«Accoltella un agente, fai 50 punti » di Franco Giubilei

«Accoltella un agente, fai 50 punti » LA DIGOS SCOPRE UN ABERRANTE «CONCORSO A PREMI» LANCIATO DA UN GRUPPO DI NAZISKIN BERGAMASCHI «Accoltella un agente, fai 50 punti » Franco Giubilei MODENA CINQUANTA punti per un poliziotto accoltellato, 60 se la vittima è un funzionario della Digos, 30 quando la divisa attaccata appartiene a un carabiniere. La speciale classifica, venuta alla luce durante una recente indagine contro un gruppo naziskin del bergamasco, che aveva ideato un agghiacciante «concorso a premi» fra chi usa meglio il serramanico, torna in ballo in vista della trasferta degli ultra atalantini a Modena, in programma domani. Il sindacalo di polizia Siulp, in un comunicato sulla repressione della violenza negli stadi, ha fatto riferimento al pericolo che una frangia della tifoseria nerazzurra possa far proprio il gioco a punti delle teste rasale. La Digos modenese ha quindi compiuto un accertamento su Internet e sul «muro» degli ultras (lo spazio in cui i tifosi discutono e si insultano) ha trovato messaggi che facevano riferimento agli accoltellamenti a premi. E' scattato così l'allarme, ahche se Bruno Fontana del Siulp ora getta acqua sul fuoco: «Non vorrei che que¬ sta faccenda diventasse un pretesto por creare tensione intorno a Modena-Atalanta, che non è neanche una partita particolarmente a rischio visti i rapporti fra le due tifoserie». «Il mio accenno alla questione dei coltelli, verificata su Internet, dov'è stato trovato un passaggio a questo riguardo, veniva dopo un discorso sulla violenza negli stadi: le forze dell'ordine fungono da cuscinetto di scarico delle demenziali violenze di centinaia di ultras e la legge non dà strumenti per intervenire. In Inghilterra se uno invade il campo si fa sei mesi di galera, da noi invece non c'è alcun deterrente». La replica dogli ultra bergamaschi non si è fatta aspettare: con un comunicato firmalo Curva Nord, gli atalantini negano che una «gara a punti» di quel tipo sia mai esistita, ironizzano pesantemente sulle dichiarazioni del Siulp, parlano dei rapporti di reciproco rispetto che corrono fra loro e la tifoseria modenese e, soprattutto, sottolineano di aver sempre condannato l'uso dei coltelli. Un particolare evidenziato anche da Carlo Balestri, responsabile del Progetto ultra di Bologna, impegnato contro violenza e razzismo negli stadi: «Chi conosce anche superficialmente il mondo ultra sa che gli atalantini sono da sempre con¬ trari ai coltelli. E poi prendere peroro colato frasi raccolte su fnternet, dove può essere ospitato il delirio di chiunque, è un'operazione non comprovata dai fatti, che può portare all'innalzamento della tensione in un contesto, quello di ModenaAtalanta, in cui fra le due tifoserie non corre cattivo sangue». La partita di domani arriva dopo i recenti scontri con la polizia che hanno visto protagonisti gli stessi ultra bergamaschi a Roggio Emilia, dopo Atalanta-Como, incidenti conclusi col ricovero di un agente che rischia di perdere un occhio. Domenica scorsa, in occasione di Modena-Brescia, un altro agente era rimasto ferito per lo scoppio di una bombacarta lanciata dai bresciani.

Persone citate: Bruno Fontana, Carlo Balestri, Roggio Emilia

Luoghi citati: Bologna, Brescia, Como, Inghilterra, Modena