Il Toro si muove: ecco Donati di Roberto Condio

Il Toro si muove: ecco Donati LUCARELLI KO PER BOLOGNA, CAPITAN BUCCI NEGA CHE LA SQUADRA SIA PRONTA A METTERE IN MORA LA SOCIETÀ Il Toro si muove: ecco Donati «Chiuso» al Milan e allarma, arrivain pigstito Roberto Condio TORINO Nel centro sportivo di Orbassano, dove il Toro usa allenarsi, ieri pomeriggio è ricomparso un cellulare dei carabinieri con due militi a bordo. Saggia precauzione, perché dopo le vergogne di ottobre (0-6 col Milan) e di inizio dicembre (0-4 col Parma) tira di nuovo aria di contestazione. Misura mutile, di fatto, perché la delusione ultra, eventualmente, si farà sentire altrove. Sotto la neve, dunque, pochi intimi a sbirciare la prima seduta settimanale della penultima in classifica. Aria di rassegnazione. O, peggio ancora, di indifferenza. Quasi tutti, ormai, si sono stancati di aspettare le solite cose che non arrivano mai: i gol, una vittoria, un rinforzo importante. In serata, invece, qualcosa finalmente è arrivato: iì primo vero «sì» incassato da Mazzola dopo 20 giorni di mercato, quello per Massimo Donati, centrocampista 22enne che il Milan ha parcheggiato a Parma dove non è però riuscito a trovare spazio e che ha accettato il passaggio in prestito al Toro fino a giugno. Protagonista di due stagioni eccellenti nell'Atalanta, il pilastro della Under 21 è in cerca di rilancio dopo una stagione e mezza passata più che altro a fare da spettatore: 17 presenze (ma soltanto 6 da titolare) nello scorso campionato rossonero, 2 match interi e 5 spezzoni (con un gol) in gialloblu nel torneo in corso. L'accordo verrà formalizzato soltanto oggi ma è ormai fatto. Al di là delle sovrapposizioni che ora verranno a crearsi nel centrocampo granata, si tratta indubbiamente di un innesto di qualità. Non, però, dell'obiettivo prioritario del Toro che resta un estemo destro. A proposito, iltormentone-Marchionni continua. Il Parma ha chiesto altro tempo, ma il giocatore ha ribadito anche ieri a Sacchi e al suo agente la sua preferenza granata. Difficile, comunque, che l'affare vada in porto in settimana. Dagli altri fronti, le notizie di giomata sono poco allegre. Il bollettino medico riferisce di tre infortunati. Sommese (distorsione alla caviglia destra) e Cornetto (contrattura alla coscia sinistra) non preoccupano granché in vista di Bologna dove invece sarà quasi certamente assente Lucarelli, che accusa una lesione al vasto mediale della coscia destra e che ieri zoppicava vistosamente. Abbacchiato, il livornese: il forfait di domenica completerebbe nel peggiore dei modi il suo primo gennaio senza gol da quando gioca in serie A. Infuriato, invece, capitan Luca Bucci. Arriva in sala stampa per dire, a nome della squadra, che le voci di messa in mora della società a causa degli stipendi in ritardo sono tutte balle: «Noi giocatori non faremo partire alcuna lettera. Sono cose che non ci interessano, queste. E non ci siamo nemmeno mai riuniti per decidere che cosa fare». Quando gli si fa notare che, sul tema, lo spogliatoio potrebbe però non essere così unito, visto che qualche minaccia è filtrata. Bucci risponde così: «Se qualcuno ha altre idee, lo può dire: è libero di procedere singolarmente. Ma il .■;./ , ' gruppo è compatto». Lo spera per primo Ulivieri, che a Bologna si rigioca la panchina. «Ma a me - garantisce Renzaccio nessuno ha detto nulla. La società, naturalmente, ha il diritto di decidere però, a questo punto della stagione, non mi sembrerebbe una gran trovata». Il resto dell'UUvieripensiero è difesa a oltranza dei suoi uomini («Danno tutti il massimo», «Il nostro problema più grande è il gol, però bisogna pure dire che ultimamente ce ne hanno annullati due validi»), elogio del debuttante («Ero preoccupato per Mantovani, invece ha dimostrato di essere uno che c'è, uno con la testa sulle spalle»), negazione di un'involuzione nel gioco («Andiamo avanti a fiammate, ci manca continuità»), fiducia nella salvezza («Ci sono segnali positivi e siamo a soli 4 punti dalla quint'ultima. No, non penso di essere alla canna del gas»). Intanto, a titolo di cronaca, vale la pena sottolineare che proprio ieri Camolese ha rotto il suo silenzio post-esonero e, dai microfoni di «Radio 24», sul Toro ha detto: «Se mi richiama, per me sarebbe impossibile dire di no». Marchionni, altro rinvio Ulivieri: «Non mi sento alla canna de! gas» Ma Camolese rompe il silenzio: «Impossibile dire no se mi chiamano»

Luoghi citati: Bologna, Orbassano, Parma, Torino