Castelli : azioni disciplinari contro le toghe politicizzate

Castelli : azioni disciplinari contro le toghe politicizzate IL GUARDASIGILLI RILANCIA ANCHE IL RIPRISTINO DELL'IMMUNITÀ PARLAMENTARE Castelli : azioni disciplinari contro le toghe politicizzate «C'è una commistione ideologica talmente grave da compromettere i diritti dei cittadini» E cita il caso del magistrato al corteo no global. L'Ulivo: parole inquietanti e inaccettabili MILANO Azioni disciplinari contro i magistrati via tv. Le annuncia il ministro della Giustizia Roberto Castelli, ieri sera a Milano ad una trasmissione sulla rete «Antenna 3» a cui era presente anche il presidente dei deputati Ds Luciano Violante. Chiare le parole del ministro, che però non ha voluto fare nomi dei destinatari delle azioni disciplinari: «Dalle indagini degli ispettori del mio ministero stanno emergendo situazioni strane di commistioni ideologiche che non dovrebbero esserci. Situazioni gravi dal punto di vista deontologico». Incalzato dai giornalisti presenti, il ministro non ha voluto entrare nei particolari. Si è limitato solo a fare l'esempio di quella che lui ha definito una «commistione» tra magistrati e no global. E senza fare il nome ha tirato in ballo una storia di quasi un anno fa: «Parlo di un magistrato che dice di essersi trovato per caso, perché passava di li, proprio dove c'era una manifestazione no global. Può darsi che abbia ragione, ma è anche probabile che questo non venga percepito così nell'immaginario collettivo». Il riferimento sembra al giudice per le indagini preliminari napoletano Nicola Ouatrano, al centro di una furiosa polemica lo scorso aprile perché era stato riconosciuto in una serie di foto scattate dalla polizia durante una manifestazione no global il 17 marzo del 2001. Da quella manifestazione, degenerata in scontri tra polizia e no global era partita l'inchiesta contro i poliziotti napoletani. Il giudice si era difeso immediatamente: «Prima di essere un magistrato sono un padre e sono un cittadino. Ero in piazza quel 17 marzo del 2001, avevo accompagnato i miei figli alla manifestazione no global. Non mi interessano le valutazioni di opportunità che qualcuno sta facendo in questi giorni. Quando si tratta di difendere i miei figli li difendo con. tutte le armi che ho». A rendere più accesa la polemica c'era stato un documento, scritto da alcuni magistrati ma anche intellettuali ed avvocati napoletani presenti alla manifestazione. Nel documento venivano denunciate le violenze da parte della polizia: «Qualcuno ha visto con i propri occhi la repressione del dissenso. Tutti noi siamo preoccupati che in pericolo ci sia la libertà di esprimere opinioni non autorizzate. Sabato scorso le forze dell'ordine sono intervenute a disperdere non pochi facinorosi, ma a punire con violenza quelli che avevano partecipato alle proteste contro il Global forum». E' contro il giudice napoletano Nicola Quatrano, che il ministro Castelli sta lanciando i suoi ispettori? Il deputato dei Verdi Paolo Cento teme di sì: «Il ministro Castelli vuole ingabbiare i giudici. Questo è inaccettabile. E' sempre più inquietante il disegno del Guardasigilli di ridurre al silenzio la magistratura, la cui indipendenza è uno dei pilastri della nostra democrazia. Il riferimento alle manifestazioni è grottesco. A quei cortei c'erano migliaia e migliaia di cittadini». Dal ministro della Giustizia nessun riferimento ai fatti di Napoli e ai giudici di quella città. Solo la conferma che sono in partenza nuove azioni disciplinari: «Per ora non voglio anticipare nulla ma di azioni disciplinari ne promuoviamo ogni giorno e alcune di queste riguardano certe esternazioni». E per questo ha ricordato le azioni disciplinari iniziate contro Borrelli e D'Ambrosio a Milano, ovviamente oggi non perseguibili perché tutti e due in pensione come spiega il ministro: «Erano azioni disciplinari contro uno che è andato recentemente in pensione e che ha avallato il sospetto che non fossi del tutto imparziale». In tema, il ministro Castelli ha mostrato di apprezzare molto la relazione del pg milanese Mario Blandini, all'inaugurazione dell'anno giudiziario di sabato scorso. Blandini aveva detto che non si sarebbe espresso sulla separazione delle carriere. Il ministro praticamente lo ringrazia: «Ha dato a tutti una lozione». [r. m.] Il ministro di Giustizia leghista Roberto Castelli

Luoghi citati: Milano, Napoli