Gli zingari del cielo padroni delle moto

Gli zingari del cielo padroni delle moto UNA SOCIETÀ' TORINESE «TRASPORTA» TUTTO IL MONDIALE Gli zingari del cielo padroni delle moto Rossi, Biaggi, Capirossi e le altre stelle e stelline affidano i loro preziosi bolidi alla Tempora: «Tutto viaggia con noi, dal prosciutto al pistone» Mille le casse giganti in continuo movimento su 2 Boeing 747 Cargo retroscena Enrico Biondi QUANDO gli appassionati di moto, la domenica mattina, si siedono dinanzi al televisore per guardare una gara del motomondiale, assistono solo alla parte finale dell'evento. E se, 7 giorni dopo, riaccendendo la tv, rivedono la stessa scena magari a 10 mila km di distanza, non ci fanno molto caso. Per lo spettatore, non cambia molto, l'importante è vedere i propri beniamini all'opera. Ma forse non tutti sanno che, se i vari Biaggi, Rossi e Capirossi si danno battaglia sui circuiti di tutto il mondo, lo devono in gran parte al lavoro di una società torinese. Già, perché Torino non è solo la città di Roberto Rolfo e Stefano Bianco, ma è anche la metropoli che fa «muovere» il motomondiale nel vero senso della parola. E questo grazie alla Tempora Spa, un'azienda creata 10 anni fa dall'ingegner Mana e di cui il figlio Sergio è amministratore delegalo e Piercarlo Bottero il direttore generale. La Tempora ha sede in Leinì, con uffici anche a Settimo, Como, Livorno e San Mauro, l'ultima delle sedi, all'interno dell'autoporto Pescarito che sarà inaugurata ufficialmente domani alle 17. Quelli della Tempora, nel corso degli anni, hanno acquisito un'esperienza tale da essere in grado di risolvere in poco tempo i problemi più spinosi. Si muovono con grande meticolosità, velocità e precisione e si sono guadagnati sulcampp, oltre agli encomi solenni delle aziende motoristiche, anche una serie di simpatici soprannomi, come «angeli delle due ruote» o «zingari del cielo». «Si, penso che la definizione di zingari calzi a pennello - spiega Piercarlo Bottero -, Lo staff permanente, quello che si occupa a tempo pieno del motomondiale, è composta da 7 persone. Si scende da un cargo e si sale su un altro e nel frattempo, assieme a noi, devono viaggiare le casse che contengono moto, pezzi di ricambio, pneumatici, vernici, benzine, il kit completo per arredare una sala stampa, dai televisori ai computer. Più il necessario per il catering delle varie squadre, dalle cucine alle vettovaglie. Insomma, tutto e proprio tutto quello che serve per disputare un Gp: dal prosciutto al pistone...». Solo i numeri, a questo punto, possono dare un'idea di cosa la Tempora è in grado di spostare nei 6 dei 16 appuntamenti extraeuropei. Sono circa 1000 le casse che l'azienda torinese preleva direttamente dalle aziende (a Noale dall'Aprilia, Borgo Panigale dalla Ducali, Imola da Gresini o Siena dalla Pramac Honda e via via tutti i team minori sparpagliati per mezza Europa), li porta agli aeroporti di partenza, in Lussemburgo o alla Malpensa e probabilmente anche Torino se andranno in porto le trattative tra Tempora e Sagat. «In pratica 200 mila chili - dice Bottero - che ogni domenica sera lasciano un circuito e al martedì successivo, dopo 48 ore ininterrotte di viaggio, vengono scaricati in un altro impianto. E i "magnifici 7" sempre lì, pronti a sdoganare casse, a impartire gli ordini ai circa 100 uomini che vengono reclutati sui circuiti. Tutto deve essere a posto e in ordine nel più breve tempo possibile. perché al mercoledì mattina i meccanici sono già al lavoro per assemblare le moto». E se manca anche una sola cassa? «Semplice - risponde Bottero - non può mancare. Non deve mancare. Vi immaginate il putiferio se quella mancante contenesse, magari, la moto di Valentino?». Ecco, quindi, che gli accordi con i vettori intemazionali sono alla base di un perfetto lavoro. «Proprio in questi giorni stiamo chiudendo una serie di accordi con Alitalia Cargo e con FedEx; per ogni tratta extraeuropea avre¬ mo bisogno di 2 Boeing 747 Cargo sui quali caricare le 1000 casse, ma da soli non basteranno e dovremo affidarci anche ad alcuni aerei più piccoli. In totale, per i 6 appuntamenti oltre Europa (due in Giappone a Suzuka e Motegi, uno in Sud Africa a Welkom e poi Rio de Janeiro, Sepang in Malesia e Phillip Island in Australia, ndr) useremo 16 aerei Cargo che trasporteranno 3.200.000 chili di materiale». Una cifra impressionante. «Ma non è finita, perché anche nelle tratte europee il nostro impegno - continua Bottero - non viene certo meno, sebbene le aziende usino i propri camion. Dal Giappone o anche dall'Italia c'è sempre la necessità di fare arrivare all'ultimo momento pezzi di ricambio, ma anche moto intere, oppure pneumatici. E guai a ritardare una sola consegna». Una sfida continua, quindi, che continua anche quest'anno. Al punto che il motto scelto dall'azienda ci sembra più che mai azzeccato: «Loro (i piloti del motomondiale) sono i più veloci, ma noi arriviamo prima». esa DRAGOHi Ì Ì i 8 1 CARGO Sui possenti aerei cargo viaggiano oltre mille casse per un totale di 3.200.000 chili di materiale all'anno Lo slogan della Tempora: «Loro sono più veloci... ma noi arriviamo prima»