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Il ricordo dei caduti in Russia Il ricordo dei caduti in Russia «Gli ultimi 28» libro sulla tragedia dell'Armir sarà presentato lunedì all'Unione Industriali SAVONA Dopo 1'«Incontro simpatia» tra i reduci savonesi dalla Russia e i bambini di Cemobil ospiti di numerose famiglie, svoltosi per il secondo anno consecutivo, la sezione provinciale dell'Unirr si accinge a commemorare, attraverso una serie di manifestazioni, il sessantesimo anniversario della battagba di Nicolajewka.«Una ricorrenza - dice Enrico Albertazzi, presidente della sezione - che associamo alla giornata della memoria, ricordando oltre ai martiri dei campi nazisti i milioni di vittime dei gulag sovietici». Domani ad Albenga l'Unirr è in programma l'intitolazione di un giardino comunale al «Caduto ignoto di Russia M.O.V.M.» a cui seguirà l'inaugurazione della mostra «La lunga marcia all'Ovest», settanta disegni della Campagna di Russia e della ritirata opere del pittore e ceramista Giacomo Raimondi, uno dei reduci della Divisione Cosseria. A Savona invece l'appuntamento promosso dall'Unirr, l'Unione nazionale italiana reduci di Russia, è per lunedì nella sala conferenze dell'Unione industriali di via Gramsci. Alle ore 18 sarà presentato il libro «Gli ultimi 28», la storia dei prigionieri di guerra italiana dimenticati in Russia, di Francesco Bigazzi e Evgenij Zhimov. I due autori, grazie a una lunga ricerca negli archivi dei ministeri russi, ricostruiscono la storia di questi «ultimi 28», il cui calvario sovietico durò fino ai primi mesi del 1954. Francesco Bigazzi, giornalista, già direttore dell'Ansa a Mosca, e il suo collega Zhimov, rievocano la tragedia dell'Armir nella campagna di Russia che, a loro dire, «non fu dovuta solo al freddo e alle battaglie in cui l'esercito italiano fu mandato colpevolmente incontro senza i mezzi e la preparazione necessaria, ma anche in seguito alle condizioni drammatiche della prigionia». Lunedì sarà presente, oltre a Bigazzi, uno degli autori, anche il giornalista Mario Cervi, che presenterà il libro. li. p.)