Scotland Yard assalta la moschea filo-Osama

Scotland Yard assalta la moschea filo-Osama L'OPERAZIONE LEGATA ALLE INDAGINI SULLA RICINA: TROVATE SOLO FINTE ARMI Scotland Yard assalta la moschea filo-Osama Con elicotteri e 150 agenti: 7 arresti. Libero il «predicatore incendiario» Maria Chiara Bonazzi IGNORA Gli elicotteri della polizia hanno incominciato a sorvolare la moschea di Finsbury Park, a due passi dallo stadio londinese dell'Arsenal, alle due del mattino di ieri. Centocinquanta agenti in tenuta da assalto hanno fatto irruzione nel luogo di culto, hanno prelevalo computer e una gran mole di documenti «molto interessanti», tra cui passaporti e carte di credito, e hanno arrestato sette uomini. Il raid, ha spiegato Scotland Yard, era stato pianificato in anticipo «su notizie provenienti dai servizi segreti» ed è connesso all'inchiesta sulla ricina, il veleno trovato tre settimane fa durante la perquisizione di un appartamento nel quartiere settentrionale di Wood Green. Durante la perquisizione sono state ritrovate anche una pistola elettrica, sul tipo di quelle usate per il bestiame, una scacciacani e una bomboletta di gas lacrimogeno. La moschea di Finsbury Park è nota per ospitare un simpatizzante di Bin Laden, il predicatore Abu Hamza, accusato di fomentare il fondamentalismo islamico con i suoi discorsi incendiari. Il religioso non è comunque stalo arrestato. Il vice commissario Andy Trotter, nell'annunciare il successo dell'operazione, ha fatto sapere che essa «non ha nulla a che vedere con lui». I leader islamici hanno protestato per i metodi impiegati, ma alcuni hanno anche parlato contro lo stesso Hamza, che ha accusato Blair di essersi comportato come Rambo. La polizia era consapevole che un raid in una moschea era quanto di più delicato si potesse immaginare e ha programmato l'operazione con l'aiuto di funzionari musulmani «prendendo ngni possibile precauzione per mostrare rispello verso la fede islamica e per non offenderne la sensibilità». Gli agenti dell'antiterrorismo hanno fatto sapere di non essere entrali nei luoghi designati alla preghiera e di essersi coperti le scarpe per non profanare il luogo sacro. Gli arrestali sono 6 nordafricani di età compresa tra i 23 e i 48 anni e un europeo dell'Est di 22 anni. Sembra che tulli abitassero all'interno della moschea. Per Scotland Yard, la sicurezza della popolazione resta la priorità numero uno; «In questo momento non c'è nulla che faccia pensare al ritrovamento di sostanze chimiche nell'edificio». L'operazione «fa parte di vaste indagini in corso su presunte attività terroristiche a Londra e nel Regno Unito». Il ministro dell'Interno David Blunkett ha dato il suo pieno sostegno all'operazione: «Dobbiamo affrontare ogni pericolo potenziale alla sicurezza della popolazione senza timori e senza favorire nessuno». E un portavoce di Blair ha detto: «La guerra al terrore non è una guerra contro l'Islam. La stragrande maggio¬ ranza dei cittadini islamici è rispettosa della legge e dà un contributo immenso alla nostra società». La comunità islamica ha reagito con indignazione. Ghayasuddin Siddiqui, leader del Parlamento Musulmano del Regno Unito, si è detto «sgomento»: «Durante la lunga campagna contro l'Ira nessuna chiesa è mai slata presa d'assalto. Il raid incrementerà la islamofobia e il razzismo», ha detto. Iqbal Sacranie, segretario generale del Muslim Council of Brilain, ha aggiunto: ((Abbiamo bisogno di essere rassicurali su quale tipo di vestiario e scarpe sono stali usati». La Muslim Welfare House ha espresso «forti dubbi» che un luogo di culto possa essere usato per attività illegali.

Persone citate: Abu Hamza, Andy Trotter, Bin Laden, David Blunkett, Ghayasuddin Siddiqui, Hamza, Iqbal Sacranie, Maria Chiara Bonazzi, Rambo, Wood Green

Luoghi citati: Londra, Regno Unito