«La sanità riparta dai tre ospedali»

«La sanità riparta dai tre ospedali» LA PROPOSTA E' ALTERNATIVA A QUELLA DELL'AGENZIA REGIONALE: «COSI' SI RISPARMIA SENZA TOGLIERE SERVIZI Al CITTADINI» «La sanità riparta dai tre ospedali» Presentato il documento elaborato dai Comitati verbanesi Sergio Ronchi VERBANIA Riorganizzazione dell'assistenza ospedaliera basata sui tre ospedali esistenti. Seguendo le proiezioni dello studio Cresa e tenuto conto della ristrutturazione di Omegna col partner privato, razionalizzazione dei servizi di Verbania e Domodossola non limitata alla eliminazione dei doppioni o alla semplice indicazione dell'indirizzo medico o chirurgico, ma al mantenimento in entrambi i presidi, per la gestione delle degenze, dei dipartimenti medico, chirurgico, materno infantile, urgenze, superando la parcellizzazione in reparti minori superspecialistici. Nuova strategia di organizzazione e utilizzo dinamico delle equipes mediche specialistiche nell'ambito dei dipartimenti medici e chirurgici di entrambi i nosocomi. Sono questi i capisaldi della proposta alternativa al piano Aress e all'ospedale unico, che il dottor Giorgio Tigano ha elaborato per conto dei Comitati di salvaguardia degli ospedali ed ha presentato pubblicamente ieri sera a palazzo Flaim ad amministratori, forze politiche e sindacali, operatori sanitari, cittadini. Gli stessi Gomitati hanno organizzato questa serata di presentazione e di dibattito, con la quale la loro azione entra in una nuova fase, affiancando alla protesta contro il piano Aress un concreto progetto alternativo. Il documento illustrato da Tigano prende le mosse da una analisi della situazione e dello studio Cresa, prosegue descrivendo il piano Aress e ne delinea gli equivoci ed approda alla nuova proposta. «La sanità - precisa Tigano - ha dei costi che non si possono sottovalutare e la politica dei tagli da un lato o degli investimenti faraonici dall'altro, senza una programmazione sanitaria seria e rispettata, è dannosa e non risolve i problemi. Premesso che, tenendo conto delle difficoltà attuali, è indispensabile un risparmio o comunque un non aggravio della spesa ospedaliera e che bisogna fissare un obiettivo di assistenza compatibile con i bisogni dei cittadini e del territorio, riteniamo che il progetto Aress non risponda a tali esigenze e formuliamo di conseguenza le indicazioni alternative». Queste ultime sono anche quantificate sia in termini di spesa, contrapponendo ai costi dell'ospedale unico di oltre 220 miliardi di vecchie lire un investimento di circa 30 miliardi, sia in termini di capienze dei nosocomi ristrutturati. Ai 150 posti letto di Omegna, di cui la metà a carico della Asl 14, si aggiungerebbero i 249 (31 day hospital) del Castelli di Verbania e i 205 (25 day hospital) del San Biagio di Domodossola. I costi di gestione sono così previsti su un totale di 529 posti letto rispetto ai 582 attuali e su un fabbisogno di 1322 dipendenti rispetto ai 1471 attuali. Gli esponenti dei Comitati verbanesi che hanno elaborato la proposta alternativa

Persone citate: Castelli, Giorgio Tigano, Sergio Ronchi, Tigano

Luoghi citati: Domodossola, Omegna, San Biagio, Verbania