I pirati all'assalto del Super Bowl di Paolo Mastrolilli

I pirati all'assalto del Super Bowl RAIDERS CONTRO BUCCANEERS, L'AMERICA SI FERMA PER LA FINALE DEL FOOTBALL I pirati all'assalto del Super Bowl Paolo Mastrolilli NEW YORK CI saranno oltre cento milioni di spettatori, miliardi investiti in pubblicità, cantanti come Sting e Celine Dion, ballerine come Beyonce Knowels, e duelli epici sul campo, tra gladiatori che a quarantanni suonati si azzanneranno per il trono più alto nel mondo del football. Però il Super Bowl numero 37, che andrà in scena oggi a San Diego (le 0,15 in Italia, diretta su Tele+l, ricorda anche una tragedia che lo sport americano ha dimenticato, ma forse non ancora superato. Sul terreno ci saranno i Raiders di Oakland, California, famosi per il loro attacco supersonico, contro i Buccaneers di Tampa Bay, Florida, arrivati così lontano grazie a una difesa asfissiante. Una sfida tra pirati, con tanti motivi di interesse, a cominciare dal fatto che l'allenatore di Tampa, Jon Gruden, sedeva sulla panchina opposta fino alla stagione scorsa. Lo chiamano "Chucky", dal nome del bambolotto assassino dei film, e in qualche maniera deve essere riuscito ad assestare di san¬ gue i suoi ragazzi, se sono anivati alla grande finale del campionato Nfl per la prima volta. Dall'altra parte, c'è una squadra di vecchietti affamali di vittorie guidali dal ricevitore Jerry Rice, che stasera diventerà il primo uomo a giocare un Super Bowl a 40 anni. Lo lancerà Rich Gannon, il quarterback appena nominato miglior giocatore della stagione, mentre alla difesa penseranno energumeni come Bill Romanowski, che a 36 anni cercherà di vincere il suo quinto anello. A proposilo di gladiatori, meritano una citazione anche Charles Woodson e Tory James, che si erano rolli una gamba ciascuno durante la stagione, eppure si sono fatti riaggiustare con placche speciali montate come se fossero robot, hanno ricomincialo a correre, e sono arrivati fino in fondo. Gli scommettitori di Las Vegas danno i Raiders a 3,5 e li considerano favoriti, ma non di molto. E questo spettacolo attirerà così tanti telespettatori che la televisione Abc ha deciso di vendere gli spot pubblicitari alla cifra di 2 milioni di dollari (cifra analoga in euro) per trenta secondi. Saranno mobilitale anche le forze dell'ordine: le telecamere della sicurezza riprenderanno ogni angolo dello stadio e nessun aereo potrà sorvolare la zona durante la partita. Dietro allo spettacolo scintillante, però, c'è mi ricordo infamante. I Raiders sono una squadra mitica della Nfl, e anche se non arrivavano al Super Bowl da 19 anni, custodiscono in bacheca già tre trofei Vince Lombardi. Ma nel 1994 li fece a pezzi proprio il medico della squadra, Rob Huizenga, pubblicando il libro «You're okay, it's just a bruise» (stai bene, è solo una contusione). Huizenga rivelò che i giocatori prendevano abitualmente sostanze proibite per gonfiarsi i muscoli, e si sottoponevano a cure pericolose per restare in piedi dopo gli infortuni. Rob era stato medico del team all'inizio degli anni Ottanta. Uno dei campioni più famosi era Lyle Alzado, morto il 14 maggio '92 per un cancro che il dottore attribuì agli anabolizzanti. Storie di un'altra era? Non proprio, visto che solo l'anno scorso i giocatori di baseball hanno rifiutato i controlli antidoping.

Persone citate: Bill Romanowski, Celine Dion, Charles Woodson, Jerry Rice, Jon Gruden, Lyle Alzado, Rich Gannon, Tory James

Luoghi citati: America, California, Florida, Italia, Las Vegas, New York, Oakland, San Diego, Tampa