Putzer, prove mondiali nel gigante di Maribor

Putzer, prove mondiali nel gigante di Maribor SCI, PER L'ALTOATESINA E' LA NEF L'AVVERSARIA PIÙ PERICOLOSA Putzer, prove mondiali nel gigante di Maribor L'azzurra tenta il tris in Slovenia per avvicinarsi al titolo di specialità Nella libera sulla mitica «Streif», italiani in cerca di un po' di fortuna Domenico Latagliata Lo aveva detto in tempi non sospetti: «Io corro sempre per vincere». Nel gigante delle Universiadi di Tarvisio disputato giovedì, Karen Putzer avrebbe non solo vinto ma addirittura stravinto: peccato che, non essendo abituala a controllarsi, abbia sparato tutto anche nella 2a manche finendo fuori dal tracciato e vanificando gli oltre 4" di vantaggio che aveva accumulato fino all'intermedio. Ventiquattro anni e il fuoco dentro, questa è la Karen Putzer che oggi a Maribor, nel terzultimo gigante della stagione di Coppa del Mondo, cercherà di fare un altro passo verso la storia: nella classifica di specialità, la fatina di Nova Levante vanta infatti 34 punti di margine sulla svizzera Nef, detentrice del trofeo. Anche se a questo punto della stagione l'obiettivo principale diventano i Mondiali di St. Moritz (via il 2 febbraio), un'occhiata alla classifica di specialità bisogna pur cominciare a darla. E la Putzer, che quest'anno in gigante ha già trionfato due volte, potrebbe a tutti gli effetti diventare l'erede della Compagnoni, unica azzurra ad essersi aggiudicata, nel '97, la «coppetta» tra i pali larghi. Maribor, peraltro, è slata nelle ultime due edizioni terreno di caccia privato proprio della Nef: nel 2001, guarda caso, la trentenne elvetica precedette l'azzurra di 24 centesimi. Il duello, è servito. Nella città slovena, situata a meno di tre ore di macchina da Trieste e famosa per la produzione e il commercio del vino, il et azzurro Tino Pietrogiovanna deciderà anche quale sarà il quartetto delle gigantiste che parteciperanno ai Mondiali: sicuri i nomi di Putzer e Karbon (un terzo e un quarto posto al suo attivo), le altre due saranno scelle tra Bachmann, Planatscher, Kleon e Moelgg. Domani, poi, stesso discorso per le slalomiste: l'unica sicura di partire per la Svizzera è Nicole Gius. Rispello alle scorse stagioni, la pista potrebbe essere meno selettiva: «E' nevicato parecchio e ci saranno minori difficoltà rispetto agli altri anni - spiega la Karbon che sulle nevi slovene vanta un sesto posto nel 2001 e un nono nel 2000 -. Un particolare che mi sfavorisce: io preferisco i tracciali angolati». Kristian Ghedina, più che al traccialo, pensa invece alle proprie condizioni fisiche: oggi a Kitzbuehel, dopo l'annullamento (causa maltempo) del superG programmato ieri che dovrebbe essere recuperato lunedì, il numero uno azzurro si metterà alla prova in libera sperando di non risentire dell'ormai cronico mal di schiena e della pubalgia. Come se non bastasse, l'ampezzano avverte anche un dolore al ginocchio destro, «regalo» di una caduta patita a Cortina. Sulla mitica «Streif», dove ha già vinto nel 1998 giungendo secondo nel 2000 e terzo nel 1995, cercano conferme lui e morale la Nazionale. Dall'inizio della stagione i velocisti azzur¬ ri, bersagliati da infortuni in serie e da una forma che non è mai arrivala, non sono ancora riusciti a entrare nei primi dieci: i dodicesimi posti di Ghedina (libera di Val d'Isère), Seletto (discesa di Wengen) e Fattori (superG di Lake Louise) non possono essere ritenuti bollino soddisfacente. Un colpo d'ala a «Kitz» sarebbe il propellente giusto in vista dei Mondiali. Karen Putzer in azione: quest'anno l'azzurra, in gigante, ha già vinto in Val d'Isère e a Semmering

Luoghi citati: Cortina, Nova Levante, Slovenia, Svizzera, Tarvisio, Trieste