Sette arresti dopo una maxirissa a Diano
Sette arresti dopo una maxirissa a Diano L'EPISODIO ALLE 4,40 FUORI DALLA DISCOTECA TANGO': INTERVENTO DEI CARABINIERI PER DIVIDERE CINQUANTA PERSONE Sette arresti dopo una maxirissa a Diano Domenica all'alba tra ventimigliesi e francesi, questa mattina il processo Stefano Delfino DIANO MARINA Sette giovani (due dei quali francesi) in carcere, un minorenne denunciato, vari feriti o contusi e alcune auto danneggiate: è il bilancio di una maxirissa, che si è scatenata all'alba di ieri all'esterno della Discoteca Tango a Diano Marina. Alla zuffa, divampata per motivi ancora da verificare con precisione, hanno partecipato una cinquantina di individui scatenati, che si sono malmenati anche con oggetti contundenti. Per riportare la calma, sono intervenute due pattuglie di carabinieri del nucleo radiomobile di Imperia. Questa mattina nel nuovo Palazzo di Giustizia l'udienza di convalida degli arresti. I cinque italiani sono tutti di Ventimiglia. Queste le loro iniziali: A. P., R. U. e C. P., di 20 anni; E. D. e D. L, di 21. I francesi sono due baristi di Nizza, A. li e C. E., entrambi ventunenni. Sono tutti accusati di rissa aggravata. Con loro, è stato denunciato un minorenne, sempre di Ventimiglia, A. L., 17 anni: quest'ultimo, che è stato riaffidato ai genitori, deve rispondere anche di porto ingiustificato di arnesi atti allo scasso, perchè al momento dell'arrivo dei carabinieri è stato sorpreso con una spranga lunga 60 centimetri tra le mani. Tutti dovranno comparire stamane alle 10 davanti al magistrato Chiara Venturi. i La rissa è scoppiata intomo alle 4,40 di domenica. Forse c'erano stato qualche antefatto all'interno della discoteca, forse addirittura altrove. Fatto sta che, appena giunti sul luogo, i carabinieri hanno notato che alcune auto con targa francese avevano i pneumatici tagliati o sgonfiati. E' stata questa la scintilla all'origine del diverbio che poi si è tramutato in in un gigantesco pestaggio? Non lo si può escludere, ma in tal caso i danneggiamenti potrebbere essere stati una sorta di dispetto, una vendetta consumata a seguito di qualcosa che già era avvenuto in precedenza. Co¬ munque, tra i due gruppi (gli italiani e i francesi) è nata una discussione, prestodegenerata. Dapprima è volata qualche parola grossa, poi si è passati agli spintoni e infine ai calci e ai pugni. Altri si sono aggiunti alla mischia e complessivamente i partecipanti sono stati almeno cinquanta. Alcuni raggiunti da colpi inferii con oggetti di vario tipo e quindi sanguinanti e tumefatti. La prima pattuglia accorsa sul posto, dopo aver invano cercato di separare i contendenti, non ha potuto far altro che chiedere rinforzi. E così, alle 5, è giunto un secondo equipaggio. Due tra i più facinorosi erano già stati bloccati, ma c'è voluta mezz'ora circa prima che gli animi si placassero del tutto. Sette, al termine, gli individui fermati e tratti in arresto: in mattinata, dopo gli accertamenti (dell'episodio, è stato informato anche il console francese) compiuti in caserma, sono stati trasferiti nel carcere di Imperia, a disposizione dell'autorità giudiziaria.
Persone citate: Diano, E. D., Stefano Delfino, Venturi
Luoghi citati: Diano Marina, Imperia, Nizza, Ventimiglia
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