Solo trattenute fiscali per la reversibilità cointestata a moglie e figlia

Solo trattenute fiscali per la reversibilità cointestata a moglie e figlia PENSIONI St PREVIDENZA A CURA DI MAURO SALVI Solo trattenute fiscali per la reversibilità cointestata a moglie e figlia Nato nel 1935, ho 2 pensioni: ima Inpdap e una piccola professionale di vecchiaia per un totale annuo di 23.400 euro lordi. Ho a carico moglie e figlia studentessa e desidero sapere quale quota percentuale di reversibilità, in caso di decesso, spetterà loro. Il reddito lavorativo di mia moglie è stato nel 2001 pari a 22.100 euro lordi. Ho anche una polizza vita di 1300 euro all'anno con beneficiaria mia moglie o la figlia con scadenza 2020. GB. - Cuneo La percentuale della pensione ai superstiti è del 60oZo per moglie e 2007o per figlia. Per tutto il periodo in cui le due donne sono cointestatarie della pensione non scatta alcuna trattenuta (salvo quella fiscale). Se, invece, unica titolare resta la moglie, la legge mette il naso nei redditi e comincia a trattenere una parte della pensione. Ad esempio, nel 2003 il limite di reddito lordo annuo, al di sopra del quale scatta la riduzione del 250Zo, è 15.683 euro. Da questa somma a 26.138 euro la trattenuta sale al 400Za e si ferma al 50oZo se il reddito è ancora superiore. Come vede per sua moglie - è solo un'ipotesi di studio - nel 2003 ci sarebbe la riduzione del 40oZo sul 600Zo di pensione, per cui in definitiva la pensione sarebbe del 360Za della diretta. Se, invece, nel 2003 la pensione fosse intestata alla figlia non scatterebbero riduzioni. Ma, ricordi, la figlia ha diritto alla pensione solo per gli anni accademici del corso legale di laurea. M Operaio orafo da 36 anni Nato nel marzo 1948, operaio orafo dal '66, il 15 febbraio 2003 raggiungo 36 anni di con- tributi, compreso il periodo di servizio militare. Compio gli anni il 20 marzo 2003. Quando potrò andare in pensione? Giovanni Bruni - Mede (PV) Nel gennaio 2004. Lei raggiunge si i 36 anni nel marzo 2003, ma poiché non avrà 57 anni di età, dovrà saltare lef inestre di luglio e ottobre dello stesso anno. Perciò la pensione partirà dall'anno successivo. M Impiegato in azienda metalmeccanica Nato il 3 giugno 1949, dal 16 ottobre '68 lavoro come impiegato in un'industria privata metalmeccanica. Il 15 ottobre ho raggiunto i 35 anni di contributi. Gradirei sapere quando potrò andare in pensione (anno e finestra). Nicolino Giorgio (e-mail) Quando avrà raggiunto i 57 anni di età (giugno 2006) con apertura della finestra nell'ottobre dello stesso anno. M Da muratore a coldiretto Mi è stato riconosciuto da Inps un assegno di invalidità perire anni di poco superiore a 700 mila lire al mese. Facevo il muratore in una piccola ditta ma nel maggio 2001 ho dovuto licenziarmi per motivi di salute. Poiché in alcuni giorni mi sento di lavorare e ho del terreno agricolo, ho pensato che potrei iscrivermi come coltivatore, pagare i contributi per poi avere una pensione più alta. Se mi iscrivessi dal gennaio 2003 verserei, prima dei 65 anni, ancora otto anni di coltivatore. Le chiedo se mi conviene e di quanto aumenterebbe la pensione. C.L. La Loggia (TO) Lei ha 23 anni di contributi, se versasse altri 8 anni, arriverebbe a 31 e quindi non potrebbe comunque avere la pensione di anzianità. Perciò dovrebbe attendere i 65 anni di età per avere la pensione di vecchiaia, a partire LE VARIAZIONI ISTAT PER LE LOCAZIONI '(mese di dicembre 2002) - Tasso di inflazione (esclusi i tabacchi) Aumento annuo da applicare ai contratti di locazione equo canone e patti In deroga Calcolo 07o della variazione assoluta 1991 SS&W*! m.-m. 29 742 1992 ' 24,986 1993^^M.^wK2i'i5i 1994 *17,402 1995 -■■!''AA'*'' MW-A «12 335 1996 !'1o!l53 1997 ! 8,873 1998 ' 7,632 1999 ' 5 910 2000 ^ 3,770 2001 M**A^iijr 2,025 j Il calcolo della variazione assoluta avviene aggiornando il canone originario Cosi, ad esempio, per un contratto originario da 1 milione (pari a 516,46 euro) ai mese, partito nel gennaio 1995, oggi si dovrebbero pagare 580,16 euro (pariaf.123.350lire) e Usufrutto e spese straordinarie ABITO in un appartamento che è mio al 500Zo in proprietà e ho il 50oZo in usufrutto. Oltre alle spese condominiali, devo pagare anche quelle relative all'Irpef, allìci e alla manutenzione straordinaria? Enrico Bonichi - Torino Sono a suo carico, per intero, le spese di manutenzione ordinaria, quelle di gestione ordinaria del condominio, l'Ici e l'Irpef. Le spese di manutenzione straordinaria sono a suo carico per il 500Zo. M Gli scarichi in comune SONO proprietaria di un monolocale privo di scarichi autonomi, perché essi servono anche un mio vicino: una situazione derivante dal frazionamento di un alloggio più grande in due piccoli. Il proprietario