«Il poliziotto di quartiere? Per ora si vede troppo poco» di Grazia Longo

«Il poliziotto di quartiere? Per ora si vede troppo poco» I PARERI DI CITTADINI E COMMERCIANTI AD UN MESE DALL'ISTITUZIONE DEL NUOVO SERVIZIO «Il poliziotto di quartiere? Per ora si vede troppo poco» reportage Grazia Longo MAI visto, nemmeno una volta», e ancora «L'ho incontrato in un paio di occasioni, giusto la prima settimana», ma anche «Passa ogni tanto a chiedere se abbiamo bisogno di qualcosa» oppure «Sì l'ho visto, ma solo di sfuggita». A un mese di distanza dall'istituzione del poliziotto-carabiniere di quartiere, e proprio nel giorno in cui viene annunciato il primo arresto, la sua presenza non sembra essere cosi incisiva com'era nelle aspettative dei torinesi. Molto dipende sicuramente dalla vastità del territorio da coprire - dal centro a Mirafiori e Borgo Vittoria -, dall'esiguo numero di uomini - 10 della Polizia di Stato e 10 dell'Arma e dall'esigenza di maggiore legalità che si respira, soprattutto in certe zone, tra i cittadini. Motivi che sottintendono, più o meno palesemente, i commenti di passanti e commercianti. Anche nello stesso quartiere è possibile raccogliere pareri discordanti, più vicini alla critica che al complimento però. San Salvarlo, mercato di piazza Madama Cristina, ore 10,30. «Guardi lo dico con rammarico perché ce ne sarebbe un gran bisogno, ma io l'ho visto solo due volte - afferma Fiorenzo Fontana, commerciante ambulante, vicino al suo banchetto di guanti e sciarpe -, durante i primi giorni in cui era stata pubblicizzata la cosa. Poi niente più». Una cliente che si allontana con la busta della spesa, Maria Laura Sarcina, è ancora più categorica: «Mai incrociati, è un vero peccato perché penso che l'iniziativa sia molto valida. Nelle intenzioni però, perché non trova conferma nei fatti». Rossana Fontana, contitolare della macelleria che si affaccia sulla piazza, offre invece una visione un po' diversa: «Vedere lo vediamo, ogni tanto, il nostro carabiniere di quartiere. Un ragazzo bravissimo, molto gentile e disponibile, ma mi creda è troppo poco per un quartiere problematico come il nostro. Certo, è già qualcosa, ma qui abbiamo bisogno di ben altro». Opinione condivisa anche dalla commessa della profumeria «Boidi», in via Madama Cristina. «Servirebbe un Servizio più capillare - ribadisce Sabrina Boscolo -, vedo spesso il carabiniere passare davanti alla vetrina, un paio di volte è pure entrato in negozio per sapere se c'è qualcosa che non va, ma è troppo poco. Credo che per instaurare un vero rapporto di collaborazione e fiducia sia necessaria una maggiore presenza delle forze dell'ordine». Via Roma, ore 11,30. Maria Clara Antonelli sta guardando una vetrina e alla domanda sul poliziotto di quartiere risponde con un altro interrogativo. «E chi lo ha mai visto? Sinceramente mi aspettavo di incontrarlo qualche volta, ma né qui in pieno centro, né alla Crocetta dove abito mi è mai capitato di poterci scambiare due parole. L'unico posto in cui li ho visti è stata la televisione,' al telegiornale. Per il resto, niente». Amara anche la considerazione di Luca Berma: «Vengo in centro tutti i giorni per lavoro, ma non ne ho mai incrociato uno. Sinceramente mi dispiace, perché mi pareva l'opportunità giusta per Torino di rispondere a episodi di microcriminalità, oltre che la strada giusta per conquistare la fiducia della gente. Mi rendo conto che Torino non è Londra o New York, ma come si fa ad annunciare l'attività quotidiana del poliziotto di quartiere, se poi i residenti non hanno la percezione concreta che ci sia?». L'obiettivo dei Bobby all'italiana non è certo trascurabile: armati di computer palmare, ma anche dei più tradizionali pistola e manganello - dal lunedì al sabato, in turni compresi tra le 8 e le 20 - hanno il compito di ascoltare i cittadini e fornire le spiegazioni necessarie per risolvere problemi di ogni tipo. È proprio così? Cambi quartiere, ma le riflessioni restano più o meno invariate. Santa Rita, corso Orbassano, ore 12,15. «Io sono pensionato dice Mario Careddu -, ho un mucchio di tempo libero e passeggio ore tutti i giorni: beh, mi fossi mai imbattuto in uno di loro. Mai, glielo assicuro. E dire che ne avevo letto un gran bene sui giornali...!». «Io invece sono stato più fortunato - interviene Pietro Statzu, pensionato pure lui -: ne ho giusto intravisto uno a ridosso di Natale. Poi più nien- te. Sarà che il quartiere è vasto, però mi aspettavo qualcosa di più». La delusione serpeggia anche tra i commercianti. Tiziana Scumaci e Maria Olivetti, di «Bimbus»: «Da noi non è passato nemmeno per presentarsi, come so che ha fatto in altri negozi. Eppure servirebbe, eccome se servirebbe. Furti e rapine qui sono abbastanza frequenti, la sua presenza funzionerebbe sicuramente a titolo preventivo». Per coprire tutta la città non bastano 20 uomini Ma chi aveva sperato nella loro presenza per avere sicurezza oggi è deluso: qualcuno confessa di averlo visto una volta, altri accusano «Mai incontrato» Due poliziotti in piazza Castello, il primo giorno di istituzione del nuovo servizio

Persone citate: Boidi, Fiorenzo Fontana, Maria Clara Antonelli, Maria Laura Sarcina, Maria Olivetti, Mario Careddu, Pietro Statzu, Rossana Fontana, Sabrina Boscolo, Tiziana Scumaci

Luoghi citati: Londra, New York, Torino