«Assegnate a Ernesto Olivero il premio Nobel per la pace»
«Assegnate a Ernesto Olivero il premio Nobel per la pace» «Assegnate a Ernesto Olivero il premio Nobel per la pace» Raccolta di firme promossa tra i parlamentari a favore della candidatura del fondatore del Sermig La notizia, trapelata da Roma mercoledì sera, riguarda un tema che almeno per una volta potrebbe trovare concordi maggioranza e opposizione: la candidatura di Emesto Olivero, fondatore del Sermig, a Premio Nobel per la Pace. L'iniziativa è in pieno svolgimento. A promuovere i nome di Olivero - impegnato da anni sul fronte dell'assistenza ai più deboli e nella mediazione di situazioni delicate - è l'onorevole Donato Mosella, iscritto dal giugno 2001 al gruppo parlamentare della Margherita. Componente della XII Commissione Affari Sociali e della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle cosiddette «ecomafie», Mosella ha ricoperto incarichi diversi fuori dalla politica: laureato in Scienze motorie, ha infatti presieduto il Centro sportivo italiano (ente di promozione sportiva di matrice cattolica) e la direzione del Centro del volontariato in occasione del Giubileo del Duemila. L'onorevole - nato nel '57 a Porto Ernesto Olivero, 62 anni, ha fondato il Servizio missionario giovanile Alegre (Brasile), eletta cinquant'anni dopo a capitale riconosciuta del movimento no global - conferma: «E' tutto vero. Apprezzo da anni l'impegno pacifista di Olivero e penso che la candidatura al Nobe sia un'ottima occasione per affidare l'ambito riconoscimento ad una persona al di sopra di qualsiasi sospetto ideologico, capace di conquistarsi'! gradi sul campo». Non solo. Per Mosella anche il presente gioca un ruolo importante: «In un momento nel quale soffiano impetuosamente i venti di guerra, promuovere il nome del fondatore del Sermig acquista un valore particolare. E' un segnale forte, da lanciare all'Italia e al resto del mondo...». In base a queste considerazioni il deputato della Margherita si sta attivando por guadagnare il maggior numero possibile di sostenitori alla candidatura di Olivero, perorata negli anni da personalità di riconosciuto prestigio: il filosofo Norberto Bobbio e il Rettore dell'Università torinese Rinaldo Bertolino, per citarne qualcuna. Ma siccome la candidatura va segnalata a Stoccolma entro fine mese, il tempo stringe. Per questo Mosella sta indirizzando a tutti i parlamentari un appello da sottoscrivere: «Caro collega, alcuni amici mi hanno segnalato che è stata avviata una raccolta di adesioni a sostegno della candidatura di Emesto Olivero al Nobel per la Pace. Conosco da tempo Olivero e ho avuto modo di apprezzare in prima persona l'opera straordinaria di quest'uomo che ha dedicato la sua vita ai giovani, ai poveri o agli emarginati. Ho ritenuto naturale, dunque, apporre la mia firma alla candidatura. Ti chiedo di valutare l'opportunità di fare altrettanto...». Tra i primi firmatari Osvaldo Napoli, vicepresidente Anci nonché sindaco di Giaveno: «Non avrei potuto non essere d'accordo. Parliamo di una uomo che ha sapulo rendere grande in tutto il mondo il nome di Torino». E Olivero? Il fondatore del Sennig - trafelato come sempre e pronto a partire in soccorso di una regione alluvionata del Brasile (nell'occasione sarà ricevuto dal popolarissimo nooprosidento Lula) - è preso in contropiedo. «Conosco Mosella, un personaggio straordinario. Ma francamente non ne sapevo nulla. Che dire? Sono stupito e commosso, praticamente senza parole. Vivo questa notizia come uno stimolo in più per mettermi al servizio del prossimo». [ale. mon.j E' PARTITA IN QUESTI GIORNI E SI CONCLUDERÀ IL 27. L'INTERESSATO: «SONO COMMOSSO, NON NE SAPEVO NULLA»
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