Storia di una famiglia regale

Storia di una famiglia regale IN MEZZO SECOLO DI IMMAGINI LA MOGLIE, I FRATELLI, I FIGLI E I NIPOTI Storia di una famiglia regale L'audacia e la sfortuna, la bellezza e il potere Giovanni bambino In questa foto degli Anni Trenta, Giovanni Agnelli (a sinistra) è insieme con fratelli e sorelle. Alla guida dell'auto Clara, la maggiore e l'unica che all'epoca aveva la patente: Susanna Agnelli ha raccontato alcune di queste allegre scorribande in auto nella biografia «Vestivamo alla marinara». Edoardo Agnelli e Virginia Bourbon del Monte di San Faustino ebbero sette figli: Clara, Giovanni; Susanna, Maria Sole, Cristiana, Giorgio e Umberto. I ragazzi erano rimasti orfani molto presto, il padre infatti era scomparso nel luglio del 1935 in un incidente aereo (la madre sarebbe morta nel 1945). Il nonno Giovanni, che non aveva buoni rapporti con la nuora, ottenne la patria potestà sui nipoti. Ma Virginia si rivolse allo stesso Mussolini - sempre nel racconto di Susanna - per riottenere i figli. Solo Giovanni, erede designato, resterà sotto la potestà del patriarca. Inìrwvfrì Inlm O I ano Da Sini3tra i fratelli Lapo e John Elkann allo stadio con II llipUll JUIII C LapU nonno; sono figli di Margherita, e di Alain Elkann. John, nato a New York il 10 aprile 1976, dopo aver vissuto in Inghilterra e in Brasile, e aver trascorso l'adolescenza a Parigi, si è laureato al Politecnico di Torino. Nella stanza dei bottoni Fiat era però già entrato due anni prima, cooptato nel cda a 22 anni, proprio come il nonno. Una gavetta intensa, anche se forzatamente breve; un mese alla Magneti Marcili di Cannock, in Gran Bretagna, due a Tichy, in Polonia, dove si montava la Cinquecento, altri due a vendere macchine a Lille, in Francia. Gli ultimi anni lo hanno visto prima svolgere una serie di tirocini presso vari enti del gruppo Fiat (amministrazione e contabilità, controllo direzionale, sviluppo strategico e affari finanziari), e poi passare alla General Electric (di cui Paolo Fresco è stato il numero due), come auditor (controllore) presso II «Corporate Audit Staff». «I miei figli saranno all'altezza di questa dolorosissima situazione» commenta oggi Alain Elkann. Il matrimonio Avrebbero festeggiato le nozze d'oro fra qualche mese: è il 20 novembre del 1953 infatti quando Giovanni Agnelli sposa Marella Caracciolo, l'affascinante figlia del principe Caracciolo di Castagneto Duca di Meleto, spesso fotografata da Richard Avedon, che la considerava fra le 8 donne più belle del mondo. I due si sono conosciuti nel 1952, quando lui è appena uscito dall'ospedale dopo un grave incidente d'auto in Costa Azzurra. Le nozze vengono celebrate nella cappella di Ostofen, vicino a Strasburgo. Lei indossa un memorabile vestito di moire bianco. Gianni le regala un brillante e alcuni fili di perle. Dopo il rito, la partenza sul Queen Elizabeth per New York. Il nipote sfortunato Giovanni Agnelli passeggia a St. Moritz accanto al figlio del fratello Umberto, Giovanni Alberto detto Giovannino. Il giovane aveva iniziato la sua carriera alla Piaggio, fondata dal nonno materno, ed era poi stato designato successore alla guida del grande impero. Giovannino è scomparso a soli 33 anni, nel 1997, stroncato in pochi mesi da una rara forma di tumore. Aveva appena avuto una figlia. Virginia Asia, dalla moglie americana Avery Howe. La sorella Maria Sole Maria Sole Agnelli, sorella minore dell'Avvocato, quarta dei sette figli di Edoardo e Virginia Bourbon del Monte, è sposata con il conte Pio Teodorani Fabbri. «Ricorderò sempre mio fratello» ha detto ieri mattina, uscendo dalla riunione dell'Accomandita di famiglia. I fi ef\ Giovanni Agnelli ama*^ ^^ va lo sci (o come lui diceva, lo ski) uno sport che aveva imparato fin da bambino sulle motagne piemontesi ancora prive di impianti di risalita. Erano stati proprio il nonno e il padre di Giovanni Agnelli negli Anni Trenta a creare la stazione sciistica del Sestriere, che sarebbe diventata poi una delle più rinomate al mondo. Agnelli sciava anche se, dopo una rovinosa caduta proprio a Sestriere, gli erano rimasti problemi ortopedici ed era costretto ad adoperare un sostegno rigido per la gamba. Raccontava Angiolo Silvio Ori nel suo libro: «Nel lasso di tempo che occorre per un pranzo normale spesso parte velocemente sul suo elicottero privato dal suo ufficio torinese per una località delle Alpi per concedersi una corsa sugli sci». Proprio il suo amore per lo sci e per le montagne piemontesi lo aveva spinto, nella primavera del 1998, a convincere l'amica Evelina Christillin (grande sciatrice anch'essa) ad andare dal presidente del Ciò Juan Antonio Samaranch per presentare la candidatura di Torino alle Olimpiadi del 2006. «La sua fiducia mi diede coraggio - dice la Christillin, vicepresidente vicario del Toroc, il Comitato per i giochi olimpici invernali di Torino 2006 (Giovanni Agnelli era presidente del Comitato d'onore) - e aprì la strada ad una avventura straordinaria, dal punto di vista personale e collettivo». Crloorrift a IV/tarnllOrita ^ fam'9lia Agnelli insieme a Messa in un'immagine del 1999. Da COllCllllUC IVkliylICIIla sinistra si riconoscono la figlia Margherita, nata nel 1955, il primogenito Edoardo, nato nel 1954, la moglie Marella e l'Avvocato. I due figli sono gli Agnelli meno tradizionali della stirpe. La prima con la vocazione per l'arte, per la scrittura, ma soprattutto per la famiglia; è madre Infatti di otto figli, tre avuti dal primo matrimonio con Alain Elkann (John Jakob, l'erede designato, 26 anni, Lapo, 25 anni e Ginevra, 23 anni) e cinque dal secondo matrimonio con il francese Serge de Pahlen; Maria (19 anni), Pietro (16 anni), le gemelle Anna e Sofia (14 anni) e Tatiana (12 anni). Il secondo, laureato a Princeton in lettere moderne, aveva una passione per le questioni religiose e la filosofia orientale. E' morto il 15 novembre del 2000, scomparso ad appena 46 anni dopo un volo di ottanta metri dal viadotto dell'Autostrada TorinoSavona. Una dinastia numerosissima e sfortunata, colpita da molte morti premature Il padre dell'Avvocato scomparso poco più che quarantenne in un incidente aereo, la madre morta in auto nel 1945. Il figlio di Umberto, Giovannino, ucciso a soli 33 anni da un male incurabile. Il figlio di Giovanni, Edoardo, deceduto in circostanze tragiche nel novembre 2000