Sul cibo transgenico fare chiarezza totale è un preciso dovere

Sul cibo transgenico fare chiarezza totale è un preciso dovere DE GUSTIBUS DISPUTANDUM EST Sul cibo transgenico fare chiarezza totale è un preciso dovere m Carlo Petrini LAnotizia è di giovedì: «Il Governo aprirà agli organismi geneticamente modificati». Raggelante, e non a caso, il Ministro alle Attività Produttive Marzano ha sostenuto durante un convegno dell'Unione Industriali: «Una legge prima dell'estate, non possiamo restare indietro». La stessa novella è stata comunicata, in sincronia, dalla Camera di commercio americana in Italia, la quale ha reso noto al mondo le intenzioni di Silvio Berlusconi: «annuncerà un nuovo approccio italiano al delicato tema degli Ogm, una questione al centro di un forte contenzioso tra Usa e Uè», E ancora, in maniera disarmante, gli ha fatto eco Marzano: «Gli Ogm possono servire a sconfiggere la fame nel mondo, non capisco della Conferenza episcopale italiana (CEI) per le questioni giuridiche, rappresentanti del Comitato per la biosicurezza e le biotecnologie (CNBB), rappresentanti del Consiglio delle ricerche (CNR) che si occupano specificatamente di biotecnologie, rappresentanti della Società italiana di genetica umana (SIGU) e, udite udite, Sergio Dompé, il presidente dell'Assobiotec, branca della Federchimica, associata a Conf industria! È come chiedere a quelli che producono mine anti-uomo se sono eticamente accettabili. Eccoli gli esperti: almeno tre-quattro richieste di maggiore libertà d'azione in poco più di tre ore; per motivi giuridici, scientifici (vorrei vedere se uno scienziato dichiara: «fermate la ricerca») e, guarda caso, corporativi, I casi svelati d'influenza diretta da parte delle «Il governo annuncia un'apertura agli Ogm suffragata dal parere di esperti. Ma il fatto è che negli Usa il mercato di questi prodotti è in crisi e si cerca di trovare uno sbocco nei consumatori europei» l'atteggiamento aristocratico dei cultori dei menu raffinati davanti a un problema come questo». Come può un Ministro della Repubblica Italiana - che dovrebbe evidentemente essere ben informato sul tema - sostenere una tesi di questo tipo, corredandola di malcelato livore nei confronti di chi si occupa di gastronomia e che, per questo, dovrebbe avere a cuore ciò che mangia, un interesse per come si produce, per chi lo produce e perché tutto ciò sia salvaguardato? Per intuire la risposta basta leggere le altre dichiarazioni: «Una legge entro l'estate che recepirà sia i risultati del gruppo di lavoro da tempo istituito presso la Presidenza del Consiglio, sia le richieste di maggiore libertà fatte dai vari esperti ascoltati in questi mesi dalla commissione attività produttive della Camera». E da chi è composto questo gruppo di lavoro? Chi sono questi fantomatici esperti di cui non si dichiara mai il nome? In attesa che Marzano faccia completa chiarezza su questo punto, per fortuna c'è la trasparenza degli atti in Italia: e su Internet si possono trovare quelli della Camera. Sul sito non ci sono le ultime consultazioni in ordine temporale (quelle a cui penso si riferisca Marzano), ma tanto per fare l'unico esempio rintracciato, la commissione di cui parla il Ministro, il 18 marzo 2002, tra le 16,10 e le 19,30, ha sentito sulle questioni biotecnologiche: rappresentanti lobbies industriali sulle scelte politiche sono sempre più numerosi, The Guardian ne ha svelato uno di recente, che coinvolge l'Organizzazione Mondiale della Sanità e la Fao. Ma quella della fame nel mondo, è ora di dirlo chiaro e tondo, caro Ministro Marzano, è una balla colossale, e neanche tanto originale visto che l'ho sentita e risentita da coloro che hanno interessi nell'industria biotecnologica. Intanto, anche nei paesi in via di sviluppo se ne stanno rendendo conto: lo Zambia ha restituito al mittente - gli Usa - le barche piene di aiuti alimentari a base di salvifichi ogm e, per dare conto della sensibilità che hanno le multinazionali verso questi problemi, la Nestlé chiede all'Etiopia sei milioni di dollari di risarcimento per la chiusura di una fabbrica. Che la notizia arrivi anche dalla Camera di commercio americana in Italia, poi, non stupisce: la frenesia Usa di immettere sul mercato europeo gli Ogm è a livelli mai raggiunti. Il mercato Ogm in America è in forte crisi, molti agricoltori cominciano a rifiutarli e sembra anche che i risultati magnificati nelle pubblicità non si verifichino. Perché il ministro Marzano non ci dice la verità? In questa situazione, Gianni Alemanno, Ministro delle politiche agricole e forestali (logica vuole che lui abbia l'ultima parola sugli ogm), è stato l'unica voce governativa fuori dal coro, che ha parlato di cautela, con buon senso: lo lasceranno fare?

Persone citate: Carlo Petrini, Gianni Alemanno, Marzano, Sergio Dompé, Silvio Berlusconi