Trentalange e Bertini, un mese di stop di Marco Ansaldo

Trentalange e Bertini, un mese di stop ARBITRI NELLA BUFERA. I DESIGNATORI BLOCCANO I FISCHIETTI DI BERGAMO E PERUGIA, IL CODACONS CONTESTA RACALBUTO Trentalange e Bertini, un mese di stop I torinese «severo con Emerson». Per l'aretino «errori plateali» Marco Ansaldo Alfredo Trentalange e Paolo Bertini hanno sbagliato e non arbitreranno per un mese: la decisione sarà presa giovedì dai designatori Pairetto e Bergamo ma è già stata definita «molto probabile» dalla Federcalcio dopo che i due dirigenti arbitrali hanno visto il film di Atalanta-Roma e Perugia-Inter. Si parla di errori «evidenti e plateali». Domenica sera Bergamo e Pairetto ne avevano discusso con gli interessati, dopo aver assistito alle moviole che li accusavano. Ieri c'è stato un nuovo giro di telefonate che ha rafforzato la convinzione di fermare i due, «per un periodo di meditazione». Con loro sarà bloccalo il guardalinee intemazionale Pisacreta, coinvolto nell'errore sui primi duo gol perugini. A Trentalange è rimproverata «una gestione isterica» del rapporto con i romanisti. A termini di regolamento non gli si contesta quindi la doppia ammonizione di Emerson né l'espulsione di Capello che avrebbe apostrofato in malo modo il fischietto torinese, chiedendogli cosa aspettasse ad ammonire Benetta, ma da un arbitro maturo e con una lunga esperienza intemazionale i designatori attendevano una conduzione più saggia. I tre provvedimenti nel giro di pochi minuti hanno reso incandescente la partita e, sul secondo intervento di Emerson, Trentalange avrebbe dovuto decidere in modo meno drastico, anche perchè l'inter- vento del brasiliano della Roma non era cosi grave da determinare, con il secondo cartellino giallo, l'espulsione. Insomma Trentalange non sarebbe stato un buon «politico», e ci sorprende che i suoi superiori se ne accorgano adesso che, a 45 anni, si appresta a chiudere la carriera. La Roma si è sentita tartassala. Tra l'altro correvano vecchie ruggini tra Capello e l'arbitro torinese: esattamente un anno fa, il 20 gennaio, il tecnico l'aveva accusato dopo il pareggio dei giallorossi a Udine perchè aveva fischiato la fine della partita bloccando il contropiede della Roma. Ne nacque una polemica feroce. A Berlini sono stali contestati invece gli episodi che hanno portato al 2-0 del Perugia sull'Inter: non c'era il mani di Cordoba che ha provocato il rigore del vantaggio umbro e invece c'era quello per il raddoppio del greco Vryzas, «la ma¬ no di Zeus». Bertini si è difeso dicendo che in entrambi i casi si trovava in una posizione infelice ed era accecato dal sole: Pisacreta, che avrebbe dovuto assisterlo nelle decisioni, evidentemente era abbagliato pure lui. Per l'arbitro aretino, giovane e in camera, intemazionale da pochi mesi, è una brutta tegola, tanto insopportabile da aver scelto il silenzio persino con gli amici che di solito fanno parlare lui e i suoi colleghi, scovandoli persino sui taxi. Dicono che, per dimenticare, Bertini si sia gettato a capofitto nel lavoro di promotore finanziario, speriamo con esiti più felici per i risparmiatori che, domenica, per l'Inter. Bergamo e Pairetto hanno deciso dunque per la linea dura, si moltiplicano le proteste. A Verona il Chiavo si è lamentato non soltanto per i tre rigori fischiati da Racalbuto alla Juve (due evidenti, il terzo meno) ma soprattuto per la decisione di lasciar giocare il primo tempo benché dalle tribune non si vedesse nulla. Racalbuto, che è di Gallarate, nella nebbia sta come il pesce in un acquario ma questo non toglie che si sia creato un danno agli spettatori, infatti il Codacons reclama la restituzione dei soldi pagati al botteghino. In questo caso i regolamento sta con l'arbitro, il buon senso no. Sono sul piede di guerra anche i tifosi genoani, al punto che il giomalista di un'emittente televisiva locale ha portato a Paolo Bergamo un «collage» di 15 errori fischiati contro i rossoblu. La protesta monta fino ad assumere iniziative talebane: ieri è arrivata alla Federcalcio una busta con della polvere bianca, spacciata dal mittente come antrace, la micidiale sostanza che negli Stati Uniti ha provocato alcuni morti. Nel messaggio allegato alla busta si leggeva: «Beccatevi questa antrace, fermate il campionato irregolare». Intanto hanno fermato due arbitri. A bloccare i pazzi chi ci penserà?

Luoghi citati: Bergamo, Gallarate, Perugia, Roma, Stati Uniti, Udine, Verona