Spagna, arrestati 16 di Al Qaeda «Preparavano attentati chimici»

Spagna, arrestati 16 di Al Qaeda «Preparavano attentati chimici» UN BLITZ NELLA REGIONE DI BARCELLONA HA PORTATO ALLA SCOPERTA DEI COVI E ALL'ARRESTO DEI MILITANTI Spagna, arrestati 16 di Al Qaeda «Preparavano attentati chimici» Sequestrati grandi quantitativi di armi e due bidoni della micidiale ricina. Certi i contatti con gruppi in azione a Parigi e a Londra. Aznar: «E la prova del pericolo che corriamo» Gian Antonio Orighi MADRID Importantissimo blitz delle teste di cuoio della Policia Nacional, ieri notte in Catalogna, contro i terroristi della rete fondamentalista islamica Al Oaeda di Osama Bin Laden. I Geo, Grupos especiales de operaciones, hanno arrestato in otto località della regione di Barcellona sedici persone non ricercate, tutti immigrati clandestini e, stando ai.primi accertamenti, membri di due «cellule in sonno» del Gruppo salafita per la predicazione e il combattimento. E'stata sequestrata una vera e propria santa barbara di armi, tritolo e sono stati rinvenuti ben due bidoni di ricina, potentissima e micidiale tossina chimica. A sottolineare la rilevanza dell'operazione, chiamata in codice «Lago», è stato lo stesso premier popolare José Maria Aznar che ne ha dato notizia subito dopo il consueto Consiglio dei ministri del venerdì. «Abbiamo smantellato una rete di sedici terroristi del Gruppo salafita, una scissione del Già algerino che ha chiari collegamenti con Al Oaeda. Stavano preparando attentati con materiale esplosivo e chimico desti- nato all'Algeria ed alla Cecenia. Inoltre sono state rinvenute anche apparecchiature elettroniche per falsificare documenti e numerose carte di credito». La notizia del sequestro di ricina, però, il primo in Spagna nella storia dei dieci blitz antiAl Oaeda messi a segno dopo 1' 11 Settembre e che hanno portato all'arresto di 40 fondamentalisti islamici, è arrivata con 1' autorevolissimo tg della stataleTve-I, alle 15,30. «Inun covo - ha rivelato un reporter sono stati trovati due bidoni della mortale ricina, oltre a manuali per la guerra chimica e timer». Il blitz, coordinato dal giudice del Tribunale Nazionale di' Madrid, Guillermo Ruiz Polanco, su richiesta della magistratura francese, è scattato alle tre di venerdi mattina. I 150 «Geo» hanno fatto irruzione in abitazioni di immigrati quasi tutti algerini (che secondo 1' intelligence avrebbero partecipato a corsi di addestramento militare nei campi di' Bin Laden in Afghanistan), sparsi in un'area di 50 chilometri, da Barcellona a Gerona. Sette degli otto covi si trovavano in piccoli paesi come Santa Colonia de Gramentet, nell' hinterland del capoluogo regionale, e a Serinya, vicino al confine con la Francia. Gli arrestati - venti in un primo momento, poi nel pomeriggio dopo aver testimoniato in commissariato quattro sono stati rilasciati - non hanno opposto resistenza benché, come si è potuto vedere in tv grazie al video girato dalla Policia Nacional, fossero in possesso di pistole. Il ministro degli Interni, Àngel Acebes, ha precisato che tutti i detenuti, già trasferiti alla maxi-caserma madrilena «Canillas» della polizia, sono stati in contatto con gruppi di terroristi recentemente finiti dietro le sbarre a Parigi e a Londra, dove proprio pochi giorni fa, in un laboratorio clandestino, sono state trovate tracce della mortale ricina. E non solo: secondo indiscrezioni filtrate nel pomeriggio dalla capitale, i sedici arrestati sarebbero stati in contatto con i terroristi responsabili della strage di Bali, nell' ottobre scorso^ La funzione degli «agenti in sonno» presi ieri, sostengono gli investigatori, era quella di organizzare logistica, finanziamento e propaganda in Spagna. Già il 26 dicembre scorso era stato arrestato nella settentrionale Tudelilla un ricercato algerino che cercava di ingaggiare proseliti inneggiando alla Yihad, alla guerra contro gli infedeli. La Spagna era nel mirino della rete di Al Qaeda già prima dell' attacco alle Torri Gemelle e al Pentagono grazie alla vicinanza con l'Algeria (il collegamento via mare con frequenza quotidiana tra Orano e Alican¬ te, dove i controlli non sono severi come negli aereoporti). Da tempo i terroristi islamici cercano di infiltrarsi in questa comoda retrovia dove è facilissimo mimetizzarsi grazie alla folta colonia di immigrati nordafricani, circa 400 mila persone, che vivono nel Paese. La pista che ha portato al blitz di ieri è stato l'arresto, avvenuto nel giugno 2001 ad Alicante, di Mohamed Bensakhria, 36 anni, falso «sin papeles» in cerca di lavoro, considerato allora il braccio destro di Bin Laden in Europa e supericercato per un progettato attentato nel dicembre 2000 alla cattedrale di Strasburgo. «Quando poniamo il problema di garantire la nostra sicurezza - ha detto Aznar, che ha già concesso le sue basi agli Usa in caso di guerra all'Iraq e non scarta l'idea di mandarvi truppe - non stiamo parlando di fantasie. E ciò che abbiamo scoperto in Catalogna spero serva a convincere anche chi considera il terrorismo un pericolo ipotetico e remoto». Uno degli uomini arrestati nell'operazione di ieri scortato da due agenti mascherati della polizia di Barcellona