitolo del tentacolare scandalo Elf riguardante Dumas è incentrato sul presunto storno di 10 milioni di euro dalle casse del gigante petrolifero fra il 1989 e il 1993. Sul conto svizzero di Christine-Deviers Joncour, 54 anni, allora amante del ministro, furono versati in quegli anni 7500 euro al mese più molti extra. Dumas era accusato di aver in parte beneficiato di quel denaro attraverso lussuosi regali della sua amante, fra i quali un appartamento di lusso nel centro di Parigi, opere d'arte, un paio di scarpe di un celebre creatore italiano, statuette antiche e molto altro. Mentre in prima istanza il tribunale trovò che Dumas aveva «decisamente violato la legge», la corte d'Appello ha giudicato che non è provato che Dumas fosse a conoscenza delle provenienza fraudolenta del denaro della sua amante. Il Tribunale ha sottolineato soltanto che il comportamento di Dumas può essere giudicato come «moralmente riprovevole» in qualche caso, ma «non penalmente perseguibile». [Ansa]

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