«A casa i lavoratori più deboli» di Gianni Giacomino

«A casa i lavoratori più deboli» VENARIA REALE: SOSPESI 25 DIPENDENTI ANZIANI E ASSUNTI 26 GIOVANI ENTRATI CON IL CONTRATTO A TERMINE «A casa i lavoratori più deboli» Braccio di ferro tra i sindacati e r« Automoti ve» Gianni Giacomino VENARIA REALE E' braccio di ferro txa la Automotive Lighting e i sindacati. Nei giorni scorsi l'azienda di Venaria, leader europeo nella produzione di fanali per automobili, ha sospeso 25 lavoratori e ha assunto 26 giovani che erano entrati in azienda qualche mese fa con contratti a termine. «In mezzo alla gente che è stata lasciata a casa ci sono donne monoreddito, operai che si sono infortunati in fabbrica, situazioni disperate, soggetti che hanno una quarantina di anni e non troveranno mai un'altra ricollocazione - dice Giuseppe lacovella, sindacalista della Fiom che da tempo segue le vicende della ditta di via Cavallo 98 -. Non lo accettiamo, non condividiamo il metodo di quella che i dirigenti chiamano "procedura"». Per questo i sindacati ed alcuni dipendenti lasciati in cassa integrazione a zero ore hanno denunciato la situazione al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, all'Inps, all' Ispettorato del Lavoro, all'Amma e alla Direzione Formazione Professionale Lavoro della Regione. «Adesso aspettiamo risposte concrete anche perchè non ci sono stati comunicati i criteri seguiti per decidere i tagli» dicono i dipendenti. I sindacati hanno denunciato anche il piano di cassa integrazione straordinaria presentato dalla Automotive (ex Cromodo- ra ed ex Magneti Marcili Illuminazione) con i suoi 125 esuberi (25 diretti, 35 indiretti e 65 impiegati) sugli 870 dipendenti chiedendone l'immediata sospensione. «Anche in questo caso l'azienda non ha fornito nessun motivo tecnico, organizzativo e produttivo che giustifichi il ricorso alla cassa integrazone straordinaria» sostiene lacovella. «Il mercato di riferimento dell'Automoti ve Lighting - precisa il delegato della Fiom - è costituito per il 75 per cento da case automobilistiche francesi (Citroen, Peugeot e Renault) mentre solo il restante 25 per cento è destinato al mercato italiano: le commesse non mancano di certo, a Venaria nell'ultimo periodo si sono addirittura fatti gli straordinari e lo scorso anno si sono fatturati 120 milioni di euro». Sui 125 esuberi il sindacato ha una sua chiave di lettura: «La produzione dei fari della Citroen Picasso è stata spostata in Germania e così si è svuotata la parte riservata alla ricerca e allo sviluppo». «In questi giorni otto lavoratori interinali esterni hanno sostenuto controlli sulla qualità del prodotto mentre i dipendenti di pari professionalità della Automotive sono a casa - conclude ancora lacovella -. Può essere una scelta dell'azienda, ma adesso vogliamo un tavolo di trattativa». Intanto per oggi all'Automotive di Venaria è stata proclamata un'ora di sciopero nella quale si terrà un'assemblea. L'ingresso dello stabilimento dell'Automotive Lighting di Venaria Reale

Persone citate: Picasso

Luoghi citati: Germania, Venaria, Venaria Reale