«Ci sono paesi che girano la testa dall'altra parte»

«Ci sono paesi che girano la testa dall'altra parte»IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO A QUATTRO GIORNI DALLA PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO ALUONU «Ci sono paesic he ciran ola testa dall'altra pate»c Powell: fingono che il problema non esista, ma sapremo convincerli intervista JimLèhrer SIGNOR Segretario di Stato, è corretto dedurre dalle dichiarazioni di Bush che gli Stati Uniti hanno deciso che l'azione militare contro l'Iraq adesso è giustificata? . «Il presidente non è ancora arrivato a questa conclusione. Stiamo aspettando con impazienza il rapporto dei due capi ispettori, Hans Blix e Mohamed el Baradei, per studiarlo accuratamente. -Poi ci sarà un dibattito al Consiglio di Sicurezza e solo allora il presidente prenderà la sua decisione. Certo quello che abbiamo visto nelle ultime settimane non è molto incoraggiante. Non è incoraggiante il comportamento di Saddam, che continua nei suoi inganni. Si tratta di capire se ci viene chiesto di cercare l'ago nel pagliaio o se invece non sia Saddam a dover aprire il pagliaio e mostrarci l'ago. Toccava a lui fare una dichiarazione accurata e completa ma non l'ha fatta. Non sta dando quelle informazioni di base che servono agli ispettori per fare il loro lavoro. Che cos'è successo di tutto l'antrace, del botulino, delle testate chimiche? Si scoprono di continuo cose che dovevano essere dette prima». Il rapporto che verrà consegnato lunedi all'Gnu è defi' nitivo o provvisorio? «Tecnicamente è un rapporto provvisorio, ma la richiesta degli ispettori di avere altro tempo per completare il loro lavoro dipende da che cosa possano effettivamente trovare, con il regime iracheno che continua a rifiutare loro ciò di cui hanno bisogno per ispezionare davvero. La domanda quindi è: di tempo, ne diamo ancora qualche settimana o qualche mese? Non fa differenza, se Saddam non collabora. La risoluzione dell'Onu non dice che gli ispettori devono andare a caccia per tutto l'Iraq e vedere che cosa riescono a trovare. La risoluzione dà l'onere della dichiarazione completa non agli ispettori ma a Saddam. Se ora, se negli scorsi anni, ma soprattutto se nelle settimane successive alla risoluzione 1441 avesse detto: ecco che cosa facevamo, ecco che cosa stiamo facendo ora, potete venire a guardare, questo è tutto ciò che è rimasto, non ve lo avevamo detto prima però ve lo diciamo ora, ecco la differenza tra ciò che voi pensate che noi abbiamo e ciò che noi effettivamente abbiamo - se questo fosse stato l'atteggiamento degli iracheni, ora saremmo in una situazione diversa. Ma così non è stato». ^^ Germania e "" Francia ripetono che faranno il possibile per evitare la guerra? Penso che dovrebbero leggere il dossier di Blix ed El Baradei prima di parlare. Sul disarmo di Baghdad noi non transigiamo 99 Un osservatore esterno intravede una rotta di collisione alla presentazione del rapporto, lunedì prossimo all'Onu. La posizione di Francia, Germania, Russia e Cina, ma non solo, è quella di dire: date più tempo agli ispettori, l'azione militare non è giustificata... «Alcuni ritengono che, se solo gli ispettori avessero più tempo, troverebbero tutto. Noi abbiamo la nostra idea, ma credo che non siamo gli unici a pensare che senza la collaborazione del regime iracheno gli ispettori non troveranno niente, in particolare non troveranno ciò che più ci angoscia, le armi di distruzione di massa e la capacità di costruir¬ le. Quello che la risoluzione chiede non è soltanto la collaborazione dell'Iraq. E' il suo disarmo. Gli iracheni dicono di non avere armi di distruzione di massa? Portino le prove di quella verità e le mostrino al mondo intero prima che gli ispettori verifichino, e non ci sarà guerra. L'Iraq però quel passo non lo fa». Ci troviamo di fronte una situazione in cui Stati Uniti da un parte, Francia, Germania, Cina e il resto del mondo dall'altra, ricevono le stesse informazioni ma le interpretano in modo diverso. E così oppure gli Stati Uniti sanno qualcosa che il resto del mondo ignora? Per il Segretario di Stato americano Colin Powell o spiegamento di forze non significa che la diplomazia non sia al lavoro

Persone citate: Blix, Bush, Colin Powell, El Baradei, Hans Blix, Mohamed El Baradei, Powell