Nanni&Rosi, a Milano ritornano quei due

Nanni&Rosi, a Milano ritornano quei due MORETTI E LA BINDI DOMENICA AL GIROTONDO ATTORNO AL PIRELLONE. DARIA COLOMBO: COFFERATf CERCHERÀ DI ESSERCI Nanni&Rosi, a Milano ritornano quei due Jacopo lacoboni SONO stati ripristinati i ticket, è stato ripristinato il girotondo. Ripristinato perché quello di Firenze non era un girotondo: il prossimo lo sarà in senso stretto anche per festeggiare l'anniversario, con inevitabile corredo di simboli attori spettacolo. Domenica mattina un mucchio di milanesi accerchierannoil Pirellone. Protesteranno, dicono, contro l'ennesimo diritto negato «nell'Italia dei berluscones»: la sanità. Mischiato a loro, un duetto che meno milanese è difficile pensare: Nanni&Rosi, il Regista e la Pasionaria, quei due che hanno infiammato Firenze e potrebbero se non altro riscal¬ dare la città di mani pulite. Dice la voce da Roma: «Nanni? Sì, ci sarà». Dice da Milano Daria Colombo, signora Vecchioni e storica organizzatrice dei girotondi: «Nanni? Mi ha assicurato che verrà». Il Regista c'è, si gù-a. La prima attrice Pasionaria, lei l'ha già promesso da un pezzo. Rosi Bindi ha annunciato il suo entusiastico sì informando anche, coerentemente con la complessa metafora esibita al Palasport fiorentino, che se «Dio è disgustato da Berlusconi», a maggior ragione dovrebbero esserlo le città italiane «storicamente impegnate». Ergo: Milano. Bisogna allora fare qualche chiacchiera con le case downtown del girotondismo romanofiorentino-milanese, per arrivare ad alcune conclusioni più o meno sorprendenti. Sorprenderà relativamente, per esempio, che sul girotondo del Pirellone aleggi di nuovo lui: il Cinese. Sostiene la Colombo di avergli parlato «qualche giorno fa», «Sergio» le era sembrato più che disponibile, fino al punto di sbilanciarsi con una frase che vista la puntigliosa serietà con cui l'ex segretario della Cgil programma le uscite - suona quasi come un sì: «Mi ha detto "cercherò di esserci"». L'unica incognita rischia di essere la famiglia: l'impiegato della Pirelli può utilizzare, solo la domenica per tornare a casa. Non è detto che non lo faccia. Sorprenderà di più un'altra circostanza, che può avere a che fare con la tela che si sta tessendo in queste ore per riawicinare Ds e movimenti. Se non stupiscono, in effetti, presenze apolitiche e teatrali come si conviene, tipo quelle del cantante Enzo Jannacci, del comico Paolo Rossi, dell'attrice Ottavia Piccolo, o di antiche glorie della canzone come Ricky Gianco («ultimamente - osserva, fondamentale, una morettiana romana - è una autentica star del movimento, una di quelle che andrebbero scoperte»), «una riflessione più attenta», suggerisce uno degli organizzatori milanesi, «meriterebbe la partecipazione di qualche diessino illustre». Significativa perché collocata nell'area riformista della Guercia. Fuori i nomi? Domenica mattina, a Milano, troverete anche Salvatore Veca, filosofo, rawlsiano, storicamente vicino al pragmatismo anti-ideologico della presidenza della Quercia e ai circoli intellettuali da quello meno distanti. E troverete Michele Salvati, eminente «liberal», sodale di Enrico Morando, lucido sostenitore della politicapolitica contro la fuga in avanti rappresentata dalla «piazza» (pochi giorni fa era stato lui a invitare i girotondini ad assumere impegni e ettorali, in politica). Significa qualcosa? Potrebbe, se è vero che nella poiitica-come-happening facce simboli persone e sogni contano quanto (e probabilmente più) dei temi. Già, i temi: per la cronaca, si protesta contro «la riforma della sanità», «il taglio di 700 posti letto negli ospedali lombardi», «il ritorno del ticket», «lo sfruttamento dei paramedici», «la privatizzazione della salute», «l'assenza di opportunità per i giovani medici»...

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