Rocca, una manche da dimenticare di Domenico Latagliata

Rocca, una manche da dimenticare BERGAMELLI SETTIMO NELLO SLALOM DI SCHLADMING VINTO DA PALANDER Rocca, una manche da dimenticare Terzo dopo la prima discesa commette un grave errore nella seconda Domenico Latagliata Kalle Palander ci ha preso gusto: dopo avere vinto domenica lo speciale di Kitzbuehel, primo successo finlandese in Coppa del Mondo, si è ripetuto ieri nello slalom notturno di Schladming. Una vittoria, la sua, costruita tutta nella prima manche quando, con il numero due di pettorale, ha rifilato quasi un secondo di distacco al più diretto inseguitore, l'austriaco Schoenfelder. Lì, vicino al quinto podio della sua carriera, c'era anche Giorgio Rocca, terzo a 1"05 e sceso con una certa prudenza. Peccato però che la seconda manche si trasformasse ben presto in una mezza comica: neve molle e tracciato quasi impossibile da domare mano a mano che gli atleti scendevano. Così il quasi sconosciuto austriaco Marinac, 27 " dopo la prima prova e partito per quarto nella seconda, risaliva posizioni su posizio¬ ni fino al sesto posto finale. Lo imitava parzialmente anche il nostro Giancarlo Bergamelli, sempire bravo a saltare di qua e di là in mezzo alle buche: da I70 a 7", miglior piazzamento della carriera eguagliato dopo i numeri proposti a Kranjska Gora. Tutti gli altri, nobili e meno nobOi, o saltavano su una delle tante buche di cui era disseminato il percorso (Bode Miller, ad esempio, che perdeva così l'occasione di superare Eberharter in testa alla classifica generale) o rimediavano distacchi abissali. I restanti azzurri invece, da Zardini a Schmid, avevano già terminato la loro corsa nella manche iniziale. La gara, a quel punto, diventava un terno al lotto: Rocca, che ama le piste dure e ghiacciate, commetteva un grave errore appena dopo la partenza e, pur portando a termine la gara, non poteva far altro che piazzarsi 270, rinunciando anche alla pos¬ sibilità di regalare un altro bel risultato al suo preparatore Roberto Manzoni che proprio ieri compiva gli anni. Raich e Buraas invece, pur con tempi altissimi, facevano regolarmente il proprio dovere. Palander, che evidentemente ha imparato a tenere i nervi saldi, non si faceva impressionare e vinceva in completa scioltezza. Venticinque anni, arriva da Tornio, paesino nel Nord della Finlandia dove le montagne non esistono proprio. Siccome però il padre era un appassionato di sci alpino, lo ha fatto crescere con un'idea fissa in testa: diventare il primo finlandese a imporsi in Coppa del Mondo. Per questo, lo scarrozzava in auto fino a Rovaniemi per consentirgli di allenarsi. Il caso ha poi voluto che Palander abbia vinto prima il titolo mondiale (Vali 1999) che non una «sempUce» gara di Coppa del Mondo: ha fatto fatica ad abituarsi agli sci corti, adesso che ha rotto il ghiaccio diventa cliente difficile per tutti. La Coppa del Mondo va adesso in archivio per circa un mese: sabato, con la cerimonia di inaugurazione, prenderanno il via i Mondiali di St. Moritz dove Rocca cercherà di migliorare lo sfortunato quarto posto, a soli 4 centesimi dal bronzo, di Vail. La Coppa del Mondo maschile riprenderà invece il prossimo 22 febbraio quando, a Garmisch, saranno di scena i liberisti. Classifica: 1. Palander (Fin) l'45"41; 2. Raich (Aut) a 1"31; 3. Buraas (Nor) a 1"33; 4. Kostelic (Cro) a 1"56; 5. Franger (Aut) a 1"74; 7. Bergamelli (Ita) a 1"89; 26.Rocca(Ita)a7"84. La gioia di Kalle Palander: il finlandese a Schladming ha fatto il bis di Kitzbuehel

Luoghi citati: Finlandia, Kitzbuehel, Kranjska Gora