Diritto Societario: al via la "Legge Vietti"

Diritto Societario: al via la "Legge Vietti" UNIONE INDUSTRIALE TORINO Diritto Societario: al via la "Legge Vietti" Semplificazione e modernità alla base delle nuove norme A pochi giorni dalla definitiva approvazione della "Legge Viet.ti" che introduce significativi elementi di riforma nel diritto societario, l'Associazione Torino - Europa organizza, in collaborazione con la Confindustria e l'Unione Industriale di Torino e con il contributo degli Ordini Nazionali degli Avvocati, dei Notai e dei Dottori Commercialisti, un importante convegno che intende presentare le principali novità normative in materia. Venerdì 31 gennaio, dalle ore 9 alle 13 nelle sale del Centro Congressi di Via Fanti 17, moderati dal Direttore del Sole 24 Ore Guido Gentili, dopo le introduzioni ai lavori di Andrea Pininfarina e Luigi Rossi di Montelera rispettivamente Presidenti degli industriali torinesi e dell'Associazione Torino-Europa, faranno seguito le due relazioni "tecniche" a cura di Carlo Angelici e di Franco /H/c/ie/e Vielli tosegretario di Stato alla Giustizia e Presidente della Commissione per la riforma del diritto societario, Antonio D'Amato Presidente della Confindustria, Antonio Tamborrino Presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti, Remo D a n o v i Pininfarina: "Per le nostre aziende ora disponibili strutture societarie in linea con quelle concorrenti estere" delle e nostre i strutture n quelle stere" Presidente del Consiglio Nazionale Forense ed Antonio Mascheroni Presidente del Consiglio Nazionale dei Notai. Al di là dei positivi contenuti tecnici che hanno ispirato la norma, ci sono alcuni elementi di carattere più generale, a ben vedere politici in senso proprio, che meritano una sottolineatura. Nel disegno di rilancio dello sviluppo economico del Paese, è stata infatti inserita. come provvedimento essenziale, la revisione della disciplina societaria, invariata da 60 anni, la sua semplificazione e il suo svecchiamento, al punto di rivoluzionare il libro V del codice civile. La riforma ridisegna infatti ex novo le società di capitali, ed introduce per la prima volta nel nostro ordinamento la disciplina di gruppi d'impresa, offrendo nuovi strumenti finanziari e di governance consentendo così alle aziende l'accesso a nuove opportunità di business. Data la portata innovativa dell'intervento legislativo, appare pertanto appropriata la decisione da parte del Consiglio dei Ministri, derivante dalle richieste degli esperti e degli studiosi della materia, di prevedere una vacatio legis fino a gennaio 2004 per consentire un adeguamento ponderato degli assetti societari alle nuove norme. Le novità riguardanti la riforma, che trasforma la forma societaria da istituzione a contratto, si trovano anche nel percorso prioritario che le è stato attribuito, non casualmente conclusosi con il varo della riforma nel giorno stesso dell'approva- zione della Legge Finanziaria. Alla base di tale impostazione vi è la ferma consapevolezza che 1' economia vada aiutata non soltanto con misure di carattere strettamente materiale, ma anche con provvedimenti che aiutino i soggetti economici a darsi nuovi asset- luogo di tipo qualitativo, ma non privo di carenze e conseguentemente di aree scoperte, sotto il profilo della concorrenza internazionale ha concorso a determinare la progressiva perdita di competitività delle nostre forme societarie, con conseguente scarso afflusso dei capitali ti, agili ed efficienti, flessibili e proattivi, in un quadro ordinamentale che sappia fornire al tempo stesso certezza e semplicità. E' questa peraltro un' opinione da tempo largamente diffusa fra gli imprenditori, ma che in passato ha trovato spazi esigui nelle politiche orientate all' impresa, spesso preferendosi la logica della provvidenza istantanea e della misura quantitativa, anziché 1' intervento sugli assetti strutturali e sulle inefficienze che da essi discendono. Sul piano economico, questo deficit normativo, in primo imprese Il Presidente degli industriali torinesi: ((La riforma del diritto societario offre alle imprese nuove opportunità di business" esteri nel nostro Paese. Oggi questa situazione si è finalmente sanata restituendo al nostro sistema economico una strumentazione giuridica in linea con quella dei nostri principali partner europei. Per informazioni e adesioni: Associazione Torino- Europa: tei. 0II/3157I11; fax: 011/3157308. www.ui.torino.i INFORMAZIONE A CURA DELL'UNIONE INDUSTRIALE DI TORINO Bonelli, Ordinari di Diritto Commerciale, il primo presso l'Università di Roma "La Sapienza", il secondo presso quella di Genova. Successivamente si terrà una tavola rotonda cui interverranno l'On. Michele Vietti, Sot-

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