sottostante l'alloggio del mio vicino, in seguito a rottura dello scarico, ha subito gli effetti di infiltrazioni. In seguito a un sopralluogo, l'amministratore afferma che la rottura è avvenuta nella parte di impianto di mia proprietà, cosa di cui non sono affatto sicura. Hanno provveduto, con ritardo, alle riparazioni senza chiedermi autorizzazione e creandomi dei danni in casa e mi hanno addebitato buona parte della spesa. Gisella Pochini - Savona Non possiamo entrare in merito su chi è la colpa, nonostante la ricca documentazione inviataci. L'impianto idrico e gli scarichi si presumono di proprietà comune fino al punto in cui si diramano per immettersi nelle proprietà esclusive Nel caso in cui, dopo tale punto di diramazione, una tubazione o uno scarico servano più proprietà singole (per esempio due), le riparazioni competono a entrambe le proprietà per il tratto di tubo o di scarico che serve a entrambi, e per l'ultimo tratto, solo al proprietario che se ne serve. Quindi non conta «dove» sia il tubo, ma bensì «chi serve». L'amministratore condominiale, il cui compito è la cura dei beni comuni, non è responsabile né abilitato a intervenire se il guasto si produce in una tubazione appartenente a uno o più proprietari singoli, a meno che a tale compito non sia autorizzato dai singoli condòmini interessati oppure le parti comuni ne siano coinvolte, perché danneggiate. Se l'intervento è urgente, come accade in caso di infiltrazioni che creano danni a qualcuno, si ha diritto di pretendere la riparazione da parte di chi è responsabile. Se questi non interviene in tempo utile, dietro reiterata richiesta, ove possibile si pone riparo al danno e si chiede il rimborso delle spese, senza dover ottenere eventuali autorizzazioni. Ha collaborato: SILVIO REZZ0NIC0 presidente Confappi da agosto 2011. Non so a quanto aumenterebbe la pensione in quanto essa sarebbe ricalcolata per intero, come se lei non avesse mai avuto l'assegno di invalidità. In ogni caso sarebbe un bel salto in avanti. ' M Artigiana e commerciante In base ad una sua precedente risposta ho saputo che una lavoratrice può andare in pensione a 57 anni con particolari requisiti. Le invio estratto conto Inps per conoscere se i miei requisiti sono consoni con la pensione. Sono titolare di attività commerciale daU'SO e sono nata nel 1944. Carmela Ferreri - Torino Lei ha svolto attività di lavoro dipendente, è stata artigiana e ora è commerciante. Riunendo insieme tutti i periodi lei, nel 2002, ila raggiunto 32 anni e cinque mesi di anzianità contributiva. Perciò, nonostante che abbia 58 anni di età, deve arrivare ai 35 anni di contributi, evento che si realizzerà nel luglio del 2005. La finestra della pensione si aprirà con il 1, aprile 2006. M Mio marito rappresentante Chiedo qualche chiarimento per mio marito rappresentante. All'Inps gli hanno detto che potrà avere la pensione a 58 anni, ma a me sembra inesatto, considerati i contributi già versati e il fatto che sia nato il 14 giugno 1951. Allego copie dell' estratto analitico (dove nell'anno 94 mancano inspiegabilmen¬ te 4 mesi di contributi). Se mio marito rientra nella fascia dei precoci, quando potrà andare in pensione? Quanto gli spetterebbe? L.C.-San Gillio (TO) I lavoratori autonomi possono andare in pensione con almeno 58 anni di età, o, se si prescinde dall'età, con 40 anni di contributi. Suo marito liquida la pensione nella gestione commercianti e quindi non può essere considerato precoce dato che questa qualità viene riconosciuta solo ai lavoratori che liquidano la pensione nel Fondo dei lavoratori dipendenti. Risultato? Suo marito deve attendere circa 5 anni per toccare quota 40 e potrà avere la pensione sempre prima dei 58 anni. Non so dirle a quanto ammonterà la pensione dato che mancano troppi anni reddituali per un calcolo, sia pure approssimativo. M Una differenza di circa due anni Nato il 2 aprile 1948, vorrei notizie della mia pensione contributiva, dato che a'ie fine del 2002 ho raggiunto 1835 contributi versati. Quando si apre la finestra per la pensione? Vincenzo Calabrese - Torino Non conosco la sua qualifica di lavoratore e quindi debbo darle due risposte. A) Se è impiegato deve attendere aprile 2005 per festeggiare i 57 anni di età. La pensione aprirebbe la finestra con ottobre 2005. B) Se è operaio deve attendere aprile 2003 per compiere i 55 anni. Potrà avere la pensione con la finestra di gennaio 2004. Come vede, la differenza porta ad avere la pensione con quasi 2 anni di anticipo o di ritardo a seconda della qualifica lavorativa.

Persone citate: Carmela Ferreri, Enrico Bonichi, Giovanni Bruni, Nicolino Giorgio, Silvio Rezz0nic0, Vincenzo Calabrese

Luoghi citati: Fondo, Inps, La Loggia, Mede, San Gillio, Savona, Torino