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La volée di nonna Martina va in finale DOPPIO MISTO AGLI AUSTRALIAN OPEN: A 46 ANNI UN'ALTRA IMPRESA DELL'ETERNA NAVRATILOVA La volée di nonna Martina va in finale Stefano Semeraro E' SISTESSE un viagra agonisti' co, utile per prolungare la libidine da competizione ben oltre gli «anta», lo estrarrebbero di certo dalle capienti vene di Martina Navralilova. La più vincente tennista della storia -167 titoli in singolare e 166 in doppio - nella notte appena trascorsa agli Australian Open ha infatti giocalo, a 46 anni suonali, la sua prima finale di Slam dal 1995. Non in singolare, obviously, ma in doppio misto, fianco a fianco dell'affascinante Leander Paes. Non fossero note le tendenze orgogliosamente lesbo della divina Martina, ci sarebbe da sospettare una sua tardiva infatuazione per la carnagione ambrata di Leander, peraltro felicemente coniugalo con una'diva di Bollywood, la cinecittà indù. In realtà la vispissima veterana insegue sia un record di longevità - mai nessuno ha vinto un titolo dello Slam alla sua età - sia quello di vittorie negli Slam, doppi compresi, che appartiene a Margaret Court Smith con 24 singolari, 19 doppi femminili e 19 misti, per un totale di 62. Martina ne ha accumulali 18 in singolare, 31 in doppio femminile e, fino alla vigilia del torneo, 7 in misto, ovvero 56. La gerovilalistica ma non impossibile rincorsa di Martina - in fondo Jimmy Connors arrivò alle semifinali degli Us Open, e in singolare, a 39 anni - è servila se non altro a riaccendere una lampadina su una specialità scivolala ormai nel tinello dei passatempi familiari. Il doppio femminile a Melbourne è già finito nella vorace bacheca delle William sislers, mentre i coniugi Agassi, cioè il 32enne Andre e la 33enne Sleffi Graf, minacciano di schierarsi insieme a Parigi, la prossima eslate, giusto in doppio misto. Probabilmente per avere una foto-ricordo in più da offrire al pargolo Jaden Gii, «il bambino con il più clamoroso genoma tennistico della storia», come lo ha definito John McEnroe. SuperMac è quasi uno zio de! pupo, considerato che con Sleffi giocò il misto a Wimbledon nel '99, e l'anno scorso si era indecorosamente proposto come alternativa per il doppio di Coppa Davis, l'ultima provincia dove il tennis di coppia, anche se rigorosamente monosex, conservi dignità e spesso decisiva importanza. Se è vero che, come sostiene il glabro coniuge, Sleffi è ancora in grandissima forma nonostante gli ormai 4 anni di assenza dai campi, forse il suo è un progetto a lungo termine. Fra diciassette o diciotlo anni, a 50 suonati, potrebbe sembre aspirare a giocare in misto con il figlio, inaugurando l'ennesima conturbale variante di specialità. Martina Navralilova, 46 anni