Cosmi: come il Real Madrid

Cosmi: come il Real Madrid ARIA PESANTE NEGLI SPOGLIATOI NERAZZURRI MENTRE SI PROFILA UNA SETTIMANA D! POLEMICHE Cosmi: come il Real Madrid Cuper sconsolato: nessun alibi, siamo andati in barca Mario Mariano PERUGIA Come dev'essere inquadrata la Waterloo di Perugia? Come un episodio, ima sconfitta che può capitare anche ad una grande squadra come l'Inter, che al «Curi» ha perduto lo scettro di campione d'inverno? Victor Cuper sa che sarà una settimana di passione la Erossima; sa che dovrà rintuzzare ! critiche, le insinuazioni che verranno fatte sul conto di una squadra che è precipitata in basso, sul piano del gioco, del carattere. E Ù tecnico intende mettere subito i puntini sulle «i»: «Abbiamo commesso un gravissimo errore dopo l'I-2 del Perugia. Non so se le due reti che abbiamo subito fossero regolari oppure ci siano stati dei falli non rilevati dall'arbitro, o sanzionati in maniera a noi sfavorevole. Certa è una cosa: ima grande squadra, che vuole vincere io scudetto e puntare a traguardi più prestigiosi non può avere la nostra reazione. Abbiamo cominciato ad innervosirci quasi subito, ad essere fallosi, a mettere in difficoltà l'arbitro». Ovviamente Cuper non ha la cera dei giorni migliori; se ne sta intirizzito al freddo, davanti alla sala stampa, dopo aver risposto al calduccio alle tv pubbliche e a Tele-f. Accerchiatissimo da altri, microfoni e taccuini spianati, il tecnico argentino prova a proporre nuove soluzioni: «Siamo andati in barca, inutile stare qui a cercare alibi. L'analisi della partita è chiarissima: mi aspettavo una reazione assai diversa. A partire dal secondo tempo. Ed invece no, abbiamo proseguito sulla stessa scia della parte iniziale». Qualcuno prova ad ipotizzare che i giocatori non abbiano digerito le censure rivolte dal tecnico nei confronti di Vieri e di Di Biagio, colpevoli di essersi allontanati dal ritiro. Ma Cuper scuote la testa, respinge tutte le illazioni possibili ed immaginabili: «Dobbiamo tornare ad essere la squadra di un mese fa, che convinceva tutti. Ma proprio tutti. C'erano i risultati, e c'era anche il gioco. Ed invece a Perugia è mancato tutto, ma nessuno mi toghe dalla testa che ciò è accaduto perché non abbiamo saputo gestire le energie Il tecnico argentino esclude che la sconfitta abbia a che fare con i malumori nello spogliatoio mentali dopo il primo e il secondo gol dell'avversario». Sull'altro fronte un Cosmi camaleontico, capace di vestire i panni del mattatore. Uno show in sala stampa, ed altri interventi, altri crocchi di cronisti. «Posso immaginare come questa grandissima prestazione del Perugia verrà inquadrata: si proverà ad ipotizzare che i due primi gol, contestati o contestabili, hanno influito sul punteggio e «Non voglio entrare nel merito dei primi due gol. Noi abbiamo cominciato subito ad essere troppo nervosi» sulla prestazione delle due squadra. Nulla di più inesatto, di più fallace. Per come vedo il calcio io si è trattato della stessa prestazione del 22 dicembre contro la Juventus. Solo che in quella circostanza la fortuna ci voltò le spalle; in questa magari ci ha dato un aiuto. Ma c'è una prestazione da incorniciare. Ad un certo momento ho benedetto Viali che ha commesso un piccolo errore, che ci è costato il gol della bandiera dell'Inter. Sarebbe stato troppo, ci saremmo sentiti un po' tutti imbattibili. E invece abbiamo una nostra dimensione. Dobbiamo rientrare subito nei ranghi, dopo aver logicamente festeggiato il risultato. Qualcuno in panchina ha commentato durante la partita che il Perugia sembrava il Real Madrid. Per un istante mi sono esaltato anch'io, al gol di Fusani sono entrato , in campo in segno di giubilo. Era troppo bello vedere che i giocatori stavano eseguendo tutti gli schemi che erano stati provati». Un brindisi, un premio speciale da parte di Luciano Gaucci e da domani si ricomincia. Giovedì arriva la Juventus nella partita di ritomo della Coppa Italia. «Guai a non tornare con i piedi per terra nel giro di 24 ore; la Juve è capace di darci una ridimensionata. Giovedì sapremo quale sarà il futuro del Perugia a livello europeo». Serse Cosmi, soddisfatto, saluta il pubblico: «Ma ora dobbiamo tornare coi piedi per terra perché giovedì c'è la Juve»

Persone citate: Cuper, Di Biagio, Fusani, Luciano Gaucci, Mario Mariano, Serse Cosmi, Victor Cuper, Vieri

Luoghi citati: Italia, Madrid, Perugia