«Sono pronto a fare il vice di Trezeguet» di Fabio Vergnano

«Sono pronto a fare il vice di Trezeguet» L'ATTACCANTE BIANCONERO FRA I PROBLEMI DEL PASSATO E LA VOGLIA DI RISCATTO «Sono pronto a fare il vice di Trezeguet» Di Vaio: ho pagato il momento negativo della squadra Fabio Vergnano TORINO Luciano Moggi dice che i soldi (28 milioni di euro più la comproprietà di Brighi) investiti su Marco Di Vaio non sono stati spesi inutilmente. Ma a qualcuno il dubbio è venuto quando a un certo punto della stagione l'attaccante romano si è scollegato e ha iniziato un percorso tortuoso che l'ha portato lontano dall'essere il giocatore che la Juve aveva fortemente voluto per tamponare la falla aperta con l'infortunio di Trezeguet. Momento difficile comune a tanti calciatori quello che ha segnato l'autunno di Viallino, sottolineato con particolare evidenza non per scarsa stima nei suoi confronti, ma perché c'era molta attesa prima del suo arrivo e altrettanta certezza che sarebbe stato l'ideale alter ego del francese. Così da protagonista annunciato è diventato un bersagho, i 3 gol in campionato e i 4 in Champions League si sono persi in un mare di prestazioni anonime. Ora Di Vaio rivendica il diritto di difendersi. Riavvolge il rullino dei ricordi e parte da una constatazione: male io, ma male tutta la squadra: «La mia crisi, se così si può definire, è stata parallela a quella dei compagni vittime di un calo dopo il derby. Non ho mai avuto il dubbio di non essere un attaccante all'altezza di una squadra come la Juve, i miei problemi sono andati di pari passo con quelli del gruppo. E per un giocatore che impatta con un realtà nuova è la cosa peggiore». Zidane, Platini e per ultimo Nedved hanno pagato lo sbarco sul pianeta juventino. Di Vaio ha seguito strade diverse, perché è stato bravissimo fino al trauma cranico con il Newcastle, entrando in crisi di identità soltanto in una fase successiva. Spiega: «Sono partito forte, se avessi avuto problemi di ambientamento con a squadra, perfino con la città che ho apprezzato da subito, ne avrei pagato le conseguenze immediate». Problemi di adatta- mento al modulo di gioco juventino? «Sicuramente giocare con Del Piero non è il massimo per uno con le mie caratteristiche. Alessandro è una seconda punta come me, Lippi ha dovuto modificare il gioco della squadra. Con Trezeguet, che è padrone dell'area di rigore, sarebbe stato più agevole trovare i meccanismi giusti». Così Di Vaio ha collezionato più critiche che applausi. Ferito dalla mozione di sfiducia votata nei suoi confronti? «Mi hanno maltrattato, ma alla Juve si sa che è tutto esasperato. Sono finito nel mirino senza l'attenuante di essere nuovo del gruppo. Ho sbaghato dei gol, ma l'unico errore davvero grande che riconosco è quello di Brescia. Sarebbe stato più deprimente se non avessi mai tirato in porta. Invece ho dato un contributo anche in Champions, per esempio con i due gol al Feyenoord». Ora il peggio è passato. 0 forse il peggio deve venire visto che ora non sarà Lippi, ma Trezeguet, a mandare Di Vaio in panchina. Era tutto calcolato fa sapere l'ex del Parma: «Pensate che accettando la Juve non avessi messo m preventivo di diventare la riserva di Trezeguet? Ero preparato certamente più a questo che alle critiche. Stare fuori è faticoso, il tum over ritornerà con la Coppa, ma nel frattempo cercherò comunque di ritagliarmi qualche spazio». In ogni caso Di Vaio è convinto di aver fatto la scelta giusta. «Non sono pentito perché far parte della Juve è un salto di qualità importante. Ho assorbito bene l'impatto con il grande club e non ci sono stati fattori estemi che mi hanno condizionato». Domani a Perugia ci sarà. Un piccolo pa^so in attesa di entrare anche lui nella categoria dei vincenti di questa squadra: «Scudetto o Champions? Scelta impossibile per uno che non ha mai vinto nulla. A sensazione mi pare che in Europa si possa fare bene perché contro le squadre che lasciano giocare abbiamo buone armi da utihzzare». «Giocarecon Del Piero non è stato facile Abbiamo le stesse caratteristiche Lippi ha dovuto modificare il gioco della squadra» Marco Di Vaio ha segnato finora tre reti in campionato e quattro in Champions League su un totale di diciannove presenze

Luoghi citati: Brescia, Europa, Perugia, Torino