Due sanremesi nel gotha della musica dassica

Due sanremesi nel gotha della musica dassica ENTRAMBI HANNO INIZIATO ALLA SCUOLA ^OTORINO RESPIGHI» DI MIRELLA SALESI Due sanremesi nel gotha della musica dassica Le brillanti carriere del soprano Antonella Banaudi e del chitarrista Massimo Laura retroscena Marco Corradi Lei ha cantato anche con Pa varotti negli Usa, lui ha suonato per circa duecento volte alla Scala. Lei è Antonella Banaudi, nata a Imperia ma vissuta sempre a Sanremo prima di intraprendere una brillante carriera di soprano, lui è Massimo Laura, sanremese doc, ora chitarrista di fama mondiale. Due sanremesi che si sono imposti, a livelli altissimi, nel mondo musicale italiano. Sanremo dunque, non è solo città del Festival, ma anche generatrice di cantanti e musicisti un po' più imjiegnati di quelli che solitamente utilizzano il palcoscenico dell'Ariston. Sia la Banaudi che Laura sono si sono esibiti recentemente con la Sinfonica di Sanremo nel corso della festa per la scuola di musica Ottorino Respighi che entrambi frequentarono da ragazzi. Antonella Banaudi è nata a Imperia da genitori di Briga e, a tre anni, è venuta a Sanremo dove ha poi frequentato ragioneria. Soprano drammatico verdiano, ha vinto i concorsi intemazionali Aslico, Maria Caniglia, Maria Callas, Giuseppe Verdi di Busseto, Giacomo Puccini di Milano, Philadelphia-Luciano Pavarotti. E proprio con Pavarotti ha cantato inteipretando Luisa Miller per una televisione Usa. Ha registrato per la Rai «Il Trovatore», di cui è uscita l'incisione Decca, Rai 3 (curiosamente pezzi di Franco Alfano e Ottorino Respighi), Radio svizzera e ha inciso due ed con l'Orchestra reale di Stoccolma e quella di San Pietrobujcgo. Oggi risiede a Pavia.«Quando posso, anche ogni quindici giorni, tomo a Liiperia a trovare mia mamma racconta -. E anche gli amici. Musicali e non. Sono rimasta molto legata alla mia terra». La musica e il canto, per lei, sono tutto. La più grande soddisfazione è stare in palcoscenico. E quando si è con direttori validi si provano emozioni pazzesche. Mi piace il mio lavoro, una malattìa che ho sempre avuto, anche da piccola. Gli amici andavano a divertirsi, io stavo a studiare. Ouando facevo le superiori sembrava strano che una della mia età si dedicasse alla lirica». Nel suo futuro ci sono il «Nabucco» in Australia, a Melbourne, in marzo, nella parte di Abigaille. Quindi la «Turandot» a Fiesole, a giugno. E altre diverse rappresentazioni del Nabucco in Gennania, a Colonia, Ambulo e in Baviera in estate. Ancora nel «Nabucco» comparirà in autunno in diverse città italiane. Fra le scritture ima singolare: sarà su una nave tedesca per tre settimane da Auckland, in Nuova Zelanda, a Bali. Massimo Laura ha vinto diversi concorsi fra i quali il prestigiosissimo «Tarrega», in Spagna. Ha suonato nell America del nord e del Sud, in Asia e in Europa. Dal 1980 è il chitarrista della Scala. Ha registrato vari dischi e ed fra i quali due da solista: «Giochi» e «Camion» per la Rugginenti. Concerti. Ora vive a Como. Insegna al Conservatorio di Como e a quello di Lugano in Svizzera. Per l'immediato futuro ha in programma una serie di recital, un ed per la Map con musiche latinoamericane. A luglio sarà nuovamente alla Scala. Per settembre è in via di definizione una tournée in Giappone dove è Laura ha molti estimatori. Fra i vari che l'hanno diretto ci sono mostri sacri come Riccardo Muti, Claudio Abbado, Carlos Kleibert, Giuseppe Sinopoli. «Con Sanremo - confida - ho un rapporto strano. Dopo che sono andato via ho perso il Morry's, dove oggi c'è un negozio. Mi mancano gli amici con i quali giocavo a belotta. Sono comunque riuscito a riscattare una casa, nella Pigna, dove ho abitato appena nato, nel 1957, e fino al 1963. Poi sono andato a vivere in via Dante, a Baragallo. Ci sono sanremesi che non ci sono più cui ero legato come Nini Sappia». A Sanremo non è troppo spesso. «Ero venuto - ricorda - a Ferragosto e poi sono tornato il primo dicembre. Quindi a gennaio. Nel territorio di Baiardo ho un piccolo uliveto. Il mio pallino è farmi l'oho».