Accordo separato alla «Embraco»

Accordo separato alla «Embraco» RIVA DI CHIERI: SI' DI FIM E UILM, NO DELLA FIOM Accordo separato alla «Embraco» Dopo un anno si è chiusa con un accordo separato la vertenza alla Embraco di Riva di Chieri, la multinazionale brasiliana che produce compressori per elettrodomestici. L'intesa, siglata da Firn e Uilm, prevede la mobilità volontaria incentivala verso la pensione per 520 addetti sugli attuali 1.600 da ora al 2007. E' previsto anche il ricorso il ricorso alla cassa integrazione a rotazione. Per la Fim Margot Cagherò spiega: «La Embraco ha uno stabilimento in Slovacchia con 1.000 addetti e un più basso costo del lavoro e l'azienda lo scorso anno ci ha spiegato che se volevamo salvare il sito produttivo di Chieri dovevamo ridurre la produzione di prodotti che il mercato non assorbe». Aggiunge: «E' una sofferenza perdere quasi mezzo stabilimento, ma si trattava di porsi il problema di come non perdere tutto dopo una agonia di anni e senza il controllo del sindacato». Conclude: «Cosi, con l'accordo della maggioranza delle Rsu, riteniamo di aver tutelato i lavoratori meno giovani che escono con un incentivo e anche quelli giovani che rimango¬ no». D'accordo anche Flavia Aiello della Uilm: «E' vero che c'è un taglio occupazionale, ma si salvaguardano i giovani e chi andrà in mobilità verso la pensione lo farà volontariamente. L'altro aspetto importante è che la cassa integrazione in cui andranno di volta in volta quelli che poi passeranno alla mobilità sarà a rotazione». Parla di «grave accordo» la Fiom che non ha firmato. Dice Pietro Passarino della Fiom; «Il piano dell'azienda era per noi inaccettabile e lo è ancora: noi ribadiamo il nostro no ai licenziamenti e convocherenmo le assemblee per decidere con i lavoratori le iniziative da prendere». Aggiunge: «Il piano presentato dall'azienda prevede un ridimensionamento pesante della struttura industriale con il trasferimento di ulteriori produzioni in Slovacchia, l'assenza di investimenti su nuovi prodotti. Tutti sanno che lo stabilimento di Riva di Chieri al di sotto di 6 milioni e mezzo dei pezzi non sopravvive e l'accordo prevede volumi per 4 milioni di compressori», [m.cas.j La ciminiera dell'ex fonderia Pizia cade, abbattuta dalle microcariche

Persone citate: Flavia Aiello, Pietro Passarino, Pizia

Luoghi citati: Chieri, Slovacchia