Quando pagare è bello di Massimo Gramellini

Quando pagare è bello di Massimo Gramellini BUONGIORNO Quando pagare è bello iW^ISTITUTO Doxa certifica che ^^-l'arino scorso venti milioni fep^di italiani hanno donato olire ^un miliardo di euro in solidarietà. Mai così tanti, e mai così tanto, in passato. Nonostante la crisi economica abbia rattrappito i portafogli. 0 forse proprio per questo, sostengono gli esperti, abbarbicati all'immagine stereotipata del connazionale medio: menefreghista nel benessere, generoso nella difficoltà. La ragione però potrebbe essere un'altra: l'evasore potenziale che è in ognuno di noi si trasforma in donatore entusiasta quando può associare l'esborso economico a un progetto concreto che lo coinvolga direttamente: la ricerca medica perché ha paura di soffrire, l'aiuto ai terremotati perché ha paura che soffrano. Non la tutela dei beni artistici Wa del totale), perché avendone tanti non avvertiamo ancora il timore di perderli: come i parchi per gli americani. Ma se l'italiano è sensibile solo alle emergenze, quale lo è di più di un apparato pubblico finanziato controvogha dalle tasse? Nessuno le pagherà mai con un sorriso. Ma qualcuno in meno cercherebbe di evaderle se, anziché vederle precipitare in un calderone informe, le sapesse indirizzate almeno in parte a uno scopo che lo riguardi da vicino: pagare lo stipendio dell'insegnante X, ristrutturare l'ospedale Y, ampliare la strada Z: con tanto di attestato in calce alla dichiarazione dei redditi. 11 successo della solidarietà mirata è un segnale del tipo di federalismo fiscale che vorremmo e che non ci daranno mai.