Quando cavalcare la neve diventa una filosofia «free»

Quando cavalcare la neve diventa una filosofia «free» l/APPROCOO ALTERNATIVO AtiE DISCESE Quando cavalcare la neve diventa una filosofia «free» Dalla musica all'abbigliamento, così vivono le tribù degli skaterdi montagna costume m QUASI sempre nello snowboard dietro un rider c'è uno skater, ovvero un domatore dell'onda d'asfalto che negli Anni '60 cominpiò a costituirsi ai cavalloni del mare in cui era nato il surf. Dalle rotelle ai bianchi pendii il passo è stato breve; al chi abita in una città del Nord basta un treno ma parchi a tema sorgono anche in Abruzzo. Una volta sul posto serve un amico che ti insegni qualche piccolo numero, un saltino, un trick elementare da ripe¬ tere all'infinito. Poi «ci stai dentro», magari senza neppure essere in grado di affrontare una vera discesa. L'approccio alla tavola da neve si divide in due ambiti: agonismo alpinò e freèstyle, benché anche quest'ultimo sia protagonista della scena olimpica..La maggior parte dei ragazzi si iwolge al secondo approc■^: ùiù semplice, ffienq .'codificato, 'oggétp di video spettacolari, uno Spoii:,riché non è unp sport ma un'estensione del tuo stile di vita. Così qualcuno pensa che se fumare erba per preparare gli esami all'università è lecito, lo sia anche trangugiare bevande a base di caffeina e guàranS sulla neve. Ma noni è esatta¬ mente la stessa cosa, ricorda Andrea «Lisko» Grisa, 39 anni, pioniere italiano dello snow che oggi allena la squadra nazionale. «Il pericolo dice - consiste nell'approccio superficiale: freèstyle è libertà finché non danneggia gli altri; per evitarlo serve una preparazione fisica di base, cioè curata anche d'estate, ed è bene non essere fuori di testa. Un'altra Strada importante per la sicurezza è rappresentata dalle strutture». Come avviene per un altro importante ambito di sfida metropolitana, il writing, anche lo snowboard divide l'opinione pubblica: chi usa le bombolette può essere tanto artista quanto vandalo, e altrettanto acca¬ de al rider fuori pista. Allo stesso modo la vecchia guardia richiama i ragazzi alla necessità di un'etica, sui muri e sulle piste. La struttura torinese Facciosnao, che gestisce un campus nella località francese Les 2 Alpes, è l'esempio di un atteggiamento teso a un miglior rapporto con la montagna, anche se lontano daU'impostazionetradi^ionale dellosci. Per molti giovani prima dell'apprendistato e della sicurezza vengono i capi di abbigliamento. Estremi, come vuole lo spirito dell'ambiente: un pò tecnici, un pò hip bop. A far tendenza sono i marchi indipendenti, per esempio la Bastard di Milano, che insieme a riviste còtoe OnbOartl'e Baco raccolgono e rilatìcfelJK) le tendenze. Perché il ifacfndó snovtfboard corre veloce nej#i; stili 6 nei linguaggi. Oggi un oratil Ha .ringhiera metanica) difficilèda superare si definisce tfnàzl» ma lapohttca non c'entra: chissà ds( dOVétoiva il paragone con V&ùét s con quale metafora si désdrivwlrà'tra-un anno lo stesso passJ^iQ.." r La musica che igira attorno allo snowboard, metàtàbilmente, suona come le periferie urbane'dello skate. GruppopririciiM della scena sono gli americani Millericolin, rispettati anche perchè praticanti. : Ma vanno forte pure il mohdo tutto marijuana è bechi'rossi di rapper come Cyp'ress H31 ó Snoop Dogg, Limp Bizkit e Red Hot Ch2i Peppers, e l'hea^t nietfrl. Suoni spesso protagonisti degli eventi'snowboard, quando festa eróck. sono parte essenziale délprógrsfaiiba.

Persone citate: Bastard, Grisa, Limp Bizkit, Red Hot, Snoop

Luoghi citati: Abruzzo, Milano