«Troppo smog» Italia bocciata di R. R.

«Troppo smog» Italia bocciata RAPP0RT0 0CSE: PROMOSSA PER L'AGRICOLTURA BIOLOGICA «Troppo smog» Italia bocciata ROMA Italia bocciata per acqua, aria e trasporti, promossa per efficienza energetica, protezione della natura, agricoltura biologica: è la pagella dell'Uose sullo stato dell'ambiente nel nostro paese, dal '94 al marzo 2002. Soddisfatto il ministro. Altero Matteoli: «Nella media ci siamo meritati un 6 e mezzo. Tra le priorità, per l'Ocse, risolvere il problema trasporti e puntare sullo sviluppo sostenibile». C'è ancora da fare, infatti, sostiene il vicesegretario generale dell'Ocse, Berglind Asgeirdottir, presentando il secondo rapporto dell'Organizzazione. «Riconosciamo - afferma - gli importanti risultati raggiunti e abbiamo piena fiducia in chi ha contribuito a ottenerli. Ma occorre attuare in concreto le politiche ambientali, con più investimenti». Per il capitolo «aria», si legge nel rapporto, malgpdo ((nell'ultimo decennio l'Italia abbia compiuto passi molto significativi», ((restano ancora problematiche le situazioni relative a particolato fine e ozono. I settori d'intervento principali sono il sistema dei trasporti e la rete di monitoraggio della qualità dell'aria». Anche in materia di acque ((permangono importanti deficit strutturali e sono necessari più investimenti. E' possibile operare sul stima tariffario nazionale, basato su prezzi dell'acqua decisamente inferiori alla media». Infine l'Ocse punta il dito sui trasporti: «Il tasso di motorizzazione in Italia è tra i più alti al mondo, e cresce la domanda di mobilità con il trasporto su strada che continua a essere predominante. Permane una diffusa condizione di congestione del traffico nelle aree urbane. Tasse e tariffe non sono sempre conformi al principio "chi inquina paga" e "chi usa paga"». L'Ocse ricorda anche i doveri che derivano dalla firma di accordi intemazionali e dal recepimento delle direttive Uè. ((E' necessario rinforzare le politiche attuali per raggiungere l'obiettivo fissato a Kyoto. Gli aiuti pubblici allo sviluppo sostenibile sono molto ridotti, ma il governo si è impegnato a raggiungere l'I "/o delpil». Richiamo all'Italia per i rifiuti, la cui produzione «continua a crescere e si fa ancora largo uso dello smaltimento in discariche fuori norma». Buono il giudizio su efficienza energetica (la migliore performance tra i paesi Ocse), protezione della natura (in 10 anni è raddoppiata la superficie tutelata), agricoltura biologica (il 7"Zo del totale), raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di so2, di metalli pesanti e di pops, le sostanze organiche persistenti. «La strada da percorrere è ancora lunga - dice il presidente di Wwf Italia Fulco Pratesi, e il rischio di un regresso è molto prossimo, anche nei campi in cui risultiamo promossi. Si pensi alla valutazione positiva sulla quantità di territorio protetto, che condividiamo, e però al contemporaneo tentativo di ridurlo, posto in essere soprattutto dalle Regioni. Si pensi al riconoscimento dei progressi sull'efficienza energetica che però si contrappone ai dati, molto allarmanti, sulla crescita delle emissioni di andidride carbonica». Secondo Pratesi alcuni nodi sollevati dal Rapporto non sono affatto affrontati con determinazione. E «a dimostrazione di ciò, il Wwf ha presentato 14 richieste di infrazione delle normative europee (dalla caccia, alla valutazione di impatto ambientale, ài rifiuti) e la Commissione Europea ha avviato procedure di infrazione sulle concessioni dell' alta velocità, sui rifiuti e sulle modifiche alla Legge Merloni sugli appalti, [r. r.]

Persone citate: Altero Matteoli, Fulco Pratesi

Luoghi citati: Italia, Roma, Wwf Italia