L'Ecofin avvia le procedure contro Germania e Francia

L'Ecofin avvia le procedure contro Germania e Francia PRONTE LE SANZIONI PER DEFICIT ECCESSIVO E PER I RISCHI DI SFORAMENTO NEL 2003. RACCOMANDAZIONE SOFT ALL'ITALIA L'Ecofin avvia le procedure contro Germania e Francia Enrico Singer corrispondente da BRUXELLES Le due più grandi economie d'Europa - quella tedesca e quella francese - entrano ufficialmente nel «libro nero» della Uè. Dopo un lungo iter di avvertimenti, di richieste della Commissione, di pareri dei comitati tecnici e dopo un prologo, ieri notte nella riunione dell'Eurogruppo, sarà oggi l'Ecofin ad approvare due procedure che non hanno precedenti, ma che ormai appaiono scontate. L'infrazione per deficit eccessivo nei confronti di Berlino che ha chiuso il 2002 con un deficit al 3,8 per cento e l'early waming ngi.cqnfronti di Parigi ohe rischia dì sfondare il tetto del 3 per cento nel 2003. Nello stesso vertice dei ministri finanziari dell' Unione sarà valutato anche il giudizio sul programma di stabilità dell'Italia che, rispetto alle proposte del commissario Fedro Solbes, è stato migliorato nel corso degli incontri preparatori. Per l'Italia due le novità. Dal testo che Solbes aveva presentato r8 gennaio è stata eliminata la frase in cui si parlava del «rischio di sforare il tetto del 3 per cento di deficit nel 2004». Questo giudizio era riferito ad un'ipotesi tutta teorica: quella che l'Italia non avesse adottato alcuna misura per ridurre il deficit il prossimo anno. Le misure, invece, ci saranno e saranno quelle che il governo intende indicare nel prossimo Dpef che sarà presentato in estate. Si tratta proprio delle misure per «definire il sentiero della riduzione del deficit» sulle quali Solbes nello stesso giudizio al programma di stabilità italiano aveva chiesto «chiarimenti». Sui tempi dei «chiarimenti» c'è la seconda novità nel documento che arriva oggi sul tavolo dell' Ecofin. La Uè attenderà il Dpef di luglio e,' non «due mesi» come aveva proposto il commissario. La sostanza del giudizio sul programma di stabilità italiano non cambia. C'è la soddisfazione per gli impegni assunti, ma anche l'invito a fare di più per centrarli. In particolare, il testo sottolinea la necessità di procedere ogni anno ad un aggiustamento strutturale «almeno dello 0,5 per cento del deficit» per raggiungere la posizione vicina al pareggio che l'Italia ha confermato di voler realizzare tra il 2004 e il 2005. Anche perché gli scenari di crescita previsti nel programma di stabilità italiano - 3 per cento nel 2004 e nel 2005 - sono considerati «ottimistici» dagli esperti della Commissione. Tutte queste cifre, comunque, dimostrano che la situazione dell'Italia è ben diversa da quella in cui si trovano Germania e Francia che sono le vere fonti di preoccupazione per i «guardiani» del Patto di stabilità. Tra i due grandi malati dell' economia europea - anche se a prima vista potrebbe sembrare strano - è la Francia quella che allarma di più Bruxelles. Perché continua a resistere ai «consigli» di Solbes che ieri, poco prima della riunione dell'Eurogruppo, ha avuto un colloquio a quattr'occhi proprio con il ministro delle Finanze di Parigi, Francis Mer. Ma sulla formulazione dell'early warning che dovrebbe essere approvato oggi dall'Ecofin non c'è ancora accordo tra i Quindici. Al centro delle divergenze è il carattere degli impegni che saranno chiesti alla Francia per evitare che nel 2003 sfondi il tetto del 3 per cento di deficit. La Germania, invece, ha già fatto sapere che non si opporrà alla procedura di deficit eccessivo e che presenterà prima dell'estate un pacchetto di misure che dovrebbero riportare sotto il 3 per cento il suo deficit. Gli esperti di Solbes, per ora, rimangono prudenti perché le loro stime sono ancora al 3,2 per cento. Ma apprezzano l'impegno. Pedro Solbes

Persone citate: Francia Enrico Singer, Pedro Solbes, Solbes