La scoperta di Torino secondo «Traveller» di Maurizio Lupo

La scoperta di Torino secondo «Traveller» L'EDIZIONE ITALIANA DEL MENSILE USA La scoperta di Torino secondo «Traveller» il caso Maurizio Lupo LA rivista «Condé Nast Traveller», ambizioso mensile americano di viaggi, che si è assegnato il compilo di andare «alla scoperta dei luoghi più belli del mondo», dedica a Torino tutto l'ultimo numero dell'edizione italiana, appena giunto in edicola con 120 mila copie. Per 6 euro e 20 centesimi offre 224 pagine patinate a colori, dove la città fa gran sfoggio di sé. L'iniziativa è stata condotta con «Turismo Torino», l'agenzia di promozione presieduta da Livio Besso Corderò e guidata da Joseph Ejarque. Vogliono attrarre in città un pubblico colto, elevato, benestante, al quale presentano la capitale dei Savoia come «meta accattivante, di classe, che sa lavorare, ma anche vivere bene». «Traveller» la ritrae con fotocartoline e informazioni da attra¬ ente e attento catalogo turistico, confezionate con un trattamento editoriale che fa del periodico una sintesi fra la rivista di viaggi, la guida turistica e il libro da conservare. «Si rivolge - spiega Corderò - a un pubblico fra i 25 e i 45 anni, maschile al 58 per cento, in gran parte laureato o quantomeno diplomato, di stato sociale elevato e disponibilità economica molto buona. Ha il profilo che coincide con il pubblico che "Turismo Torino" cerca». «Questo numero monografico interviene Ejarque - sarà tradotto anche in inglese, spagnolo e tedesco e verrà diffuso all'imminente Borsa Internazionale del Turismo di Milano». La pubblicazione è stata presentata ieri alla Mole, alla presenza del direttore del Museo del Cinema Mario Ricciardi e dell'assessore alla Cultura Fiorenzo Alfieri, «soddisfatto nel ricordare come Torino abbia infine capito la necessità di curare di più la propria immagine. E' un fatto recente. Solo vent'anni fa la gente sembrava quasi risentirsi quando si osava dire che Torino non andava reclamizzata solo come capitale del lavoro». «Torino - ha notato Ettore Mochetti, direttore di Condé Nest - ha il fascino di una signora di gusto, che detesta il clamore, ma che ha compreso che bisogna essere più aperti». Decine d'esercenti hanno trovato accoglienza su «Traveller» con le loro speciali¬ tà, seguiti da una serie di percorsi che presentano la magnificenza torinese. S'incomincia con note che spiegano come i torinesi siano «gente da record», che ama l'efficienza e arrivare in orario. Poi si offrono suggerimenti per affrontare bene la viabilità. Quindi ecco r«aristocratica eleganza da piazza Castello a piazza San Carlo», ma anche un viaggio sul Po, «fra passato e futuro». Non si dimentica la Sindone e nemmeno il Museo Egizio e le ormai famose Regge Sabaude. La Mole, trasformata in tempio del Cinema, diventa anche simbolo del piacere di vivere, da inseguire in caffè e locali tipici. Pregevole è la notazione sul Liberty torinese, mentre è discutibile, almeno per chi bada alla vera cultura, il consueto collage d'aneddoti sulla presunta Torino magica. L'ultimo articolo è dedicato all'epopea dell'auto e della Fiat. Ma la quarta pagina di copertina, quella con la pubblicità più in mostra, è marchiata BMW. [m. lup.l La copertina di «Condé Nast Traveller», ambizioso mensile americano di viaggi, che si è assegnato il compito di andare «alla scoperta dei luoghi più belli del mondo». L'ultimo numero dell'edizione italiana, appena giunto in edicola con 120 mila copie, e dedicato tutto a Torino

Persone citate: Ejarque, Ettore Mochetti, Fiorenzo Alfieri, Joseph Ejarque, Livio Besso Corderò, Mario Ricciardi, Savoia

Luoghi citati: Milano, Torino