GOLDEN GLOBES Tanta voglia di MUSICAL

GOLDEN GLOBES Tanta voglia di MUSICAL LA STAMPA STRANIERA DI HOLLYWOOD DA' TRE PREMI ALLA COMMEDIA MUSICALE «CHICAGO» E DUE AL DRAMMATICO «THE HOURS»: SARA' SCONTRO PER L'OSCAR GOLDEN GLOBES Tanta voglia di MUSICAL Lorenzo Seria LOS ANGELES Negli ultimi sette anni hanno selezionato sette film che hanno poi finito per vincere il trofeo più ambito, l'Oscar. E in quest'anno di incertezza, in cui manca una produzione dominante, tutti si aspettavano che anche questa volta i Golden Globes avrebbero generato un po' di chiarezza per la volata finale. Ma i membri votanti dell'associazione della stampa estera a Los Angeles, che organizzano la premiazione che proprio domenica sera ha celebrato il suo 60" compleanno, hanno dimostrato di essere divisi tra loro come i critici e come il pubblico in generale. E hanno finito per accontentare (o, a seconda dei punti di vista, scontentare) un po' tutti. Miglior film drammatico è infatti risultato «The Hours» e Nicole Kidman, che nel film recita la parte di Virgina Woolf, è emersa come miglior attrice drammatica. «Non è davvero bella, con il suo vero naso?», ha scherzato Jack Nicholson riferendosi al naso posticcio che l'ha resa quasi irriconoscibile usato dalla Kidman per rassomigliare alla tormentata scrittrice britannica. Nicholson ha vinto a sua volta per l'interpretazione della parte di un pensionato depresso in «A proposito di Schmidt» ed è arrivato così al suo sesto Golden Globe. Ci sono stati premi anche per Chris Cooper e per Meryl Streep come attori non protagonisti di «Adaptation» e la Streep, la più ammirata attrice americana degli ultimi venti anni, non ha saputo nascondere la sua soddisfazione. «Stavo preparandomi a un lungo sonno invernale», ha ammesso. Poi c'è «Chicago». I Golden Globes dividono le loro premiazioni in dramma e musical o commedia e qui il grande trionfatore è questo musical su fama e assassinio che per quasi 80 anni ha subito varie reincarnazioni sui palchi e sui set del cinema. Oltre che il film, sono stati premiati infatti due dei suoi protagonisti, Renee Zellweger e Richard Cere, nella parte di un untuo- so ma irresistibile avvocato. E adesso «Chicago» diventa automaticamente uno dei contendenti più quotati anche per la cosiddetta grande notte delle stelle. E «Gangs of New York»? Nelle speranze della Miramax, la vittoria ai Golden Globes avrebbe dovuto catapultare il film di Martin Scorsese alla testa della gara per l'Oscar, ma i membri della Hollywood Foreign Press hanno premiato solo il regista e gli U2, autori di una delle canzoni del film. Harvey Weinstein, il padre-padrone della Miramax, ha però di che essere contento. Óltre a «Gangs» ha prodotto «Chicago» e ha co-prodotto «The Hours» e adesso dopo due anni di vacche magre può tornare a sentire profumo di Oscar. E gli è andata certo meglio che alla seconda puntata de «Il signore degli anelli», rimasto a bocca asciutta come «Far From Heaven», il film di Todd Haynes dato per favorito dai critici e che pensava di avere un Golden Globe già nel cassetto con l'interpretazione di Julianne Moore. Per il miglior film straniero, il riconoscimento è andato a «Parla con lei» e il suo autore, Fedro Almodovar, ha approfittato dell'attenzione per lanciare l'unico proclama anti-guerra della serata. Il momento sentimentale è stato invece riservato a Gene Hackman, che ha ricevuto un premio speciale per una carriera che si estende per oltre 40 anni e 80 film. Per chi sperava che la serata di domenica avrebbe fornito un barometro utile nella corsa agli Oscar, tutto resta dunque come prima e adesso, da qui sino al 23 marzo, si apre un'altra campagna che promette di essere intensa e costosa. Ma se non hanno offerto un chiaro anticipo, i Golden Globes un'indicazione l'hanno data ed è che si può dire che quello passato è stato l'anno delle donne. I due film dominanti, «The Hours» e «Chicago», sono infatti centrati attorno all'altra metà del cielo. E Nicole Kidman, che l'anno scorso aveva vinto con «Moulin Rouge», lo ha non solo notato ma ha chiesto ancora di più: «Per favore, continuate a offrici personaggi ricchi e complesi da interpretare», ha detto rivolta a studios e produttori nel suo discorso di ringraziamento. Miglior regista Martin Scorsese Migliori attori Richard Cere e Jack Nicholson Nicole Kidman in «The Hours» Migliori attrici Nicole Kidman per il ruolo di Virgina Woolf e Renée Zellweger in versione cantante Miglior film straniero «Parla con lei» di Pedro Almodovar Richard Cere e Renée Zellweger nel musical «Chicago»

Luoghi citati: Hollywood, Los Angeles, New York